giovedì 29 dicembre 2005

Sistemavo la cantina oggi e ho ritrovato alcune vecchie musicassette. Ce ne sono due che hanno aperto un cassetto della mia memoria. Le aveva intitolate "di libertà ....mi piace spettinato camminare" come la canzone di Branduardi. Ci ha messo dentro la sua raccolta preferita di brani di Bert Jansch dei Pentangle, ma anche Paul Simon, Tim Hart... il suo mondo insomma. Poi nell'altra mise le musiche che piacevano a me e che mi dovevano tenere compagnia quando la sera partivo da via Solari per tornare a casa. Era quasi un'avventura ogni volta, per le mie prime notti solitarie in auto. Mi ha fatto scoprire cose meravigliose, delicate, pulite. Mi ha fatto ascoltare Beethoven, mi ha fatto salire in ascensore con Cecchi Paone (della quale ero perdutamente invaghita). Mi ha fatto entrare nella sua casa, ha composto per me una canzone in stile celtico e le ha dato il mio nome. Suonava con "Veronica", la sua chitarra, goccie di dolcezza in quel mio mondo fatto di rifiuti. E abbiamo passeggiato, preso il tram, parlato molto, fatto spese, mangiato brioches tra gli universitari del sabato mattina. Un giorno mi raccontò di un sogno fatto della ragazza dei suoi sogni che veniva da Stonehenge, io lo ascoltai e poi gli raccontai dell'estate precedente quando visitai la mia Londra e Stonehenge....lui rimase folgorato. Era nato ad Agrigento, ma sono sicura che in un'altra vita fosse celtico. Dolce e spettinato Anto, sempre, anche quando me ne andai per l'uomo che mi aveva rapito il cuore, come lui, in fondo, aveva sempre saputo. F. riapparse nella mia vita, e io rimasi schiava di un'altra canzone questa volta di Battiato, "La Cura". Mi piacerebbe mandare gli auguri di buon anno ad Anto, che davvero merita la vita più serena che si possa augurare, ma non riesco più a rintracciarlo. Di tutti gli appunti di quell'anno rimane solo un mucchio di cenere a testimoniare un momento di rabbia. Non ho più il suo numero, non ho più il suo indirizzo. Per quanto ne so potrebbe non essere nemmeno più in Italia, lui bocconiano atipico dalle ottime possibilità. Ovunque tu sia Anto, buon anno e grazie infinite per la tua dolcezza...



Confessioni di un malandrino


Mi piace spettinato camminare
il capo sulle spalle come un lume
e mi diverto a rischiarare
il vostro autunno senza piume.
Mi piace che mi grandini sul viso
la fitta sassaiola dell'ingiuria,
mi agguanto solo per sentirmi vivo
al guscio della mia capigliatura.
Ed in mente mi torna quello stagno
che le canne e il muschio hanno sommerso
ed i miei che non sanno di avere
un figlio che compone versi;
ma mi vogliono bene come ai campi
alla pelle ed alla pioggia di stagione,
raro sarà che chi mi offende
scampi alle punte del forcone.
Poveri genitori contadini,
certo siete invecchiati e ancor temete
il Signore del cielo e gli acquitrini,
genitori che mai non capirete
che oggi il vostro figliolo è diventato
il primo tra i poeti del Paese
e ora in scarpe verniciate
e col cilindro in testa egli cammina.
Ma sopravvive in lui la frenesia
di un vecchio mariuolo di campagna
e ad ogni insegna di macelleria
la vacca si inchina sua compagna.
E quando incontra un vetturino
gli torna in mente il suo concio natale
e vorrebbe la coda del ronzino
regger come strascico nuziale.
Voglio bene alla patria
benchè afflitta di tronchi rugginosi
m'è caro il grugno sporco dei suini
e i rospi all'ombra sospirosi.
Son malato di infanzia e di ricordi
e di freschi crepuscoli d'Aprile,
sembra quasi che l'acero si curvi
per riscaldarsi e poi dormire.
Dal nido di quell'albero, le uova
per rubare, salivo fino in cima
ma sarà la sua chioma sempre nuova
e dura la sua scorza come prima;
e tu mio caro amico vecchio cane,
fioco e cieco ti ha reso la vecchiaia
e giri a coda bassa nel cortile
ignaro delle porte dei granai.
Mi sono cari i miei furti di monello
quando rubavo in casa un po' di pane
e si mangiava come due fratelli
una briciola l'uomo ed una il cane.
Io non sono cambiato,
il cuore ed i pensieri son gli stessi,
sul tappeto magnifico dei versi
voglio dirvi qualcosa chge vi tocchi.
Buona notte alla falce della luna
sì cheta mentre l'aria si fa bruna,
dalla finestra mia voglio gridare
contro il disco della luna.
La notte e` così tersa,
qui forse anche morire non fa male,
che importa se il mio spirito è perverso

e dal mio dorso penzola un fanale.
O Pegaso decrepito e bonario,
il tuo galoppo è ora senza scopo,
giunsi come un maestro solitario
e non canto e celebro che i topi.
Dalla mia testa come uva matura
gocciola il folle vino delle chiome,
voglio essere una gialla velatura
gonfia verso un paese senza nome.

mercoledì 28 dicembre 2005

Ho scoperto una nuova droga: il COLORE ACRILICO. Il colore acrilico ti prende nei momenti di frenesia emozionale. Quando lui parte improvvisamente per lavoro proprio nei tuoi giorni di ferie.... ti rapisce, diventi subito intenditore e sai l'effetto che vuoi da lui: silver! Quel mobile avrà nuova vita, basta con il marone obsoleto, spray e via. E in men che non si dica ti ritrovi con una vecchia tuta, i capelli raccolti con un mollettone, mascherina profeSSional a cavallo di una colonnina che giace inerme tra le tue gambe, mentre spruzzi e crei.





e ho preso anche gli stencil per i decori glitter blu

sabato 24 dicembre 2005

strane abitudini .. per la serie conosciamoci meglio ..

Da Webbina(click):
Regolamento:
Il primo giocatore di questo gioco inizia il suo messaggio con il titolo "Cinque tue strane abitudini",
e le persone che vengono invitate a scrivere un messagio sul loro blog a proposito delle loro strane
abitudini devono anche indicare chiaramente questo regolamento.
Alla fine dovrete scegliere 5 nuove persone da indicare e linkare il loro blog o web journal.
Non dimenticate di lasciare un commento nel loro blog o journal che dice "Sei stato scelto"
(ammesso che accettino commenti) e ditegli di leggere il vostro.


1) quando mangio la pizza prima mangio la crosta, poi a chiocciola il resto e quando arrivo al cuore divido la pasta dal condimento e mangio prima la pasta e per ultimo il condimento...così l'ultimo boccone è il più buono;


2) piango per la pubblicità della bauli;


3) quando cammino per strada sbircio dentro le finestre e mi piace immaginare la vita delle persone che vivono dietro il vetro


4) quando faccio il bagno esigo uscire dalla vasca talmente ustionata da sembrare un gambero;


5) non esco mai di casa senza trucco ...



i miei 5 eletti sono:


DAVIDE http://davideman.splinder.com/


LAPO http://lacasadilapo.splinder.com/


LAVORINI http://leonardo-lavorini.splinder.com/


ROBBIE http://pazzosplendore.splinder.com/


GIADIM http://malaparata.splinder.com/



BUON NATALE A TUTTI !!!!!!!!



Un sincero augurio di un natale felice e ....da raccontare, a chi ho imparato a "conoscere" in questo strano mondo ed in particolare a


Lapo


Robbie


Vale


Davide


Giadim


Bianca


Lavorini


Monsieur Marc


Sphera


Monicanta


....


....


Grazie per la compagnia e per le esperienze che avete condiviso e che mi hanno emozionato, stimolato e ispirato

lunedì 19 dicembre 2005

Certo che un'orda di professori la si riconosce in un lampo anche qui nell' Arkansas. Si aggirano con lo sguardo da speleologo tenendo mollemente un bicchiere di vino...qui, nel regno della birra e whiskey loro sorseggiano vino!


Vestiti da una calvizie flaccida che nulla ha a che fare con le fronti accattivanti e le nuche seducenti, diciamo un incidente tra Epifanio, occhiali e naso finti e barbe troppo incolte per essere di questo millenio.


E si muovono, i professori, con passo da mocassino felpato, fotografando in formato macro le sembianze di questa rara specie di "collega musicandi et ridentis", mimando un'ilarità che non gli appartiene.


Ma perchè non sono tutti come lui?!??!!?!??!?!?!?!!??!



venerdì 16 dicembre 2005


Si era in fiera domenica il mio cow boy ed io, quella dell'artigianato. Pensavo mentre mi immergevo in questa pandemia di colori.


Pensavo che se guardi qualcuno con il sorriso sulle labbra, quel qualcuno risponderà al tuo sorriso, non sempre... ma spesso. Pensavo che per sorridersi non occorre parlare la stessa lingua, ci si interpreta negli sguardi. Pensavo poi , che se ci si ferma cinque minuti a parlare con le persone, ci si accorge che Colombia, Bolivia o Cinisello Balsamo, non sono poi così lontani. Sono popoli, persone, persone che si parlano in un italiano-latino, che si battano la mano sulla spalla parlando, come dal panettiere, di politica ed economia.


Pensavo che due donne, fossero anche una indiana e una italiana, si capiscono al volo quando l'argomento è una graziosissima maglia rosa.


Pensavo che in questa micro macro-economia fatta di profumi e colori diversi, c'è posto per tutti gli operatori, quelli dalla concorrenza leale e dal prezzo equo.


Ecco mi sembrava di stare in questo piccolo eden globale, dove le differenze sono risorse, i profumi suggestioni, in una piccola nuvola di pace effimera. La guerra era subito fuori, mentre si correva la prima linea del passaggio pedonale o mentre si scendeva in metropolitana con i nostri pacchi, dove le differenze e i colori diventano misteriosamente mere intrusioni nella nostra quotidianità.


In questo mondo ideale è stato bello viaggiare con un compagno ideale. Con il mio navigatore dai miei stessi ritmi e dalle mie stesse emozioni.


Forse è un po' utopico questo pezzo ma, ogni tanto, pensare che le cose possano davvero funzionare, è davvero balsamo per l'anima.


PEACE


p.s. compratto un trittico di vasetti della terra di Aragona per la mia nicchia.... è stato amore a prima vista!


p.p.s. x Lapo...ma cosa non sono fantastici i "brutti ma buoni"?!!??!?!?!? mi harbano un bel po'!

lunedì 12 dicembre 2005

Mi piace sentirmi così a volte. Sensuale senza bisogno di gridare per sentire che esisto. Mi piace sentire il contrasto tra la luce dorata della mia aurea e il nero dei miei vestiti. E non so se è per la musica suadente di questo locale lontano o per il fuoco che arde nel camino. La mia malinconia mi fa sentire importante questa sera. Penso, forse per la prima volta, di non essere unica e speciale , ma semplicemente un'eletta che è capitata al momento giusto nella vita dell'uomo giusto. Sento come se questa sera non avessi solo io un passato alle spalle. Sento di essere con il mio uomo che non si è "accontentato" di me, così sbagliata, ma mi ha scelta per qualche arcano motivo. E sarà la musica, o la neve, forse un po' di vino e qualche Ceres, ma tutto mi sembra inevitabile e giusto, complesso e inequivocabile. Sento due vite qui sedute a questo tavolo... forse per la prima volta.


Sondrio, 08/12/2005



mercoledì 7 dicembre 2005

ho scoperto questa canzone di fossati che secondo me è bellissima.... certi testi non ti spieghi com'è che sembrano che parlano di te e ti chiedi se qualche volta mentre camminavi per milano, ti hanno guardata, e capita e narrata......



Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.

C'è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.

C'è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d'estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l'ora muta delle fate.

C'è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c'era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.

è tempo che sfugge, niente paura
che prima o poi ci riprende
perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo
per questo mare infinito di gente.

Dio, è proprio tanto che piove
e da un anno non torno
da mezz'ora sono qui arruffato
dentro una sala d'aspetto
di un tram che non viene
non essere gelosa di me
della mia vita
non essere gelosa di me
non essere mai gelosa di me.

C'è un tempo d'aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
la sua fotografia.

C'è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente
si tende la mano
è il medesimo istante per tutti
che sarà benedetto, io credo
da molto lontano
è il tempo che è finalmente
o quando ci si capisce
un tempo in cui mi vedrai
accanto a te nuovamente
mano alla mano
che buffi saremo
se non ci avranno nemmeno
avvisato.

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare



martedì 6 dicembre 2005

Mi piacciono le scatole del corn flakes...


Sono rigide, riponibili, ordinate, facilmente richiudibili, funzionali, riciclabili, precise, preformate....


è da psicosi?



NO MA SERIAMENTE...


MA A VOI


STI BABBI NATALE IMPICCATI ALLE FINESTRE PIACCIONO?????




sabato 3 dicembre 2005

In questa notte di neve e musica


STATEBRADI se potete


in questa


MILANO DI PLASTICA


mercoledì 30 novembre 2005

parafrasando "L'aereo più pazzo del mondo" ...


HO SCELTO IL GIORNO SBAGLIATO PER SMETTERE DI IMPRECARE



Va bene! Va bene che non devo lamentarmi che c'è chi sta peggio, va bene che mi devo adattare, va bene che devo imparare ad aspettare....ma la paternale di fine giornata sulla "mediocrità del lavoratore dipendente a discapito dei rampanti imprenditori", no, è decisamente troppo! Prima di tutto odio, e sottolineo ODIO, quelli che si sentono "come se fossi tuo padre", come si dice a Roma: sticazzi! Di padre ne ho uno e sarà un paio di giorni che ho imparato ad andarci d'amore e d'accordo. "Come se" non esiste, o sei o non sei!


Non voglio entrare in merito alle scelte personali dei grandi imprenditori stacanovisti che a loro tempo e a loro motivazione, hanno scelto di dedicare la propria vita al lavoro, ma trovo nauseante che questo modus vivendi sia posto come "oracolo di saggezza" da imitare e seguire.


Trovo che sia un po' deprimente arrivare all'età della maturità per accorgerti che senza il lavoro non sei nessuno. Se, quando ti relazioni alle persone, anteponi il loro titolo o la loro carica al nome, allora cosa hai imparato nei tuoi anni di esperienza? Se sei disposto ad ipotecarti l'anima pur di lavorare perchè muori alla sola idea di restare a casa, cosa hai costruito?


Un'impresa non è un uomo. Le imprese si fondano, si associano, si liquidano...restano gli uomini, resta la famiglia. Ecco io la paternale da questi 50/60enni che si sono accorti ora di avere figli adulti e mogli delicate solo perchè si crogiolano di aver lavorato 12 ore al giorno, non so cosa farmene. Ci metto anche mio padre, non posso escluderlo questa volta, che si sente un pulcino spaurito perchè ora è un uomo e non più il capo (resta sempre il fatto che adoro mio padre, lo stimo e lo ringrazio).


Io penso, mi auspico e mi impegno per questo, che la mia vecchiaia sia appagata da ciò che materialmente ho costruito, ho sempre e comunque le mie smanie imprenditoriali, ma soprattutto, sia il raggiungimento di quella serenità personale e familiare che ho saputo costruire. Lotterò sempre per mantenere integre le mie tradizioni, i miei valori, la mia spiritualità, anche se questo mi costa molto. Anche se questo significa non spegnere mai la spina, lavorare per costruire i regali di natale, cercare di essere disponibile per il mio compagno, per la mia famiglia, per gli amici. Anche se significa spendere una barca di soldi in messaggi per non far sentire dimenticato qualcuno, o non ricordare più l'ultima volta che ho fatto un bagno con calma, o letto in silenzio un libro, o godermi un film dall'inizio alla fine sul divano. Ecco se devo sacrificare la mia vita, voglio che sia per le persone che ne fanno parte, non per le cose. Il lavoro è UN mezzo per realizzare la mia vita, non IL mezzo con cui realizzo la mia vita.


E ciò premesso, non vedo l'ora di rassegnare le mie dimissioni per realizzare il mio progetto. Un giorno ci sarà "bravissima.com" che sarà lavoro, ma etico, leale e professionale. Non progetterò stadi o autostrade ma svolgerò il mio lavoro con tutta la professionalità che so dare, correndo per non dimenticare di essere donna, compagna, spero madre, ma comunque e sempre ANIMA.


"...padre, se anche tu non fossi il mio


padre, anche se fossi a me un estraneo,


PER TE STESSO UGUALMENTE T'AMEREI..."


(Camillo Sbarbaro)


lunedì 28 novembre 2005

...pensato giovedì notte...pubblicato oggi per mancanza di tempo....


La distanza tra la "Blues house" e il "Blue Note" si misura in anni. Tre anni fa le luci blu, la mia testa sulla sua spalla e la musica dei Cherry Pie. Il suo profilo, il suo calore, è stato naturale iniziare a baciarlo. Lui immobile, sorpreso forse dal fatto che avevo preso una decisione. Poi le sue labbra, il suo sorriso dolce. Lo stesso di questa sera. Un altro mio sogno realizzato.


Per il nostro terzo anniversario il mio cow boy mi ha organizzato una serata al "Blue Note" (http://www.bluenotemilano.com/), nel regno del jazz. Un'atmosfera sorprendente per chi arriva come noi dalla Milano-Laghi, passando da Lotto, dalla Ghisolfa, da Jenner, per arrivare in questo angolo di Manhattan milanese. Il buio luminoso dalle candele tremanti ai tavoli e le voci sommesse, rendono ogni movimento e ogni parola qualcosa di importante e sensuale. Poi si accendono i riflettori, e un occhio di bue illumina il palco e si scoprono mille riverberi ammiccanti di aste cromate, di microfoni, di batteria e gli ottoni del sax e dei piatti. Brillano le chiavette del contrabbasso e della chitarra come piccole gocce di pioggia. Mike Stern (http://www.mikestern.org/inizia) inizia a suonare e nella sala dilaga il silenzio. La musica a nudo mostra il suo colore. Ogni corda toccata si espande nella sala fino al cuore. E' subito magia.


Il sound nitido si riempe dei "du du" del contrabbasso e si fonde con la batteria suonata dalla fantastica Kim Thompson (http://www.kimthompson.info/) che sa unire forza e grazia, maneggiando con femminilità bacchette e spazzole, tirando fuori tutte le potenzialità e le sonorità del suo strumento. Adorabile mentre tiene i tre piatti in vibrazione continua, come una scossa elettrica che arriva alle lacrime. Poi ancora chitarra a chiudere gli occhi, facendosi portare sulle ali di quel "gabbiano elettrico", direttamente sulla battigia al tramonto di un mare di emozioni.


E profumi, mio e delle candele, e il sapore del mio primo "Cosmopolitan" che lascia sulle labbra il dolce sapore di cherry e una bocca fresca da baciare. Sguardi in penombra e sorrisi grati e innamorati. Grata per questa serata, grata per questi tre anni, grata per aver avuto sempre una spalla dove poggiare la mia testa a volte stanca. Grata della presenza, della comprensione, di tutto l'amore ricevuto e dell'amore che ho scoperto di sapere ancora dare. Grata di tutti i baci della buona notte....grata per avermi aspettato.



TI AMO COW BOY

mercoledì 23 novembre 2005

Sta sera chiacchere tra donne tra succhi di frutta e bailey's coffee...tornando ho canticchiato la solita canzone che mi viene in mente ogni volta che esco con le amiche e lui mi aspetta a casa.








L'orologio batte l'una
tu sei fuori chissa' dove
giro nudo per la casa
dimmi tu se questa e' vita
Tu che esci con le amiche
io che resto qui a pensare
Se e' poi vero per davvero
o ti vedi con qualcuno
Guardo un po' in televisione
c'e' del pollo
dentro il frigo
mangio e provo
a immaginare
le tue mosse
e le parole
E' che sono un po' geloso
ma ti amo per davvero
si' va be' l'autonomia
ma ricorda che sei mia!
Banane e lamponi
chi c'era con te
io sono il tuo amore
sei solo per me
Apro un libro di avventure
e' una nuova distrazione
poi vorrei telefonare
mi dovrei un po' sfogare
e' che sono assai nervoso
son le due e tu sei lontana
quasi quasi cado in piedi
vado a casa di Mari'!
Ho sentito l'ascensore
gira chiave nel portone
faccio finta di dormire
e tu invece vuoi parlare
sono stata a chiacchierare
ogni tanto sai ci vuole
Hanno tutte dei problemi
per fortuna io ho te amore!
Banane e lamponi
chi c'era con te
io sono il tuo amore
sei solo per me
Banane e lamponi
chi c'era con te
io sono il tuo amore
sei solo per me
Banane e lamponi
chi c'era con te
io sono il tuo amore
sei solo per me
Banane e lamponi
chi c'era con te
io sono il tuo amore
sei solo per me!
sei solo per me!

lunedì 21 novembre 2005

Sabato sera strepitoso, passato a pulire il parquet, mentre il mio ciccio installava due notebook e driblava le mie passate di vileda. Ho realizzato così quello che raccontano sempre le persone sposate. Tante cose da fare e poco tempo per farle. Sabati sera a stramazzare dopo spesa, pulizie e commissioni. Così guardo il cow boy e dico "Vedi Gibson non ce ne siamo accorti e siamo già a questi livelli, vedi che bello essere sposati!??!?!!?", lui sorride e cammina in punta di piedi per non sporcare dove ho appena pulito (onde evitare di sentirmi urlare).


Poi i lavori finiscono e si va a nanna. Ci si trova nel caldo del proprio letto a fare l'amore, cercandosi e intuendosi con un'intesa palpabile nel buio della stanza. Poi tornare abbracciati, dirsi "ti amo". E lui.... sempre lui.... che sbuca dal buio dicendomi "il bello di essere sposati è anche dirsi buonanotte e addormentarsi con la persona che ami, sapendo che il giorno dopo ti sveglierai con ancora lei al tuo fianco, tutti i giorni...."


Eh che dire.... ho scelto un marito fantastico!!!!

giovedì 17 novembre 2005

«Nulla è più pericoloso per l'anima che occuparsi continuamente della propria insoddisfazione e debolezza.»


Hermann Hesse



Ho fatto questo profondissimo test ed è uscito che sono....










































Sei Titty

Sei delicatamente bello, e tutti ti amano. Sei il miglior amico che nessuno vuole perdere. Non provochi mai dolore agli altri e raramente feriscono i tuoi sentimenti. La vita é una passeggiata. Sei grazioso e calmo per la maggior parte del tuo tempo. Tieniti alla larga dai traditori e resterai libero dalle preoccupazioni.




mercoledì 16 novembre 2005

Eccomi a casa. Questa giornata non voleva finire mai, è dalle nove di sta mattina che giro su tacchi 100...lo so sono sado, uno dei miei innumerevoli vizi. Sono stata a Milano sta sera, prima corso poi cena con il Direttore. Lo chiamo così perchè quando ci siamo conosciuti dopo "ciao" mi ha detto che era "DIRETTORE AMMINISTRATIVO IN UNA MULTINAZIONALE", gli ho riso in faccia! Era il modo più sbagliato per far colpo su di me.


Eh eh il Direttore... Ci siamo conosciuti nel febbraio del 2001, me lo ha ricordato lui sta sera... almeno tre vite fa.... quasi quattro. Stavo con F. all'epoca. Mi ha fatto ridere sentirmi raccontare con gli occhi di un altro. Ero davvero una buffa bambina innamorata chiusa in una 5° ingombrante! La nostra canzone potrebbe essere "io vorrei, non vorrei ma se vuoi". Non ci siamo mai capiti. Tornavo a casa completamente convinta che fosse stronzo. Poi partiva per Lione e mi copriva di messaggi dolcissimi, tornato a Milano spariva. Idem quando era in toscana o in qualunque trasferta. Anche grazie a lui ho deciso di "essere stupida". Basta cercare di scavare nell'animo di qualcuno raccontandomi le solite frasi tipo "sembra stronzo ma è buono, sensibile, incompreso". Anche grazie a lui ho applicato la mia teoria per cui se uno fa lo stronzo io penso che sia così e basta! Basta loop mentali. Sono bionda? Bene per una volta gioco questa carta a mio vantaggio!


Siamo usciti spesso, non è mai accaduto nulla. Pensavo di non essere abbastanza attraente per lui abituato alle ragazze in della Milano bene dai microculi in abiti trendy. E invece poi capita che mi chiama... dopo circa due anni di silenzio e gli dico che mi sposo e parte una dichiarazione che mi lascia senza parole. Era innamorato. Chi lo avrebbe detto? Cinico, freddo, distante, distratto... innamorato. E' passato del tempo comunque e i sentimenti sono archiviati. Questa sera è stata la prima serata divertente passata con lui, passata a ridere di noi, dei nostri difetti senza l'onere di doverci mostrare splendidi splendenti. Lui scommette che non mi sposo. Se perde taglierà l'erba del mio giardino per sei mesi con la falce, mentre io ed il mio cow boy ce ne staremo tranquilli a coccolarci :).


E' stato carino sentirmi dire che mi vede bella e sorridente. Da lui i complimenti sono più rari di un parcheggio in zona duomo. Ha pagato lui... come sempre. Il gnocco fritto mi gira ancora nello stomaco e ho una sete devastante. Però è stata una serata carina.


Ma.... c'è un ma. Sono sempre più convinta che io sarei stata la donna ideale per lui, ma lui sarebbe stato l'ennesimo uomo capace di indurirmi il cuore. Presuntuosa? .... uhm non volevo esserlo, ma è ciò che penso. Nessun dubbio sul mio cow boy. L'ha surclassato 3 anni fa e lo surclassa oggi.


The end.






lunedì 14 novembre 2005

venerdì 11 novembre 2005

Le parole come specchi.... dipende da che parte stai e cambia l'immagine che vedi....


INDAGINI CHIUSE


UCCISE


GRAVE LESIONE


INTENDERE E VOLERE


Un sospiro di solievo o l'inizio di una strenuante agonia? Quale punizione peggiore del sopravvivere?



mercoledì 9 novembre 2005

Se Tu Fossi Libera

(P.Bertoli-L.Bonaffini)

Laura si specchia, finge di conoscersi
Laura senza trucco e senza fretta, lontana dai pericoli
Soltanto Laura davanti, fuori dalla musica
Laura senza attimi importanti che non sa ancora perdersi
Forse di coraggio non ne aveva e nessuno glielo darà mai
Forse dentro lei non si poteva prendere la vita, un colpo e vai
Fuochi, lampi di luce ti mancano
Giorni di complicità dove gli amori s'intrecciano
Pezzetti di eternità
se tu fossi libera
Adesso Laura si cerca dentro a una soap-opera
Laura con le voglie seppellite per disabitudine
Laura in vestaglia rapita con una pantofola
Laura che davanti al teleschermo resta senza l'anima
Dove ha confinato il suo avvenire perso con la combattività
Senza l'intenzione di capire che nessuno la riscatterà
Fuochi, lampi di luce ti mancano
Giorni di complicità dove gli amori s'intrecciano
Pezzetti di eternità
Dovrai spendere tutto in un attimo, giocare la verità
Spingere il gioco ai suoi limiti amore e felicità
Se tu fossi libera…


Ero sulla est verso le 18.20, al raccordo con Certosa. Ho inchiodato. Un cagnolone terrorizzato ha piantato i suoi occhi nei miei fari e ha cercato di scappare, impazzendo, vedendo intorno a lui solo auto veloci. La macchina di fianco alla mia, nonostante la frenata, non è riuscita ad evitarlo e gli ha schiacciato una zampa. Le auto dietro stavano per tamponarci. Lui con la zampa dolorante ha cercato ancora di scappare, ha superato uno spartitraffico. L'auto è piombata su di lui senza fare rumore, lasciandolo a terra. Gli ultimi minuti della sua vita sono stati di abbandono, terrore e dolore.


Ogni insulto alla persona che lo ha abbandonato, condannandolo a morte sicura e orribile, e candidando le innumerevoli persone in auto nell'ora di punta sulla tangenziale, ad un incidente, non sarebbe nemmeno lontanamente adatto a spiegare cosa provo e cosa auguro a quella persona.


domenica 6 novembre 2005

giovedì 3 novembre 2005

Due occhi. Due occhi azzurri, enormi. Nascosti da occhiali che hanno cambiato foggia nel tempo. Occhiali che hanno dato un' aria sbarazzina, occhiali che hanno coperto la dolcezza di quegli occhi. Uno sguardo sincero, divertente...divertito non so. Spesso mi sono chiesta se quegli occhi ridevano davvero con noi. E due labbra, sottili, una bocca piccola da bambino. Una bocca sorridente, ingorda, a volte serrata in silenzi insostenibili. E un viso gentile, la pelle chiara, capelli morbidi a spazzola, impossibile non accarezzarli. Spalle larghe per chi deve sostenere solitudine e amicizia, due grandi compagne di vita.


Serate memorabili in questi nostri 15 anni di vita insieme, lontani di casa, vicini nell'anima. Alberto che rivedi dopo 3 anni e che adori come se foste sempre stati uniti. Alberto che quando lo conosci non puoi far altro che volergli bene e sorridergli. Alberto che ride di sè, e ne ride con te. Alberto che c'è in mille miei ricordi felici. Alberto che avrei voluto amare di più, che ne sarebbe certo valsa la pena. Alberto che è parte di me, ma che stranamente non abbraccio e non stringo come faccio di solito. Alberto e la nostra timida amicizia, fatta di rispetto, di riserbo. Alberto che non mi ha mai negato una una parola dolce o un sorriso caldo. Alberto che mi cercava di notte, e non mi abbandonava di giorno. Alberto che mi capiva come io non ho mai capito lui.


Alberto che oggi compie 30 anni. Mille immagini che mi corrono davanti agli occhi. Sugli aerei e lui che aveva paura. Dalla "Rossa" tra tramezzini e birre. Tanti luoghi che condividiamo insieme nei nostri diari. Per ognuno c'è un aneddoto, una risata comune che basta iniziare una frase e guardarci negli occhi per rivivere quegli anni. Tante storie d'amore che gli ho raccontato, tanti dolori che mi ha visto passare e di cui abbiamo riso insieme.


Alberto che vorrei sapere felice, di quella felicità che ho sempre sperato per lui. Quella globale, quella senza compromessi, quella che sei tu il protagonista e non stai lì ad essere felice per gli altri. Alberto che quando è chiuso nei suoi silenzi è un dolore insopportabile. Alberto che quando ride scalda il cuore, perchè lo fa per sè, ma lo fa anche per te.


Alberto che adoro, che è nei miei pensieri, nel mio cuore.


Alberto e le parole che ho detto troppo raramente e che gli voglio regalare per il tuo compleanno


"TI VOGLIO BENE"


mio dolcissimo Arlecchino.


Con infinito affetto, Buon Compleanno a chi posso chiamare davvero Amico


Vesti la giubba e
la faccia infarina.
La gente paga e rider vuole qua.
E se Arlecchin t'invo la Columbina,
ridi, Pagliaccio e ognun
applaudira!

Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto;
in una smorfia il singhiozzo e 'l dolor.
Ah!
Ridi Pagliaccio, sul tuo amore infranto!
Ridi del duol che t'avvelena il cor!



venerdì 28 ottobre 2005

AI MIEI UOMINI


Non sto facendo nulla di utile questa sera, ma sono abbastanza malata per permettermi di farlo. Me no sto qui a cincischiare con il computer e sto rileggendo, contro ogni buon consiglio, le mail dei mesi e degli anni precedenti. Guardo le date di un anno fa… due…. Tre. Mi piace scoprire che chi mi ha scritto fa ancora parte della mia vita. Sono sensazioni strane fatte di amore, malinconia, dolcezza e ironia. Alcune di queste persone fanno parte della realtà, come il mio cow-boy, mio padre o i miei ex. Altri fanno parte di questo onirico mondo di parole volanti quale è il blog o la chat, parlo di Lapo o di Akira.



Penso di essere stata davvero fortunata con gli uomini. Mi trovo bene con loro e non solo perché sono ninfomane ;)! Sono un mondo strano, al quale non rinuncerei mai, nemmeno quando fa male. Mi sono accorta scrivendo questo pezzo che tutti gli uomini che per me sono importanti, hanno qualcosa in comune: la capacità di travalicare la mia maschera di forza ed esuberanza, hanno tutti saputo guardarmi in faccia e colpire diretti.



I miei uomini…. Dolcissimi e forti. Sensibili e silenziosi. Goffi e divertenti. Intuitivi ed intelligenti, comunicativi ma non banali.



perché sei un bel progetto di donna. perché sai quel che vuoi. perché sai dove vorresti trovarlo. perché hai un universo dentro, e non vedi l'ora di tirarlo fuori e regalarlo. perché sei concreta e sognatrice. perché sai che la vita è un gioco serio, che a giocarlo bene ti da tanto e a giocarlo male ti toglie tutto. perché hai qualcuno che ti ama e vuoi che lo faccia come sai. perché il mondo è tuo, e da domani lo sarà di più.” Ho letto queste parole così tante volte che forse un giorno ci crederò davvero, per ora mi fanno compagnia.



E non pensare di essertela cavata amore mio. Ho ancora la tua mail. Quella che ti ha reso speciale, allora e sempre. 01 aprile 2003, in pieno caos! Quando avresti voluto difendermi da tutto, ma mi hai lasciato fare le mie battaglie, da sola no, mai da quando ci sei. La vita è questa, puoi decidere di essere diversa (sarebbe un pekkato perchè sei stupenda), puoi decidere di modificare alcune cose per non commettere gli stessi errori (senza eagerare perchè rischi di perderti cose belle) ma non decidere di non essere, piangi, inkazzati, rompi qualcosa, sfogati e poi torna a sorridere perchè è quello che devi fare.”



E poi mi hanno fatto male i miei uomini, trovo le mail delle guerre, delle accuse e delle spiegazioni inutili. Ma lo rifarei. Rifarei ogni lotta, ogni fuga, ogni crisi, ogni sogno. Riprenderei tutte le botte, tutte le strade, tutti i treni. Perché quello che mi rimane oggi è ancora bello, è ancora gioia di ritrovarsi, è ancora “pulizia” ed essere speciali. Ho ancora tutte quelle emozioni che a spiegarle ti passano per matta, ma che dentro so che sono giuste e vere e va bene così.



Qualcuno di loro sarà nel mio futuro, al mio fianco, altri saranno lontani per scelta o per buffi casi della vita, Qualcuno di loro arriverà da me con un aereo, altri con una moto, con un messaggio, con una penna, ma tutti saranno i pilastri di questa nuova casa. E quando gli uragani della vita, mineranno la mia stabilità, sentirò la loro forza spingermi contro il vento e resteremo in piedi, uniti e insieme per i ricordi o per la vita, ma comunque e sempre speciali.



Grazie ragazzi!



Ritrovo alcune parole per me importanti. Queste sono di Lapo, un vecchio orso introverso (smack smack). Un uomo però che magari non risponde ai commenti, ma quando parla mira dritto all’obbiettivo con proiettili di emozioni e positività. Secco e forte come un buon whiskey di qualità.

giovedì 27 ottobre 2005

mi sono innamorata..... di mio marito..... del mio futuro marito. Così, non so se vi è mai capitato. Una persona che ti sta accanto, vorrei poter dire ogni giorno, che hai lì a portata di mano. Poi un giorno ti giri e la vedi davvero, e pensi "bhè non è davvero male". Così domenica mattina, mentre ci siamo svegliati e cercati con gli occhi ancora socchiusi, e poi abbiamo riso e tremato insieme. Siamo stati stretti e combattivi, sognatori e positivi, sempre in due. Troppo spesso parlo ancora dicendo "lui" e "me", ma lui mi insegna a parlare di "noi", quando dire "noi" significa essere insieme, nella buona e nella cattiva sorte, complici, compagni, complementi. Ci siamo baciati, di un bacio che sapeva di futuro.... di un bel futuro che per ora aspetteremo ancora un po'. Di un futuro che sa di orgoglio, dolcezza, novità, riscatto, crescita.


Spero che questo futuro ci aspetti davvero, che sia come lo stiamo disegnando, ma ho una piccola grande certezza in più: quella dei tuoi occhi, delle tue braccia forti intorno a me domenica, del tuo sorriso dolce e maturo.


Ti amo....

venerdì 21 ottobre 2005


"ARTE, ARTISTI, A REGOLA D'ARTE, ARTISTICO"



.... mi girano per la testa queste parole sta sera, non so bene se hanno forma, se vorrò dire qualcosa in merito, se le parole si infileranno una dietro l'altra come al solito. C'è un'artista sta sera in tv, lì da Celentano, quello che di cui parlavo non più di 3 post fa: Giorgio Secco. Lo vedo che ondeggia sui pedali, sembra piccolo in un contesto grande, ma lo riconosco e mi sento stupidamente emozionata per lui. Pensare che 20 giorni fa lo vedevo sudare davanti a me e mi sembrava grande, ora è un puntino lucido in uno studio enorme. Eppure lui è sempre lo stesso, è lo stesso impegno che ci mette, la stessa chitarra che suona, cambia solo contesto. Così mi chiedo, quando un'artista sente di essere bravo? Tieni ipnotizzato un locale una sera e presumo tu ti senta orgoglioso, io lo sarei...e invece no! Gli artisti sanno che possono fare di più, che una sera ben riuscita è divertente, ma quella canzone poteva essere migliore, quella poesia letta meglio, quella battuta recitata meglio. Ecco, questa sensibilità, questa continua ricerca di un miglioramento, di un nuovo impegno penso che sia la forza più grande di un artista. Un "non arrivare mai" che ti porta a toccare tutte quelle note della vita che puoi suonare solo se arrivi a godere di ogni emozione, di ogni ispirazione.



Mi manca non avere un mezzo artistico che mi rappresenti davvero, mi sento mediocre in tutto. Ho comprato la chitarra e il giorno dopo mi sono spezzata un tendine e non ho più avuto le palle di riprenderla in mano e imparare davvero. Volevo suonare "Circle" (edie brickell) in spiaggia, con il mare agitato e invece scrivo ad un pc nel mio studio giallo con la chitarra al mio fianco. Avevo iniziato a cantare, ma non ho avuto abbastanza costanza per imparare bene (e per sopportare il mio ex in sala prove ehheehhe). Non so disegnare, ho davvero un pessimo tratto e scarso senso delle proporzioni, e non credo che velare le pareti di casa si possa considerare un affresco epocale. Scrivo..si ... come farebbe una 16 enne in un tema. Non conosco la metrica delle poesie (a dire il vero la odio!!), non conosco le regole dello scrivere bene. Acquarello ogni tanto con le mie parole sensazioni che non voglio perdere, nulla di più. Mi piacerebbe recitare al Libero.... ma mi sono riempita così tanto la vita di cose razionali da fare che non ho tempo, un po' è la realtà, un po' è un alibi. Dico sempre che "un giorno farò", e quel giorno viene puntualmente rimandato per fare la spesa, compilare un bonifico, pagare una bolletta, pulire un tavolo. Però ecco, dentro io mi sento artista. Se non altro mi sento vicina alla loro sensibilità, al loro modo di vivere la vita “a regola d’arte”. Sento sempre dentro di me quel rantolio, quella voglia di guardare oltre la famigerata siepe, dietro gli occhi della gente, oltre le finestre delle case, immaginando e interpretando, romanzando quello che la vita, la strada, le persone mi ispirano in quel momento. E’ sicuramente un’arte che non lascia il segno, ma che voglio credere che esista in me. Forse non siamo nati tutti per essere John Lennon, ma possiamo sempre cantare le sue canzoni e sentirle un po’ nostre.



Ecco questa cosa che ho scritto, l’ho scritta sostanzialmente per me, ma anche per un’artista che sta sera è a casa, magari a prepararsi per domani, o almeno spero. Per un’artista che sente che “quella serata” poteva andare meglio e che pensa che può scendere da questo carrozzone e sedersi in tribuna. E’ una cosa che mi turba davvero, perché sono radicalmente convinta che non si possa smettere di essere “artista”. Sapere come emozionarsi ed emozionare è un qualcosa che non bisognerebbe sottovalutare e buttare via così. Per cui spero di vedere una DONNA domani sera, una donna fatta di emozioni, di grinta, di impegno e di cuore, per tutto il resto c’è il microfono e una spia che può funzionare o anche no, ma che sono solo strumenti nelle mani di un’artista.



…. Vorrei sapertela cantare ma so che tu capirai …. Notte piccola




p.s. scusate la “pesantezza di questo post”



 


Grandi strade piene
vecchi alberghi trasformati
tu scrivi anche di notte
perche' di notte non dormi mai,
buio anche tra i fari
tra ragazzi come te
tu canti smetti e canti
sai che non ti fermerai

caffe' alla mattina
puoi fumarti il pomeriggio
si parlera' del tempo
se c'e' pioggia non suonerai
quante interurbane
per dire "come stai?"
raccontare dei successi
e dei fischi non parlarne mai
e se ti fermi
convinto che ti si puo' ricordare
hai davanti un altro viaggio
e una citta' per cantare
alle ragazze non chieder niente
perche' niente di posson dare
se il tuo nome non e' sui giornali
o si fa dimenticare
lungo la strada
tante facce diventano una
che finisci per dimenticare
o la confondi con la luna
ma quando ti fermi
convinto che ti si puo' ricordare
hai davanti un altro viaggio
e una citta' per cantare
grandi strade piene
vecchi alberghi dimenticati
io non so se ti conviene
i tuoi amori dove sono andati
buia e' la sala
devi ancora cominciare
tu provi smetti e provi
la canzone che dovrai cantare
e non ti fermi
convinto che ti si puo' ricordare
hai davanti una canzone nuova
e una citta' per cantare

mercoledì 19 ottobre 2005

SULLA STRADA...... PROVINCIALE e non


taddaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.... ciao ragazzi son tornata. Lo so scrivo meno assiduamente ma in sto periodo sono incasinatissima: lavoro,corso,casa, moroso, famiglia, amici, me, ma per ora reggo:) Diciamo inoltre che sono fortemente delusa da voi avventori di questo blog che non avete commentato a dovere la bellissima foto della barbie hippye ma non vi fa impazzire?!???!!?!?!?! vorrei tornare bambina solo per fare i capricci e farmela regalare heheheheheh


Bene dunque che vi racconto? Ecco vi parlo della strada, come avrete capito dal titolo, più che altro perchè ormai son sempre al volante. Sempre noi, Brumilla (la mia auto) ed io. Abbiamo anche compiuto i ns. primi 80.000 km insieme. Ci pensavo l'altra mattina... per quanto io possa pensare di mattina. Ne abbiamo fatti un po' di danni in giro noi due. Le fughe a Cremona, le prove in autostrada, gli incidenti (mai per colpa nostra) e i baci dati in quella macchina, e i pianti fatti aggrappata al volante. La musica ascoltata, le amiche nella notte, mio nipote di giorno e il trasloco, mobili caricati, vestiti, ricordi, tutto lì dentro.


E poi serate come oggi, mentre tornavo da Milano. Ci siamo chieste io e Brumy, passi che uno si affianchi a sinistra, due corsie in viale Certosa sono normali, passi che lo scooter si affianchi a destra, passi pure che sul marciapiede ci sia il trans di turno (ma di martedì?!?!?!?! vabbhè), ma che un vecchietto con la faccia di Francesco Amadori e la verve di una salma mi si metta tra me lo scooter e il trans con la sua multipla vestita da taxi mi pare troppo!!! E poi ecco c'è questa cosa che le frecce non si mettono più. A che servono in fondo? Se sei in rampa e puoi andare a Varese o a Venezia o a Torino (o affa......) basta metterti in contatto telepatico con gli altri autisti e dire cosa hai intenzione di fare. Se poi sei un tir non ne parliamo!!!


Poi sabato invece mentre andavo al lavoro mi chiedevo (mentre convincevo le mie palpebre a non chiudersi) come cacchio si fa ad andare a battere alle 9 del sabato mattina! C'è la brina! Fa freddo e sta qua bella scosciata.... per me prostituirsi fa male, sai che raffreddore ti pigli...poi con l'influenza dei polli bisogna stare attenti agli uccelli selvatici! Ma mi chiedo ancor di più come fa uno sempre il sabato alle nove a fermarsi e rimorchiare la suddetta tipa! Cioè al limite per farlo di mattina ho bisogno di quell'oretta di coccole sotto il piumone, mai e poi mai, riuscirei a svegliarmi alle sette, mettermi la canotta celeste che sua moglie dice fa pendant con la camicia celeste e va al lavoro, teoricamente. No invece uno piglia e si ferma con il suo pic up a pagare una per farlo. Sarebbe troppo per le mie limitate capacità psicomotorie mattutine. Che poi pochi metri in là c'è il gruppo dei cospiratori. Quelli che si vestono da militari in pensione e vanno a sparare agli uccelli selvatici, secondo me dovrebbero abbassare il tiro che farebbero meno danni! Anche lì ti alzi, infili giacca, stivali e fucile e vai a giocare alla guerra con quattro cani e due amici, come se di gente che spara sparsa per il mondo non ce ne fosse abbastanza.


Insomma, sarà che non sono una scrittrice on the road, sarà che questo non è un romanzo, ma mi sento molto confusa su questa giungla che è la strada.


lunedì 10 ottobre 2005

Eccomi qui mentre Milano si vende a caratteri cubitali tra le scritte che, lampeggiando un po', si accendono dei loro neon scintillanti e si preparano ad una stanca domenica sera di famiglie chiassose e pizzerie affollate. Sempre qui, mentre Sartre riecheggia nella testa e gli autubus mi sfilano accanto mentre torniamo a casa. Si parla di LIBERTA' oggi. Cos'è la libertà? Chi è davvero libero? Cosa ci rende liberi? E proprio mentre il silenzio si riempe di ragioni e i pensieri aprono lentamente le persiane del mio passato, "Sally" inizia a volare nell'auto direzione cuore.


Guardo queste finestre di inizio tramonto che piano piano si accendono sulle vite dietro i vetri, e ricordo gli anni tarscorsi, quando passavo ore alla finestra della mia camera a contare le macchine che passavano sulla strada lì sotto. Immaginavo le vite dei ragazzi schiamazzanti, delle berline lussuose e delle utilitarie lente e mi sentivo intrappolata in quella mia prigione dorata. Ero troppo piccola, troppo amata, troppo ubbidiente.. forse troppo sbagliata. Riempivo le pagine dei miei temi condannando questa "società che ci tiene prigionieri" e poi ?... Poi sono cresciuta, ho creato la mia persona e la mia libertà. Oggi, passata la rabbia e l'impotenza dell'adolescenza, mi sento finalmente libera. E' questo quello che pensavo oggi a teatro(*). Pensavo che uno dei pochi nodi che sono riuscita a sbrogliare della mia vita, è proprio quello della libertà. Vivo nel paradosso di avere meno tempo libero, ma più libertà. Nelle mie giornate ho molte, forse troppe, cose da fare e certo sarebbe più comodo tornare a casa e trovare mamma che mi ha rifatto il letto e cucinato la cena. Ma essere padrona di me stesa, non dover cercare scuse per uscire, per non mangiare, o semplicemente per stare in silenzio, è un privilegio al quale non rinuncerei più. E come diceva Biagio (Antonacci) "non è mai stato facile, non è mai stato subito", ma oggi posso confutare la piccola Laura di qualche anno fa e dire che la libertà è una condizione mentale personale. Esiste la società ed esistono le regole, ma esiste altresì la forza per decidere di rispettarle (perchè condivise) o di realizzare la propria esistenza su altro binario. Non è stato facile decidere di non mollare tutto per vivere a Londra, ma è stata una mia libera scelta quella di restare, perchè amavo la mia famiglia, le mie radici e non sarei stata felice senza di loro. Non è stato facile scegliere la solitudine piuttosto che un vuoto matrimonio voluto ormai solo dagli obblighi e dalle pressioni, ma ho potuto scegliere di andarmene e così potrei fare altri mila esempi. Essere nella condizione di poter scegliere è l'essenza stessa della libertà. Ma per essere in tale condizione occorre essere una "persona" non un insieme di regole, utopie e aspettative. Ecco penso che "L'età della ragione" sia l'unica cosa che può rendere liberi di scegliere, di sbagliare o di fare centro, ma comunque LIBERI.



PEACE.....



(*) http://www.comune.milano.it/webcity/eventi.nsf/0/B6B66E750A7E95F6C1257091003DB67C?opendocument

martedì 4 ottobre 2005

E l'inverno musicale è iniziato proprio bene, non c'è che dire. Vox, nuova stagione, le stesse certezze. Ancora lui al mio fianco, ancora il passato alle spalle, ancora i Bradi ad accompagnare la mia vita. Lì seduta, tra la mia Ceres e i miei pensieri sono stata rapita dalla musica di Giorgio Secco(*). Non me ne vogliano gli altri, ma era da parecchio tempo che non lo sentivo suonare ed è stato davvero speciale. Quello che più amo della sua musica e del suo modo di suonare è che usa gli effetti per far "cantare" la sua chitarra, per raggiungere un suono pulito, intenso, appropriato e versatile e non per truccare le corde come vecchie puttane gracchianti. Segue l'anima del "legno" e lo plasma con tocchi agili e carezze decise. Lì sul palco, con gli occhi bassi mentre danza sui suoi pedali e poi torna a sudare e sorridere esplodendo in arpeggi e assoli intensi. E' ipnotico, enigmatico, protagonista ma riservato. Peccato non poterlo sentire fino a gennaio, vorrà dire che mi sorbirò Celentano pur di veder Giorgio nella sua trasmissione ;). Grandi, comunque, grandi tutti, sottoscrivo l'impressione che hanno avuto loro nel pensare che la serata al Vox sia stata speciale. E come sempre non poteva concludersi in modo migliore: la luce blu che si rifletteva sull'asta cromata del microfono, le note di Purple Rain, la voce di Fulvio e le braccia del mio cow boy che ballava con me, noi unici "e tutto il mondo fuori".....


(*) http://members.xoom.virgilio.it/giorgiosecco/




Tesoro, lo so, lo so che i tempi stanno cambiando


E' tempo di raggiungere,


ottenere qualcosa


.....


credo che dovresti chiudere la tua mente


e lasciare che io ti conduca nella pioggia viola ....



...e venerdì in Blous House ritornano anche i Cherry e la poesia continua.....


lunedì 3 ottobre 2005

Noi siamo liberi, ma in un mondo che ci vuole prigionieri. Un mondo che è quello che ci sta intorno e quello che ci portiamo dentro.” J.P.Sartre



se ci sono i biglietti vado a teatro domenica, non sto pensando in questo periodo, troppo presa da cose da fare. Mi manca pensare...vorrei che domenica piovesse. Vorrei sentire lo scroscio dell'acqua che batte sul tetto del teatro, vorrei mettere un maglione grosso e una sciarpa intorno al collo. Vorrei abbracciarmi le gambe e stare lì a guardare e pensare, emozionami e ritrovarmi


venerdì 30 settembre 2005

Ho perso le parole
eppure ce le avevo qua un attimo fa,
dovevo dire cose
cose che sai,
che ti dovevo
che ti dovrei.
Ho perso le parole
può darsi che abbia perso solo le mie bugie,
si son nascoste bene
forse però,
semplicemente
non eran mie.

Credi
credici un po'
metti insieme un cuore e prova a sentire e dopo
credi
credici un po' di più di più davvero.

Ho perso le parole
e vorrei che ti bastasse solo quello che ho,
io mi farò capire
anche da te,
se ascolti ben se ascolti un po'.
Sei bella che fai male
sei bella che si balla solo come vuoi tu
non servono parole
so che lo sai
le mie parole non servon più.

Credi
credici un po' sei su radiofreccia guardati in faccia e dopo
credi
credici un po' di più di più davvero.

Ho perso le parole
oppure sono loro che perdono me,
io so che dovrei dire
cose che sa,
che ti dovevo, che ti dovrei.
Ma ho perso le parole
che bello se bastasse solo quello che ho,
mi posso far capire
anche da te,
se ascolti bene
se ascolti un po'.

Credi
credici un po'
metti insieme un cuore e prova a sentire e dopo
credi
credici un po' di più di più davvero.
Credi
credici un po' sei su radiofreccia guardati in faccia e dopo
credi
credici un po' di più di più davvero.

Lala: vado a sistemare casa che fa schifo


Lala: vado a sistemare me che faccio schifo


Gib: impossibile disse lui


Lala: vado a pensare ma mi viene da schifo


Gib: cosa devi pensare?


Lala: non lo so, vorrei svegliarmi stupida un giorno o l'altro

mercoledì 28 settembre 2005

Pensavo alla stupidità questa sera. Alla stupidità di dare giudizi, etichettare, emarginare le persone. E non parlo di quelle cose abominevoli contro le quali spero e mi auguro siamo tutti immuni, leggasi razzismo, sessismo, antisemitismo etc. No, no, parlo della stupidità di ogni giorno, quella che prima o poi capita a tutti.


Un aneddoto banale. Tempo fa ho iniziato a frequentare il mondo delle chat, la prima quella di una radio. Ho conosciuto una marea di gente, mi sono anche innamorata di ragazzi della chat. Con alcuni sono molto amica, anche con qualche ragazza, si intende. Ecco, solo che ogni volta che dicevo "vado ad una pizzata con la chat" o peggio ancora presentavo i miei ragazzi e ci chiedevano "dove vi siete conosciuti?????????" e rispondevo candida "on line" tutti che si stupivano, che criticavano, commentavano. Ecco poi oggi mi è capitato di sentire che proprio una di queste persone che tanto si inorridiva sta iniziando a chattare e, a voler essere precisi, in una di quelle chat tipo "cerco amore" o cose simili. Ora io mi dico, ma uno non fa fatica doppia a criticare la gente, per poi doversi giustificare quando si trova nelle stesse acque??? Perchè puntare il dito senza pensare che magari un giorno potrai trovarti tu dalla parte degli imputati?


Sono sempre stata taciata da queste persone di essere una mangia uomini, probabilmente accusata di essere volgare, semplicemente perchè sostenevo e sostengo che se la gente scopasse di più, il mondo sarebbe migliore (hihihi), additata per le mie scollature (ho la 5° da qualche parte dovrò pur metterle no?) e oggi guarda caso cambiano le carte in tavola. Io non ho mai fatto sesso con qualcuno per noia o solitudine, ma semplicemente per amore, giusto o sbagliato che fosse. Non ho mai fatto finta di essere una bambolina benpensante, nonostante abbia un forte senso della giustizia e della morale e non mi sono mai nascosta dentro la patina dell'ipocrisia.


Non dico "accidentolina" se mi sento arrabbiata, e se mi scappa qualche parolaccia pace, farò un condono un giorno davanti a S. Pietro, ma non bestemmio perchè non sputo nel piatto dove mangio. Se questo è "giudicato male" pazienza, sarò volgare, sarò poco "milano bene", però sono vera, dico quello che penso e faccio quello che dico. Non voglio giudicare le scelte altrui, sia chiaro, apro solo le porte di questo "club peccaminoso" che prima o poi penso si riempirà di nuovi adepti.


VENGHINO SIGNORI VENGHINO



martedì 27 settembre 2005

un mio amico torinese ...anzi ... di Brione frazione di Val della Torre nè.... diceva canta che ti passa... funzionerà? bhè ste qua sono un po' così come canzoni ma oggi ci stanno tutte


...E se fossero emozioni
Tutte quelle sensazioni di fastidio e di paura che ho
Quando vedo i tuoi pensieri
....E se fosse un´illusione
Tutta questa benedetta passione
Che per un istante mi ha portato via
Che mi ha portato via
E se fosse per nostalgia
Tutta questa malinconia che mi prende
Tutte le sere
E se fosse la gelosia
Che mi fa vedere cose
Che esistono soltanto nella mia mente


Strano il mio destino che mi porta qui
A un passo dal tuo cuore senza arrivare mai
Chiusa nel silenzio sono andata via
Via dagli occhi, dalle mani, da te
Che donna sarò
Se non sei con me e se ti amerò
Ancora e di più strano il mio destino
Mi sorprende qui
Qui ferma a non capire
Dove voglio andare


Come saprei
Amarti io
Nessuno saprebbe mai
Come saprei
Riuscirci io
Ancora non lo sai
Io ci metterò
Tutta l'anima che ho
Quanta vita sei
Da vivere adesso come saprei
Io vorrei che fosse già pelle
Il contatto che c'è
Io vorrei che fossero stelle
Ogni volta con te




Allora oggi non mi pento
Intanto oggi non mi arrendo
E allora odio ancora il vento
E non so fare a meno di te


lunedì 26 settembre 2005

E poi c'è un uomo. Un uomo che pensa sempre a cosa è giusto o sbagliato. Che pensa se "rendersi felice" sia un diritto o un capriccio. Un uomo che pensa prima e sempre al dovere, al futuro, a me, a cosa fare e come farla, per fare sempre la scelta giusta. Un uomo che mi vive accanto silenzioso mentre elabora le sue teorie, come un registratore di cassa che rilascia lo scontrino solo quando la scrittura è già fatta. Quest'uomo in questi giorni mi zompetta intorno, con uno sguardo furbo e felice, che viene a prendermi al lavoro con "l'album delle figurine" di quello che è il suo sogno. Che mi spiega e cerca di convincermi che sta facendo la scelta giusta e non sa, che gli comprerei qualsiasi cosa pur di vederlo sempre così entusiasta e coinvolto. Mi chiede se ho da fare o se voglio andare con lui a vedere la moto che vorrebbe comprare, e io cerco di avere il look più adatto ad una zavorrina doc. Poi torniamo e mi chiede se non sia irresponsabile comprarsi una moto, dice che si sente egoista. Ecco ti scrivo qui quello che penso davvero, così ogni volta che entrerai in loop mentale potrai rileggerti queste parole.


Voglio un marito.... ma un marito felice


Voglio un padre per i miei figli..... ma un padre felice


Voglio saperti accanto.... ma entusiasta e positivo


e se questa benedetta moto può essere un premio per tutto l'impegno che ci metti per affrontare la tua vita, la mia, il nostro futuro, vai e comprala. Non mangeremo certo pane e cipolla per questo e non facciamo debiti, e se anche avessi dovuto farli, li avrei fatti per vederti con "le farfalle nello stomaco", per vederti sorridere. Te la meriti e non lasciare che i giudizi altrui ti influenzino. E' la tua vita e tu sai badare a te stesso.


giovedì 22 settembre 2005

ok ok allora torno la solita fusa così la Vale non mi si inibisce :)...bene sono abbastanza fulminata in questi giorni per questo scrivo meno. Tipo ieri ho lavorato fino lle 19.00 poi volata a fare la spesa, son tornata alle 21.00 ho intimato ai surgelati di trovarsi un posto qualsiasi nel freezer e sono scappata fuori ancora per vedere un'amica. La mia cena è stata un martini,servitomi on ice alle 23.00 e sono andata a letto alle du, dopo aver finito di ritirare la spesa. E Sta sera si bissa! Sono appena tornata dal lavoro, mi massaggio nell'idro e rimonto sui tacchi.... mi hanno convinto a fare una serata latino americana. Mi sta già venendo lo schifo a pensare alla gente sudata in camice orrende che ci sarà, ma un patto è un patto. Il mio personal ha accettato di giocare a volley e io rendo il favore andando a ballare.... si vedrà intanto mi ascolto il cd di Giorgia che suona nel silenzio del mio soggiorno... lei non mi sta simpatica ma a voce, mi duole dirlo, è proprio messa bene.... vi lascio vado a tuffarmi tra le mille bolle blu baci sparsi :)




martedì 20 settembre 2005

... e poi ti trovi alla fine di questa giornata, specchiata in questo monitor che aspetta di ascoltarti, e ti senti esausta. Hai cercato di fare mille cose oggi e poi ci hai rinunciato, e tutto ha preso a girare come quando metti il rapporto leggero nella bici: pedali a vuoto e non sudi, ma di strada ne fai. Ti sei vista prima in palestra? Parlavi con lei e le davi i consigli come se tu fossi grande e saggia. Ma che ne sai? Sono giorni che ti trafiggi con le spade dell'irrequitezza, di quella smania di vivere semplicemente alla grande che hai, niente di più e niente di meno. Senti i vecchi dubbi bussare alla porta e subito corri a rifarti il trucco, sperando che non ti prendano alla sprovvista. Ha ragione lui sai, quando ti dice che la vita è questa, fatta anche di rinunce, di problemi e di giornate che si chiudono senza raggiungere il tuo obbiettivo. E' che la tua droga del passato torna a farti sentire la voglia di sniffare vita. Ti hanno insegnato che sei importante, che devi pretendere tutto, perchè "tutto" è quello che ti meriti. Ti hanno insegnato ad amare, ma senza compromessi. Ti hanno insegnato che quel brusio che senti nella pancia è la voce della coscienza che devi ascoltare. Ti hanno anche insegnato cos'è il dolore, quello vero, quello che provi solo quando rischi tutto. E ora non capisci. Tutto quello che hai amato, non ha funzionato e ti chiedi se quello che oggi ami, funzionerà. E pretendi di saperlo? Guardati in faccia davvero e non trovare alibi. E' paura, pura e semplice. Allora pensi alle cose che sai di certo. Pensi che da quando lui è nella tua vita, hai imparato cos'è la serenità. Hai imparato che dire "noi" non è solo una camminata mano nella mano, ma fare entrare qualcuno nel tuo cuore, pur ammaccato che sia. Hai imparato che tornare a casa nel silenzio dei tuoi incensi è bello, soprattutto se c'è qualcuno innamorato di te che ti immagina nei suoi pensieri. Hai imparato che non sei sola, mai, nemmeno quando ti chiudi in bagno e il tuo stomaco prova ad uscire. E soprattutto hai imparato che quando senti che la malinconia ti prende lo stomaco, è lui, solo lui, che può rassicurarti e scaldarti come un maglione grosso che ti avvolge, che sono i suoi baci che ti fanno fare 60 km per fargli vedere che puoi sorridere anche in una giornata come questa.. allora non aver paura, copri di notte questa casa profumata e chiudi gli occhi che domani si torna a lottare... ma non sei sola......


un buon presente presuppone un passato pacificato. ovverosia guerre si, ma guerre chiuse. perse o vinte, ma chiuse. del futuro non è dato sapere. ma è solo questione di tempo. arriva anche lui.


...ancora grazie ...

lunedì 19 settembre 2005

... prendo a prestito delle frasi bloggate da Lapo... non perchè non ne abbia di mie ma perchè son giorni di confusione e pensieri arruffati... queste mi sembrano dirette, appropriate, una doccia gelata .... allora me le scrivo qua e cerco di seguirne la forza e la schiettezza.... grazie Lapo



c'è un tempo che son più le cose che perdi di quelle che trovi. allora tiri fuori i ricordi. per non andare in riserva.


le cose che cerchi non sono mai facili da trovare. di solito ci inciampi quando non ti servono più.

per cambiare non basta la volontà. ci vuole la disperazione


certi giochi non ti piacciono. e non li fai. anche se intorno la gente si convince che non li hai capiti. meglio passare da stupidi per qualcuno che sentirsi stupidi da soli.


giovedì 15 settembre 2005

..... ecco siccome il Pazzo mi ha fatto venire in mente questa canzone riporto il testo.... perchè è stata "illuminante e rassicurante per me" mentre ero quasi una sposa che se ne andava e pensavo che "non c'è un prezzo per certe rose"



RONDINE










Lei aveva un'aria serena


dentro al suo abito da sposa


e un'andatura leggera


sembrava una maestra di ballo


Uscendo poi dalla chiesa


il sole forte l'abbagliò


sentì intorno l'aria del sabato


e con gli occhi socchiusi pensò


se fossi l'ultima rondine


io volerei anche stanca


se fossi l'ultimo raggio di sole


io non mi spegnerei.


Amore mio mattiniero


ti lascio in dote le mie calze di seta


e un indirizzo segreto


dove puoi scrivermi lettere d'amore


Così lei in un lampo decise


che non c'è un prezzo a certe rose


lasciando a mezz'aria sia folla che sposo


si tolse il velo e se ne andò


se fossi l'ultima rondine


io volerei anche stanca


se fossi l'ultima luna


luna piena sarei


se fossi l'ultima musica


io ballerei anche scalza


se fossi l'ultima notte



io non mi addormenterei.

mercoledì 14 settembre 2005

Chiudere la porta dell'ufficio alle spalle ed infilarsi in auto. Accendere la radio e immettersi in questo stradone di curve e prati, mentre canti rilassata e ti fai baciare dal sole del tramonto che si spalma su questi verdi lombardi a ti arriva dritto nell'azzurro di quel piccolo mare dalla pupilla ristretta. Arrivare a casa e scendere dai tacchi, camminare a piedi nudi mentre ti togli la gonna che ti stringe le ginocchia e infilarti un magliettone informe comodo come un abbraccio e, sospirando, dire "sono a casa".... niente di più bello!



Heart Breaker.

I have to say it and it's hard for me,
you got me cryin' like I thought I would never be.
Love is believin' but you let me down,
how can I love you when you ain't around.
And I get to the morning and you never call,
love should be everything or not at all.
And it don't matter what ever you do,
I made a life out of lovin you.
Only to find any dream that I follow is dyin'
I'm cryin' in the rain.
I could be searchin' my world for a love ever lasting.
Feeling no pain when will we meet again.

Why do you have to be a Heart Breaker,
Is it a lesson that I never knew.
Got to get out of the spell that I'm under,
My love for you.

Why do you have to be a Heart Breaker.
When I was bein' what you want me to be.
Suddenly every thing I ever wanted has passed me by.
This world may end.Not you and I
My love is stronger than the universe,
my soul is cryin' for you and that cannot be reversed.
You made the rules and you could not see,
you made a life out of hurtin' me.
Out of my mind I am held by the power of you love.
Tell me when do we try, why should we say good bye.

Oh Oh Oh Oh Oh Oh
Why do you have to be a heart Breaker
Is it a lesson that I never learned
Suddenly everything I ever wanted,
My love for you.
Wo Wo Wo WO Wo Wo

Why do you have to be a Heart Breaker
When I was bein' what you want me to be.
Suddenly everything I ever wanted,
has passed my by.

lunedì 12 settembre 2005


Eccomi!.... primo giorno di scuola, anche per il mio piccolo! Sveglia presto (ma chi ha dormito??) e tutti pronti con i quaderni che sanno di nuovo, lo zaino di marca (bei tempi!), l'astuccio che gli ho regalato io me medesima in qualità di zia d'onore e grambiulino. Me lo sono vista il mio puffo, accompagnato da mamma e papà più emozionati di lui, sorridenti con quei sorrisi che se appena si spengono un attimo si trasformano in una valle di lacrime. E' stato forte lui invece, che tremava e pensava di aver freddo, e invece era sudato. Con i suoi pantaloni blu, la polo bianca e il sorrisino con la finestrella nuova nuova, preparata per l'occasione. Lì seduto con tutti i bimbi di prima, compresi quelli della sua banda di asilo che già dal parcheggio lo chiamavano a squarcia gola. Si guardava intorno e sorrideva il mio campione, noi eravamo schierati al gran completo: mamma e papi in pole position, nelle retrovie due nonne, un nonno e la zia (che sono io) per non perderci questo momento importante per il nostro piccolo mondo. Che dire.. era bellissimo... si si certo tutti i bambini sono belli, MA IL MIO DI PIU' hihihihihi!. La preghiera, e lui che già si annoiava, la maestra nuova nuova che li ha portati in classe. Gli hanno regalato un piccolo sacchetto di terra, perchè il don ci ha raccontato una parabola sul terreno buono. Ecco, lui è il mio terreno buono, lo sono tutti i bambini. Siamo noi che dobbiamo coltivarli e sperare di avere fortuna. Io, per conto mio, ho comprato un piccolo bonsai che terrò nello studio e che crescerò, come spero di crescere bene il mio piccolo "bonsai d'uomo". Poi sono andata al centro commerciale, e mentre ero lì nel piccolo mondo della mia auto, pensavo mentre la radio passava "I'm easy". Ero nella bambagia di queste nuvole milanesi che un po' mi son mancate. E ripensavo a quei lontani autunni, con la cerata e gli stivali, mentre camminavo con la nonna nel viale alberato, mentre piovevano foglie umidiccie e andavo a scuola. Ecco, ora mi trovo con il mio bonsai che inizia il suo autunno di libri nuovi e nuove avventure e vorrei tanto farmi piccola e stare con lui e difenderlo da ogni preoccupazione....ma lui è fantastico e si difende da solo e poi.. la Elena (sua compagna) gli ha detto che lo ama!....





Know it sounds funny
But I just can't stand the pain
Girl I'm leaving you tomorrow
Seems to me girl
You know I've done all I can
You see I begged, stole
And I borrowed
Ooh, that's why I'm easy
I'm easy like Sunday morning
That's why I'm easy
I'm easy like Sunday morning
Why in the world
Would anybody put charms on me?
I've paid my dues to make it
Everybody wants me to be
What they want me to be
I'm not happy when I try to fake it!
No!
Ooh,that's why I'm easy
I'm easy like Sunday morning
That's why I'm easy
I'm easy like Sunday morning
I wanna be high, so high
I wanna be free to know
The things I do are right
I wanna be free
Just me, babe!
That's why I'm easy
I'm easy like Sunday morning
That's why I'm easy
I'm easy like Sunday morning
Because I'm easy
Easy like Sunday morning
Because I'm easy
Easy like Sunday morning