martedì 29 giugno 2004


E dicono di me cose che forse non hanno senso, che forse non sono vere e che non mi somigliano.


Cose che mi colpiscono, mi lasciano senza parole e mi imbarazzano un po’, ma che in fondo al cuore spero siano vere, perché mi piace quell’immagine lì, che le persone vedono in me.


Qualcuno, ma non ricordo chi, diceva che il poeta (in questo caso lo scrittore, anche se lui non vorrà ammetterlo) è colui che dice in poche parole quello che la gente comunemente pensa, esprimendosi in modo immediato e armonioso.


Ed è successo così ieri, parlando con un amico che mi ha sparato lì, tra il “ciao come stai?” e “che caldo che fa”, due definizioni di me che oserei chiamare paralizzanti.


Ha detto che sono “un bel progetto di donna” e che si sente che mi sto “guadagnando la vita”. Sono rimasta basita, perché ero lì che elencavo il garbuglio di pensieri che mi girano in testa in questi giorni… e il miscelatore, il levigatore, l’idraulico, l’imbianchino e bla bla blaaaa fiumi di parole senza senso, legate da un’unica nenia e lui che sbuca con queste parole.


Mi sono sentita rimpicciolire come nei cartoni animati giapponesi, ma mi sono trovata a sorridere. In realtà non so se sono un “bel progetto di donna”, non mi sono mai posta il problema. Faccio le cose perché le sento nel cuore e nell’anima. Mi sento la vita scorrere tra le mani e non voglio lasciare pagine bianche nel mio diario. Vorrei arrivare a 30anni, vivendo una vita che non è da 15enne. Voglio il mio nido, la mia libertà, il mio talamo, il mio compagno, i miei sogni e le mie realtà. Forse voglio troppo, forse vivrò sempre in salita, sempre in prova, però non conosco altri modi per vivere i miei giorni. Devo sapere perché mi alzo, amo, corro, impreco e rido, non sopporterei sentirmi parcheggiata in attesa di un futuro alla harmony.


E non so se tutto questo significhi “guadagnarsi la vita”… però mi piace.


p.s. Grazie…. E tu sai a chi e perché



ELETTORANDO ATTO II: ballottiamo!


Lasciamo perdere la disquisizione sul fatto che non capisco perchè si vada al ballottaggio, tanto più per due giorni, considerando che la gente se ne strafrega.... vorrei soffermarmi su pensieri oziosi. Sabato e domenica, non avendo molto da fare, mi sono messa ad osservare le tipologie di elettori, e ho scoperto che ci sono:


- quelli che la prendono sul personale, come se votassero per farmi un piacere ("bhè spero che adesso siate contenti, che son tutte perdite di tempo");


- quelli che lo fanno per dovere e, caschi il mondo, saranno fuori dal seggio alle 6.45a.m per votare alle 7.00 non un minuto più tardi;


- quelli che si indignano se non li giudichi "conosciuti" ("come non mi conosce? voto da 80 anni!!!!!");


- quelli che ti danno il passaporto per dimostrare che sono uomini di mondo, perchè la carta d'identità è troppo limitante per loro;


- quelli che arrivano con la tessera dell'esercito, perchè prima di avere un'identità (e relativa carta), hanno una divisa;


- quelli che i vestiti li sceglie la moglie, e che al mattino trovano gli abbinamenti già sul letto compresi calzini, fazzoletto e mutande;


- quelli che non hanno fatto nulla tutto il week end e vengono a votare la domenica alle 21.55 (da uccidere!!!!)


- quelli che sono soli e scambiano volentieri quattro chiacchiere con gli scrutatori;


- quelli che sono anziani e da 20 anni a questa parte giurano che sono le ultime elezioni che vedranno in vita loro, salvo poi presentarsi le elezioni successive nei secoli fedeli;


- quelli che fanno i piacioni;


- quelle che non ti vogliono dire l'età e mettono i santini sopra la data di nascita per nascondere;


- quelle incinta, che arrivano radiose con il loro pancione;


- quelli che non vedi da una vita e che tutto sommato ti avrebbe fatto piacere frequentare di più;


- quelli che non vedi da una vita e tutto sommato avresti preferito continuare a non vedere;


- .... e quelli che vanno a votare per solidarietà con la morosa scrutatrice ;)


lunedì 28 giugno 2004










































... Alle volte basta parlarti con il sorriso


per avere di nuovo


il tuo sguardo solo per me...

sabato 26 giugno 2004

Una canzone per ritrovare l'armonia, perchè la pace non sia solo uno slogan scritto su un arcobaleno lontano, ma uno stato del nostro cuore, un risvolto positivo ai nostri umori più neri. Un abbraccio a tutti



Give Peace A Chance
John Lennon & Paul McCartney


Two, one two three four
Ev'rybody's talking about
Bagism, Shagism, Dragism, Madism, Ragism, Tagism
This-ism, that-ism, is-m, is-m, is-m.


All we are saying is give peace a chance
All we are saying is give peace a chance


C'mon
Ev'rybody's talking about Ministers,
Sinisters, Banisters and canisters
Bishops and Fishops and Rabbis and Pop eyes,
And bye bye, bye byes.


All we are saying is give peace a chance
All we are saying is give peace a chance


Let me tell you now
Ev'rybody's talking about
Revolution, evolution, masturbation,
flagellation, regulation, integrations,
meditations, United Nations,
Congratulations.


All we are saying is give peace a chance
All we are saying is give peace a chance


Ev'rybody's talking about
John and Yoko, Timmy Leary, Rosemary,
Tommy Smothers, Bobby Dylan, Tommy Cooper,
Derek Taylor, Norman Mailer,
Alan Ginsberg, Hare Krishna,
Hare, Hare Krishna


All we are saying is give peace a chance
All we are saying is give peace a chance


etc.


mercoledì 23 giugno 2004

SFUMATURE


I giorni scorrono veloci
più di quanto potessi desiderare
le notti sono assai più brevi
di quanto potessi temere
mi mancano già questi luoghi
mi mancano già i vostri nomi
l'essenziale è invisibile agli occhi
il cuore invece no non può ingannarti
no no no no, no no!
I pensieri scorrono più veloci della luce
i miei occhi parlano con un'altra voce
i pensieri scorrono più veloci della luce
e i miei occhi........


Impercettibili sfumature
così difficili da dimenticare
così decise da trasformare
sorrisi in lacrime
Impercettibili sfumature
così decise da trasformare
cieli grigi in giornate di sole
il coraggio in mille paure


C'è il bianco, il nero e mille sfumature
di colori in mezzo e lì in mezzo siamo noi
coi nostri mondi in testa tutti ostili
e pericolosamente confinanti siamo noi
un po' paladini della giustizia
un po' pure briganti, siamo noi
spaccati e disuguali, siamo noi
frammenti di colore, sfumature
dentro a un quadro da finire
Siamo noi, che non ci vogliono lasciar stare
siamo noi, che non vogliamo lasciarli stare
siamo noi, appena visibili sfumature
in grado di cambiare il mondo
in grado di far incontrare
il cielo e il mare in un tramonto
Siamo noi, frammenti di un insieme
ancora tutto da stabilire
e che dipende da noi
capire l'importanza di ogni singolo colore
dipende da noi saperlo collocare bene
ancora da noi, capire il senso nuovo
che può dare all'insieme
che dobbiamo immaginare
Solo noi, solo noi, solo noi...


RIT

Attimi irripetibili
tutto finisce lo so
ma non voglio partire, no
ancora no, ancora no
ancora no, ancora no...


99POSSE

CI SIAMO RAGAZZI !!!! OGGI INIZIO A PULIRE CASA E DOMANI ARRIVERANNO I PRIMI MOBILI..... TERRORE, GIOIA, INCOSCIENZA, VITA E TUTTA ROBA MIA..... GRAZIE AL MIO PAPOCCHIO, AL MIO COWBOY , ALLA MIA MAMMETTA, ALLA MIA SORELLOTTA E A TUTTI QUELLI CHE MI SONO INTORNO...


BACIOGROSSO VADO A PULIREEEE SIIIIIIIIII!!!!!!

giovedì 17 giugno 2004

martedì 15 giugno 2004

ELETTORANDO


(ce n’è per tutti)



Giorgia cantava “Emozionandooooo” e io invece dico “Elettorandooooo”. Si, perché sta volta le elezioni non sono state mera questione di politica, direi piuttosto un’esperienza di vita. Non starò qui a parlare di destra e di sinistra, perché ormai i giochi sono fatti e ci stiamo fumando tutti la “sigarettina del dopo” (quantomeno metaforicamente). Questa volta mi hanno beccata e mi è toccato fare da scrutatrice e me ne sono stata lì per due giorni a guardare da dietro il mio banchetto uno sciame di persone e a ragionar di loro. Mi sono posta un po’ di domande pratiche, alle quali se volete potete dare risposta. Per esempio:


domanda numero 1: Perché vengono lasciate le schede in bianco? Io mi dico, perché mai uno dovrebbe prendersi la briga di lavarsi, vestirsi, cercare la scheda elettorale, controllare i documenti, prendere le chiavi, uscire di casa, prendere la macchina, imprecare per cercare parcheggio, fare la fila con sto caldo, votare e andarsene bellamente per dire cosa? Niente! Che detto dall’altro lato della medaglia, il suo “niente” significa aprire più schede, accertare che sia bianca, farle visionare dai rappresentanti di lista, timbrarle una ad una, firmarle da almeno tre persone, mettere la fascetta, imbustarle nella apposita busta X. Se non volete votare perché non amate la politica, fatemi questo piacere personale: state a casa! Quantomeno avrete fatto felici sei vostri concittadini sottopagati per spogliare le schede bianche. E poi, questo è un mio commento personale magari contestabile, perché non prendete posizione? Perché vi nascondete e fate gli ignavi? Tanto vi vedo in fila dal panettiere a lamentarvi del governo ladro (qualunque esso sia), delle tasse, delle strade piene di buche. Un’idea politica ve la sarete anche fatta no? E poi non mi venite a dire che “non ne capisco niente”, perché se non siete ultranovantenni (e comunque i “vecchietti vi hanno beffato perché sono venuti a votare) tra televisione, giornali, internet etc, è impossibile rimanere estranei alla campagna elettorale…. e poi al limite vi sarà arrivato il famigerato SMS del Consiglio dei Ministri no?


Domanda numero 2: Perché siete inibiti dalla scheda elettorale? Ci sono state molte persone che, secondo me, sono entrate nel seggio munite di microscopio. Tra la folla di partiti (o pseudotali) è difficile vedere un segnetto leggero, “piscinin piscinin”; su, armatevi di coraggio, segnate ste benedette schede! Parlo sempre a nome di quei famosi sei vostri concittadini sequestrati per tre giorni per scrutinare. Chiamiamolo “messaggio di utilità personale”.


E non mi scordo di Voi Sig. Elettori delle schede nulle. Ve lo devo dire Signori, mi avete deluso un po’! Perché si, giusto qualche simbolo fallico, qualche “siete troppi da mantenere” etc. ma tante, tante schede con sterili croci. Ora, non dico di stare a fare un poema, però un minimo di satira, di polemica, un pizzico di estro creativo! Nessuno che abbia scritto che ne so “non mi meritate” o “non me ne sono fregato ma non mi piacete", almeno fate davvero un voto di protesta. Che poi magari sempre i sei concittadini, si fanno anche qualche risata e si rilassano un po’, non trovate? A tal fine, ringrazio il cittadino che ha fatto un disegnino diverso per ogni lista politica, spero solo abbia approfittato di un momento di calma e non abbia fomentato ulteriormente la coda della domenica pomeriggio.


E ora un momento di polemica semi seria. Non mi sono chiare un paio di cose. Ad esempio: perché esistono partiti di ogni genere e sorta (talvolta diciamolo inutili)? Non sarebbe il caso di mettere il famigerato sbarramento ed evitare di trovare dei simboli civetta atti solo a portare confusione e a carpire i voti di qualche elettore impreparato? Non è propaganda politica, ne faccio più che altro una questione di etica. Secondo me un partito politico dovrebbe essere propositivo e non disfattivo. Fare una campagna elettorale puntando tutto a danneggiare altri, non mi sembra il modo migliore di governare. Che nemico è uno che sa solo demolire l’operato altrui e non è capace di spiegare e contrapporre nuove ideologie e nuove strategie? Forse ci dimentichiamo che criticare è capacità di tutti, governare un po’ meno. Cosa significa incitare gli elettori con messaggi del tipo “Laddove invece, non vengono espresse preferenze, invitiamo a votare scheda bianca, per esprimere il disagio sociale che serpeggia alle nostre latitudini, grazie alla malapolitica e voluta dalla partitocrazia nostrana.” (non cito la fonte solo per non fare campagna politica). L’Italia migliore parte dalle idee, non dai borbottamenti di fondo, almeno nelle mie più utopiche convinzioni e mi rammarica vedere messaggi del genere provenienti da dei politici.



Forse dovremmo ricordarci che siamo in Italia, e non è cosa da poco. Che a qualche ora di aereo da qui, la democrazia non esiste, le elezioni sono un sogno di tanti e privilegio di pochi, che nella nostra storia recente, c’è qualcuno che ha lottato per arrogarci un diritto che noi ora sbeffeggiamo. Forse dovremmo ricordarci, tra la noia delle campagne elettorali, di chi ha lottato per darci libertà e diritti.


p.s. questo messaggio è solo uno sfogo post maratona elettorale, non vuole essere campagna politica a favore o a sfavore di qualcuno.



p.p.s. confido in voi per il ballottaggio


....... dedicato ai miei compagni di seggio che sono stati davvero ineguagliabili. E' stato bello poter essere in così breve tempo, un team operativo ed organizzato. Chiusi nel nostro seggio come nella casa del grande fratello, abbiamo condiviso molte ore e mi sono accorta di una banalità importante. Spesso nelle situazioni più estreme, alziamo gli occhi dalla nostra quotidianità e ci troviamo circondati da belle persone. Alle volte ci sentiamo soli e restiamo chiusi nei colli dei nostri cappotti, poi però capitano occasioni come questa e ci accorgiamo che vivere in paese, stare vicini e dire "conosciuto" è una bella sensazione. Non sentirmi osservata e smettere per qualche giorno di essere un ruolo, una carica o un'immagine e riscoprirsi persona e sentire un po' la malinconia di fine vacanza mentre ci salutiamo, davvero bello! Chissà se domani, avremo ancora la forza di vederci "persone" e non ruoli, cercherò di impegnarmi. Davvero grandi, tutti quanti! un abbraccio.


martedì 8 giugno 2004

MOMENTO CATARTICO


Il mondo mi circonda di cose fantastiche e sconosciute. Piccola donna in questa sconfinata landa ricca di meraviglie. Troppe cose sono ai miei occhi celate, troppe cose a me negate. Troppe cose a me incomprensibili e sconosciute ma... mi spiagate cos'è una "GARA SU SELVAGGINA LIBERATA SENZA SPARO*"?????


* manifesto visto domenica in quel di Brivio

martedì 1 giugno 2004

... chi nella vita non conosce almeno una volta la disperazione e non capisce quali cose valgono veramente, diventa adulto senza aver mai capito cosa sia veramente la gioia...


B. Yoshimoto, "Kitchen"


... SONO SOLO CANZONETTE ...


Oggi mi è accaduta una cosa buffa. Cowboy non ti arrabbiare perché è solo questione di tenerezza, null’altro. Mentre ero in cantiere, ho visto proprio lì davanti il mio “primo amore” che stava telefonando. L’ho salutato dal balcone e poco dopo lui è entrato a cercarmi.


Avevo 14 anni, lui 19 ed era il mio coach di pallavolo. Mi ero presa una cotta paura, ma mai avrei pensato che un ragazzo così grande si interessasse a me, tanto più uno così gettonato dalle belle della squadra.


Poi accadde una domenica di aprile, mentre c’era la festa del mio paese. Noi ragazzi si era tutti alle giostre a fare i tamarri sugli autoscontri (…. e scagli la prima pietra chi non l’ha mai fatto). Io ero su un’autoscontro con una amica e lui arrivò con i suoi amici. La voce sgrammaticata del ragazzo delle giostre, annunciò la dedica per me “Da M. a L.). Mi ricordo ancora: era Eros “Se bastasse una sola canzoneee uuuuuuuuhhh a far piovere amooooreeeee…”, correva l’anno 1990. Un’emozione violenta, essere la principessa per un secondo, gli occhi di tutti puntati addosso e lui che mi sorrideva da bordo pista. Alla fine del giro, lui si avvicinò e salì in auto con me. C’era anche mia sorella, rinomata per il suo polso ferreo, che vedendo la scena si commosse e iniziò a frignare “perché la sua sorellina diventava grande”. Uscimmo qualche volta dopo quella domenica e per me fu un sogno. Ma ero imbranata da paura, oggi mi rivedo e sorrido pensando ai miei fuseax verde pisello e so che oggi quel bacio mai dato, forse lo avrei accettato. Si perché la nostra storia fu così, mano nella mano e tanti sguardi, cose non dette. Inutile dire che durò poco e lui si trasferì ben presto su lidi più svegli di me (come biasimarlo). Fu un duro colpo, per parecchio tempo pensai a lui, poi l’infortunio, e tutto quello che arrivò in quella terribile estate ’90, cancellarono i sospiri per lui. Peccato, perché per anni mia madre sostenne che fosse il ragazzo ideale per me (forse perché poi mi dedicai ai capelloni).


E oggi me lo sono ritrovato davanti, e si parlava del più e del meno e mi ha stupito sentirgli dire che aveva ancora la testa come sull’auto 25 rossa. Lì per lì gli ho chiesto: “Ma non avevi la Talbot grigia?”. Avevo completamente rimosso gli autoscontri e tutto il resto (solita figuraccia) e mi sono stupita che lui ricordasse i dettagli. Per parecchio tempo ho pensato che a lui non importasse nulla, io o un’altra che differenza c’era, ma sono contenta che una briciolina di bionda imbranata sia rimasta nei suoi ricordi.


E mi fa riflettere questo aneddoto. Penso che mi rattristo, a volte mi dispero, pensando alle persone che ho perso. Mi ferisce pensare che persone che ho amato sono sparite e mi hanno dimenticata. Ma oggi sorridendo, ho scoperto che magari anche gli altri ogni tanto pensano a me. Magari ricordiamo le stesse cose, sorridiamo per le stesse canzoni e piangiamo un po’ per la malinconia. Non so se sia vero, o se la tenerezza di questo ricordo mi sta coprendo di miele le sinapsi, però mi fa sorridere questa speranza di non essere dimenticata.



Ps. Grazie a M. per i ricordi di questa giornata.