mercoledì 29 settembre 2004

non ci speravo ma .... sono


LIBERE


al di là delle polemiche sono sempre due vite salve e io sono felice

lunedì 27 settembre 2004

venerdì 24 settembre 2004



Chiudo il tuo libro,


snodo le mie trecce,


o cuor selvaggio,


musico cuore...


con la tua vita intera


sei nei miei canti


come un addio in me.


Smarrivamo gli occhi negli


stessi cieli,


meravigliati e violenti


con stesso ritmo andavamo,


liberi singhiozzando, senza mai vederci,


nè mai saperci, con notturni occhi.


Or nei tuoi canti


la tua vita intera


è come un addio a me.


Cuor selvaggio,


musico cuore,


chiudo il tuo libro,


le mie trecce snodo.



(Sibilla Aleramo a Dino Campana)

mercoledì 22 settembre 2004

Sta sera uscendo da scuola ho intravisto un vecchio amico, anzi un ex amico. Penso che mi abbia visto anche lui ma, come ormai è usanza da un po' di tempo a questa parte, ci siamo ignorati. Chissà se anche i miei ex amici si chiedono di tanto in tanto se non è assurda e inutile questa situazione. Io ogni tanto ci penso e mi do le mie motivazioni, so perchè li ignoro, ma loro lo sapranno? No, probabilmente gli basterà sapere che al loro amichetto io sono antipatica. Reputo che siano persone che vivono nella luce riflessa di qualcuno e che si dichiarano amici non avendo le palle per essere nemici. Magari sbaglio, anzi lo spero, ma ho al mio attivo qualcosa come diciamo 13 anni di fatti e misfatti che comprovano la mia teoria, loro hanno solo parolone e frasi fatte. Ma non voglio perdermi ancora in questo loop mentale, vorrei solo per una volta avere l'occasione di spiegare il perchè ho chiuso le loro vite al di fuori dei miei cancelli. Ho capito in anni di pianti e infondati sensi di colpa, che la mia felicità è un diritto inviolabile. Certo non costruisco la mia felicità sui dolori altrui, ci mancherebbe altro, ma ho deciso che nella scala delle priorità, c'è nelle migliori posizioni anche il mio inviolabile diritto alla normalità, alla serenità e, se Dio vuole, alla felicità. Mi spiace per chi ha fatto scelte diverse da quelle che avrei fatto io o che avrei condiviso, ma mi hanno sempre raccontato che siamo uomini liberi. Ognuno ha l'insindacabile diritto di decidere della propria vita, ma nessuno ha l'obbligo di condividere tali scelte. Io approvo meno della metà delle cose che ha fatto e continua a fare il mio ex, ma va bene così, la sua vita non è la mia e infatti ho deciso di dividere i percorsi (a casa mia si chiama coerenza). E posso anche al limite capire che lui sia incazzato con me (anche se di bonus ne ha avuti a pacchi) ma mi chiedo che cosa vogliano da me i suoi amichetti (che si professavano anche amici miei eh). Cmq, ho deciso che mi fa meno male pensare che ci sono un po' di estranei in più nel mondo piuttosto che qualche stronzo nella mia vita, ergo continuerò per la mia strada, se vorranno spiegazioni basterà cambiare lato della strada, letteralmente, e sapranno dove trovarmi, altrimenti come dice il mio piccolo PACIENCIA!

venerdì 17 settembre 2004

Sto seguendo un corso in queste sere sulla "Stima del valore commerciale degli immobili e delle aree edificabili", che verte la sua tecnica sull'applicazione di coefficienti incrementativi o decrementativi relativi a determinati parametri applicati alle peculiarità di ciascun immobile. Dopo accurata analisi ho estrapolato alcuni coefficienti. Partendo dal presupposto che un FIDANZATO STANDARD ha coefficiente 1, applichererei un coeff. rivalutativo dello + 0,15 per un FIDANZATO PRESENTE, , mentre affibierei uno -0,10 ad un fidanzato che abbandona caratteristiche standard in nome di una mera fedeltà, poichè la sola fedeltà sarebbe un premio di consolazione a mancanze ben più gravi, ergo FIDANZATO SOLO FEDELE 0.90. Poi passerei al FIDANZATO COW BOY che è presente, fedele (vero!?!?), dolcissimo etc etc, a tale rarità mi sento propensa ad attribuire un coeff. di 1.90. Va notato quanto il fidanzato cow boy sia quasi pari al 200% del valore, prossimo alle due unità. Questo coeff. è motivato dal fatto che è quasi come avere un compagno e un amante impeccabile. Inoltre si evince che la propensione ad un amante al di fuori della coppia, subisce una drastica svalutazione (solo lo 0.10) ergo non conviene prendersi un ulteriore amante che vale 0.10 rischiando di perdere un 1.90. Molti di voi si chiederanno il perchè, nonostante tutte le premesse positive, abbia cmq attribuito un 1.90 e non un 2.00, semplicemente perchè ritengo che sia opportuno non dare tutto per scontato e "di diritto" all'interno di una coppia , un po' di corteggiamento e suspence va sempre mantenuta, non trovate?


Per quanto riguarda gli amici riassumerei con una tabella sotto riportata:


amico premuroso e comprensivo: 1.50 (perchè non sarà mai comunque come un fidanzato cow boy quindi solo 1.50)


amico comprensivo: 1.30


amico premuroso: 1.10


AMICO: 1


amico a giorni alterni 0.60


amico egoista: 0.75


amico solo a parole: 0.40


amico "come se fossimo fratelli" : 0.10


E' importante notare come gli amici al di sotto dello standard siano stati fortemente svalutati, poichè reputo che un amico che non sa fare l'amico, non abbia molto valore, anche se è sempre opportuno valutare le possibilità di crescita dell'individuo. Menzione a parte per gli amici "come se fossimo fratelli". Al di là del fatto che dopo Caino e Abele questa similitudine perde un po' di forza rappresentativa, e muovendo dal presupposto che i parenti più sono stretti più fanno male, riterrei opportuno sottolineare come sia d'obbligo diffidare di coloro che sono chiamati a definirsi in tale modo. Se davvero fossero come fratelli, non ci sarebbe bisogno di dichiarazioni ufficiali, bensì di una fedeltà silenziosa e continuativa.


Questo è tutto


IL PERITO

mercoledì 15 settembre 2004

Bhè si ecco, lo so che non scrivo da un po' di giorni. Motivo?... E' che mi sento un po' combattuta, forse in colpa. Ho scritto indignata per le atrocità di Beslan e ho parlato di valori etc etc.. e sono cose in cui credo. Mi chiedo però se forse non abbiano ragione coloro che pensano che sia "ipocrita" da parte mia, predicare bene e razzolare male. Alla fine, aldilà di lacrime e rabbia, non ho fatto nulla di concreto, non sono nemmeno andata alla marcia sulla pace sabato pomeriggio, accartocciata com'ero sulla mia vita, la mia casa, la parete gialla del mio studio. Ho scatenato un dibattito settimana scorsa in una mail list dove difficilmente viene detto qualcosa di particolarmente intelligente, ma ammetto che sta volta ne sono stata stupita poichè alcuni interventi sono stati davvero critici, costruttivi anche se in antitesi con le mie idee, quanto meno ben motivati (quasi un traguardo!) e mi hanno colpito alcune osservazioni. Ad esempio "decidete da che parte stare, se volete il natale felice con il capretto e i regali, la macchina per andare in giro, un lavoro, un vestitino leggero per l'estate e uno pesante per l'inverno per il vostro bambino, il cellulare e la tv allora pensate che probabilmente queste cose che ci si è guadagnati sono pesate sulle spalle di altri... ok tutto bene... ma pensateci quando siete alla fiaccolata con la candela" ...io ci penso? oppure appago la mia coscienza con le candeline e poi mangio allo steack and games continuando la mia vita come sempre, nella mia borghesia, nella mia casa? Per questo non ho scritto in questi giorni. Mi sembrava banale, fuori luogo, le due Simone ancora in mano ai terroristi, il lutto per i bambini non ancora riassorbito e io qui a gioire della mia scarpiera nuova.


E so anche che ho sempre pensato che se ognuno di noi facesse di se stesso "la propria casa" cercando di migliorarsi, impegnarsi, sarebbe pur sempre un buon inizio, ma ora mi chiedo "basterà"? Saprò rinunciare al mio capretto di natale per aiutare anche una sola persona?.... questa volta cercherò di esserci alla marcia, voglio ascoltare, voglio capire.


E giusto per sentirmi meno in colpa, vorrei solo dire che nonostante la mia vita borghese vada avanti con i progetti in corso e io sia felice, sento che qualcosa è cambiato in me... per ora sono confusa e non so che cosa fare e mi rendo conto che è un nulla ma... non dimenticherò questa guerra.... e riporto una canzone che per me ha sempre significato molto e che vorrei fosse vera........



Artista: John Lennon
Titolo Originale: Imagine
Titolo Tradotto: Immagina

Immagina non ci sia il Paradiso prova, è facile


Nessun inferno sotto i piedi


Sopra di noi solo il Cielo


Immagina che la gente viva al presente...


Immagina non ci siano paesi


non è difficile


Niente per cui uccidere e morire

e nessuna religione

Immagina che tutti

vivano la loro vita in pace..

Puoi dire che sono un sognatore

ma non sono il solo


Spero che ti unirai anche tu un giorno


e che il mondo diventi uno...

Immagina un mondo senza possessi



mi chiedo se ci riesci


senza necessità di avidità o rabbia


La fratellanza tra gli uomini


Immagina tutta le gente


condividere il mondo intero...






mercoledì 8 settembre 2004

In risposta al post/commenti di ieri


Si ovviamente sentimentale come sono io, trovo difficile non emozionarmi o non sentirmi coinvolta in certi argomenti o situazioni (e mi pare impossibile rimanere impassibile davanti ai bambini martoriati in Russia e in ogni parte del mondo). Però in questi giorni ho notato come manifestazioni di solidarietà siano state sottovalutate, schernite talvolta in nome di una "oggettiva ipocrisia" di un oggettivo "anche altri stanno male" etc .. e mi sta bene. Però, giusto per sottile vena polemica, mi pare di osservare "oggettivamente" che spesso chi dice "oggettivamente c'è gente che fa solidarietà solo per fare lo/la splendido/a" non tenga conto della marea di gente che fa solidarietà e partecipa alla commozione e al dolore altrui in perfetta buona fede e in sincera commozione e indignazione. Per questo ho scritto questa frase, perchè reputo importante dare voce anche ai lati positivi delle medaglie, senza guardare sempre i limiti e le negatività dei fatti che accadono. Oggettivamente il mondo non è tutto marcio e mi sento di dirlo anche oggi, anche se due ragazze italiane sono state rapite e Dio solo sa cosa dovranno sopportare in mano a quei beduini (nel senso più dispregiativo del termine!). Penso che non sia marcio perchè se da un lato leggo in cronaca del rapimento, dall'altro guardo un mondo di persone che mollano tutto e rischiano la vita per portare libri ai bambini, farmaci, viveri e speranza. E' difficile sperare ed essere positivi, e in questi anni dove il mondo è impazzito (o forse ho preso ad osservarlo un po' di più) voglio credere nell'amore, nell'amicizia perchè rischierei altrimenti di perdermi nei meandri della "relatività della vita". Rischierei ogni giorno di chiedermi "che mi alzo a fare?". E invece ogni giorno c'è una sfida, un amare qualcuno, un sorridere ad un altro e non voglio che l'orrore oggettivo delle depravazioni dell'uomo mi impediscano di essere positiva e fiduciosa.

martedì 7 settembre 2004

GUARDARE IL MONDO CON OGGETTIVITA'


NON SIGNIFICA COGLIERNE SEMPRE


IL LATO PEGGIORE

lunedì 6 settembre 2004

il mio piccolo oggi riprende l'asilo.... impossibile non pensare ai piccoli che non potranno rientrare nelle loro aule,


una candela per le vittime di Beslan