martedì 28 febbraio 2006

BUFFI CASI DELLA VITA


Sono stata a cena da amici sabato sera. Meglio dire amici di amici. Era la prima volta che si inventava una cena insieme. Ad un certo punto ho chiesto come si erano conosciuti tutti loro. Allora viene fuori che lei andava nel locale dove andava il mio moroso e dove suonava il nostro amico. Poi conosce il ragazzo della mia amica e quindi le due si conoscono per mezzo dell'ex. Insomma, per farla breve, tutti avevano un intreccio per cui, in un modo o nell'altro erano destinati ad incontrarsi in questa vita. Mi sentivo "esclusa", che ci facevo lì? C'erano dei rapporti veri e consolidati, mi sentivo infiltrata. Poi si è cambiato discorso, e si è parlato di origini. "Ok, sei mezza veneta? Dai anche io. Di Dove? Io Verona ma ho amici a Treviso, i miei amici del mare. Vado sempre in veneto, a Caorle. Dai? Non ci posso credere, conosci Caorle? Ci passavi le vacanze anche tu???" Ed ecco, che vengo coinvolta anche io nei loro intrecci. Anche io ho in comune un destino che mi ha portato vicino a qualcuno di loro per ritrovarlo poi a tavola in centro a Milano. Ed è stato bellissimo vedere in lei, lo stesso sguardo entusiasta mentre parlavamo delle stesse cose e ci comprendavamo. Perchè quel luogo è magico, o lo odi o lo ami. Ma se ti capita di essere tra quelli che lo amano, tra quelli che ne vanno orgogliosi, di quelli che lo conoscono, ecco allora ti trovi come noi a dire che durante l'anno, almeno una scappata la devi fare, perchè è come tornare a casa e se non lo fai ti manca da morire. E' stato bellissimo ritrovarmi in quei racconti, in quei locali, in quelle chitarre sulla spiaggia e sentirmi compresa. Ci fosse stato Lapo, avrebbe sorriso mentre fumava e avrebbe detto "sono buffi casi della vita".


giovedì 23 febbraio 2006



(foto di Tomaso Baj)



Questa sera voglio dare spazio ad un progetto, un "banale link" che mi ha fatto riflettere molto.


www.radionep.it


Questo è un argomento che sento molto vicino. Ci sono stati momenti in cui ho pensato di essere sul confine di "questa follia". Momenti in cui il mio cervello, forse il mio cuore, si dissociavano dal mio corpo e dalle mie parole per divenare un'incidente di emozioni, talmente forti e devastanti, da risolversi solo in black out. Quante volte ho pensato di impazzire, quante volte ho pensato "ma sono io sbagliata o sono loro". Altre volte, la follia mi è passata accanto "senza farmi troppo male". Mi ha mancato per un pelo, come quanto perdi un treno ed imprechi contro tutti, senza sapere che il treno che hai appena perso è poi deragliato, mentre tu ti sei salvato. Eppure questo mostro che tanto mi spaventa è stato solo una lacrima per me, mentre per altri è un pianto ininterrotto. Il mio dolore non è nemmeno un tratto a matita sulla tela della vita di molte persone. Resto però sempre innamorata della forza di reazione sconvolgente di persone come Alda Merini, Dino Campana o semplicemente di coloro che sanno trarre tutta la poesia e l'umanità nascosti dietro occhi persi che dipingono il mondo con altri colori. Per cui voglio divulgare il lavoro fatto da queste persone che reputo davvero ottimo. In bocca al lupo a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Gianluca Grignani canta


Ho provato ad essere come tu mi vuoi
tanto che sai in fondo cambierei
ma son fatto troppo troppo a modo mio
prova ad esser tu quel che non sei!

io vengo dalla fabbrica di plastica dove mi hanno ben confezionato
ma non sono esattamente uscito un prodotto ben plastificato

io vivo un metro più in là
da quel che tu chiami realtà
giusto quel metro più in là vivo io

e vivono anche i miei pensieri dentro nei discorsi accartocciati
Dio quando li sento liberarsi so soltanto io quanto son veri

e vivono un metro più in là
da quel che tu chiami realtà

se il mondo è di plastica è fatto di plastica il mio è di plexiglas blu
grazie x aver distribuito questo grande sogno impacchettato
grazie x l'amore al gasoline non l'avevo mai considerato

ma la fabbrica di plastica ha una valvola di sfogo nel costato ed è lì che sono nato
è da lì che son passato.




mercoledì 22 febbraio 2006

Casa. Serata con "Jo pancetta felice". E' sempre bello passare le nostre seratine insieme sui lenti navigli serali. Tutto si quieta. La gente cammina senza urlare, la pioggia scende sottile e fresca. Sul ponte un regista impazzisce mentre crea forse un film, forse uno spot, sicuramente qualcosa di importanza vitale a giudicare dai santi che sta chiamando in causa. Jo ed io ci mangiamo una pizza e chiaccheriamo delle nostre vite. Jo è una piccola casetta destinata a stare in una grande città. Potrebbe essere Milano, Londra o Barcellona, lui sarebbe sempre il suo microappartamento poetico nel centro della vita. Jo non si scandalizza di nulla, ma apprezza le piccole dolcissime cose. Jo è strano, ma lo immagino benissimo nella normalità di una famiglia. Jo sarebbe un padre che piace agli amici, che imbarazza le figlie, che non dimentichi nelle feste comandate. Un padre dal quale è bello tornare, anche se scomodo a volte, quando sbatte lì quelle due o tre verità e come fai a dirgli di no. Marito non lo so...credo di più, direi un compagno, come un maglione caldo da infilare la sera dopo il lavoro. Mi chiedo se avrà mai l'aspetto dell'uomo maturo o trasformerà il suo viso repentinamente da ragazzo impertinente ad anziano vissuto.


Mi piace dove vive ora, quel pubbettino va inaugurato con una sana sbronza, mentre l'acqua del naviglio corre fuori dalla città. Mentre tutto si colora di ambra e i ponti sembrano vecchie foto seppiate....

martedì 21 febbraio 2006

..... dio come vorrei già essere a londra.... è passato solo un anno e mi sembra di essere lontana da sempre.... voglio tornare

domenica 19 febbraio 2006





Domenica, piove, guardo un film fantastico: "Come eravamo" con Barbra Streisand e Robert Redford. Sono bellissimi insieme, destinati ad appartenersi per tutta la vita..eppure... eppure cedono. Si rincorrono, si vogliono, si amano e si abbandonano. Lui ritorna a circondarsi di graziose ragazze dei quartieri alti, lei continua a lottare, cresce una figlia e sposa un uomo anonimo. Si rivedono, gli stessi gesti, gli stessi sguardi e la stesssa intensità. Che senso ha? Che senso ha arrendersi e cedere a quella vita che è sempre stata disegnata per noi, per i nostri stereotipi?Che senso ha soffrire meno per non poter amare di più? Se dev'essere una lotta, se si deve sopportare o costruire, deve essere per l'uomo che si ama e che ci deve appartenere, perchè rinunciare? C'è stato un tempo in cui credevo di essermi arresa a tutto questo. C'è stato un tempo in cui amavo un uomo e soffrivo per un altro. C'è però anche il tempo in cui il mio Hubbel è l'uomo che amo. Dovevano restare insieme. Su questo non vi è dubbio. Erano nati per amarsi, dovevano cambiare le cose e vivere il loro mondo....


sabato 18 febbraio 2006

Finito di leggere il libro ieri sera, quello che mi ha regalato monicanta a natale. Molto duro, molto bello. Contrasti sempre, soluzioni, sguardi che volgono ad un futuro fatto di passato. Orchestrato bene, vale la pena. Si intitola


"ALBUM DI FAMIGLIA"


di Renate Dorrestein, edizioni TEA.


ne riporto un paio di frasi.


... Voglio essere con te, voglio essere con te. Quel desiderio fisico, quella necessità di toccare l'amato. Quell'aspetto insuperabilmente avido ed egoistico dell'amore, oggetto fragile, inaffidabile, infedele....



.....La mente umana funziona in modo misericordioso: quando la disgrazia si avvicina, anche se i segni sono molto evidenti, non sei costretto a capire subito che cosa ti serbi il destino. Te ne rendi conto a piccole dosi......

giovedì 16 febbraio 2006

UN ORRIBILE RAGNO NERO


TIENE IN OSTAGGIO LA MIA CANTINA


E RELATIVO BUCATO IVI CONTENUTO


..... AIUTO!!!!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 15 febbraio 2006

S. VALENTINO con Jane Austin.... un tocco di grazia dai tempi dove l'eloquenza, la grafia e il ricamo erano virtù da mostrare....


immortale romanticismo ...un libro da leggere



... e un film da vedere



venerdì 10 febbraio 2006

UNA NOTIZIA BUONA E UNA CATTIVA...



QUELLA CATTIVA E'


CHE HO SFASCIATO LA MACCHINA


nell'incidente più stupido della storia... ho sbattuto contro la basculante del box che si chiudeva e mi è esploso il vetro dietro :(


QUELLA BUONA E' CHE SONO


UFFICIALMENTE AMMINISTRATORE


sono stata nominata pur non essendo al Grande Fratello.... un piccolo passo, tanta paura,


E ADESSO DA CHE PARTE COMINICIO??????



mercoledì 8 febbraio 2006

SECONDA OPPORTUNITA' O SECONDA SCELTA?


Bene è giunta l'ora di sanare la curiosistà di Vale. Cosa è successo qualche giorno fa? Bhè come accennato alle 13.30, during la pausa pranzo, mi ha chiamato una desperate buildwife, che mi proponeva di diventare amministratrice (domani assemblea ufficiale unga bunga). Dopo mezz'ora di spettegolezzi e imprecazioni riattacca e io sono già tutta bella esaltata. Dopo cinque minuti netti mi chiama Fabiano, il mio ex. L'uomo che mi ha dato tutto, tolto tutto e insegnato a riavere tutto. Mi dice "sono a Lainate da un fornitore, tu sei lontana? Ci beviamo un caffè?". Ho dato la stessa risposta automatica che avrei dato sette anni fa, mi è uscita spontanea, ho detto si e lui ha riappeso. Dopo 10 minuti era di fronte al mio ufficio. Ho passato 10 minuti di conflitto, ho pensato 800 cose contemporaneamente poi ho fatto ctrl+alt+canc e ho terminato l'operazione. Ho ripreso a mettere in ordine le emozioni e sono tornata la Laura serena che sto tornando (tra alti e bassi) ad essere.


In tutti questi anni mi sono sempre chiesta cosa avrei provato, cosa avrei detto se mai ci fossimo visti. Mi immaginavo una cosa improvvisa, tipo camminare per la città o entrare in un locale e trovarmelo di fronte. Invece no. Appena l'ho visto, così stanco e impacciato, ho provato tenerezza. La stessa tenerezza che ora provo quando penso a lui, a quello che ha provato, a come si è incasinato la vita con le sue mani, all'incomprensione di cui si è circondato. Gli voglio bene, vorrei fosse felice, ma provo per lui quello che prova un "genitore" quando vede suo figlio commettere un errore, ma resta consapevole che è la sua strada e dovrà percorrerla da solo. Ho visto la foto di sua figlia, che è bellissima, ha lo stesso viso di A., ma i capelli rossi. Gli somiglia tantissimo e questo penso che per lui sia un grande stimolo. Lui non è cambiato molto in fondo, anche se è ingrassato un po' ed era insolitamente trascurato (il che mi dice molto sulla sua vita) e soprattutto i suoi occhi furiosi ora sono malinconici. Mi ha rasserenato vederlo e capire di aver salvato la parte dolce e pulita del nostro rapporto. Mi ha detto che gli manco e io ridendo l'ho guardato e gli ho detto "e lo so che ti sei mangiato le mani". Lui ha riso, io ho riso.Era tutto quello che volevo.


E poi ieri sera è venuto a cena da me il Direttore (vedi post del 16 novembre). Era la prima volta che vedeva casa mia. Ha fatto la solita analisi dettagliata di ogni particolare. Ha un modo di farmi sentire sotto esame che è davvero tutto suo, ma ora che sono "più forte" è quasi stimolante. Mi ha detto delle cose che mi hanno colpito. Abbiamo continuato il confronto sulle nostre incomprensioni di questi ultimi 5 anni. Penso che entrambi stiamo capendo che ha ragionar da soli spesso si fanno danni e ancora di più, si fanno danni a reagire solo per orgoglio. Perchè poi diventa un loop infinito. Un elenco immotivato di "io ho fatto così, perchè tu hai detto così..." . Niente ci può arrecare più danno del chiudersi in noi stessi e nelle nostre ragioni, senza confrontarci. Almeno questa è una delle conclusioni che ho tratto ieri sera. Ci sono delle cose che per lui sono davvero nuove. Certe emozioni, un certo modo di relazionarsi. E' stata una conquista per me vederlo arrivare in abito blu gessato e camicia azzurra, cappotto blu, sciarpa bianca, 24 ore e vederlo, due ore dopo, in pieno relax a fare cuscinate con me. E' la prima volta in 5 anni che lo vedo ridere come un vero idiota! .


Mi fa stare bene vedere le persone andare via con il sorriso. Mi rende orgogliosa sapere che un po' è "merito" mio. Lo so che sono un conflitto vivente, ma si sa, i clown migliori sono capaci di immense malinconie. Lo so che ho fatto due scelte impopolari in questi giorni, volendo vedere Fab e il Direttore. So che in pochi capiranno. A me basta che lo capisca una sola persona. Penso che ognuno di noi abbia diritto ad una seconda possibilità. Forse sono stupida io che credo che la "perseveranza" sia di maggior pregio rispetto "all'abbandono". Stiamo crescendo tutti e i migliori rapporti si consolidano negli anni, con gli errori fatti e riparati, con la comprensione. Forse sbaglio, come sempre. Forse concedo troppa fiducia. Ma chi sono io per negarla?

venerdì 3 febbraio 2006

PASSATO, PRESENTE, FUTURO.....


Ehmmmm.....vi ricordate quello che scrivevo non meno di 2 post fa? "...ho bisogno di pensieri positivi e se non li vedo nel futuro, vorrà dire che mi rifugerò nel passato. Ricordo la sera in cui abbiamo scattato questa foto...che perfezione....". Bhè ecco, mi vergogno quasi a dirlo ma...oggi è stata una giornata fantastica. Ho avuto tre sorprese davvero enormi, capitate una sull'altra con un ruzzolone di risate.


FUTURO:


La prima news riguarda la sfera lavorativa. Sono stata chiamata per amministrare il mio primo condominio, l'assemblea si terrà giovedì prossimo per la nomina ufficiale. Lo so è "una vittoria da poco" detta così, ma è una piccola gratifica personale che mi motiva a continuare gli studi e l'impegno per raggiungere il mio obbiettivo di avere uno studio tutto mio. E' stato bello sentirmi dire che hanno pensato a me perchè hanno visto che sono seria e che mi sono impegnata in questo ultimo anno. Mi preparerò per non deludere nessuno.


PASSATO: La seconda sorpresa viene dal passato ma non posso ancora raccontarla perchè prima dovrò parlarne di persona con il mio cowboy, dovrete aspettare qualche giorno.


PRESENTE:


E non so come dirlo se non in questo modo un po' scurrile ..." C'HO UN C...O PAURA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!". Questa sera ho trovato una lettera nella cassetta della posta. Diceva grosso modo così "Con la presente siamo lieti di informarla che il suo nominativo è stato estratto quale vincitore del premio fedeltà che abbiamo voluto conferire ai clienti di maggior pregio. Con estremo piacere le comunichiamo gli estremi del premio che consiste in un week end per due persone a londra.................. Sicuri di farle cosa gradita la preghiamo di voler confermare nel più breve tempo possibile al numero ************". Lo so state pensando che sia una fregatura, ma il dettaglio non trascurabile è che il numero nascosto sotto gli ********* è quello del mio cow boy !!!!! MI HA REGALATO UN VIAGGIO NELLA MIA LONDRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA" E la cosa che rende tutto ancora più spettacolare, è che non lo ha fatto dopo che sono stata male e ho iniziato a lagnarmi, lo stava organizzando da settimane. E' stupendo, voleva rendermi felice per rendermi felice, non per vedermi stare meglio. Non ho parole mi invidio da sola :)


Posso solo ringraziare, prima di tutti il mio cow boy che è nella mia anima, che sa come rendermi felice e non solo per il regalo, ma per come lo ha fatto, per il fatto di averlo pensato, di averlo realizzato con quel lavoro sommesso che solo lui sa fare, per essere stato dolce e discreto, capace di arrivare come sempre al momento giusto.


Ringrazio anche Monicanta, perchè la sento sempre partecipe della mia vita, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia (opsh no questo lo devo dire tra qualche mese heheheh). Perchè so che questa sera ha gioito per me, e nei giorni scorsi si è preoccupata per me.


Grazie a Lapo.... perchè è Lapo e non serve aggiungere altro.


A Vale, perchè pur non conoscendomi, ha saputo trovare parole importanti in un momento importante.


Detto questo........LONDRA ARRIVVVVVVVVVVVOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO


(partenza 14 aprile, il giorno prima del mio compleanno, due giorni prima il nostro anniversario)



mercoledì 1 febbraio 2006

è una cosa che adoro
nelle femmine bionde
quando fan le modeste
sulle cose profonde.
poi si scopre che loro
con quell'occhio celeste
hanno un gran bel cervello
sotto all'aurea veste.
ma siccome a 'sto mondo
val chi appare di più,
loro tengon nascosta
questa grande virtù.
l'ho scoperto da vecchio,
e passata ormai è l'ora,
infatti ho sposato
una splendida mora
.


(grazie Lapo...speciale come sempre)

Mi chiedono cosa mi succede, perchè non riesco ad essere positiva come al solito e prima poi mi toccherà dare una risposta esauriente. Forse la conosco già. Forse la risposta mi è scivolata tra le labbra mentre, come al solito, mi sfogavo con il mio paziente cow boy. Penso che il fatto di essere stata male, di essere più o meno letteralmente "crollata", sia stata una brutta doccia fredda per me. Questa volta è capitato a tradimento, senza alcun sintomo premonitore nè fisico nè psicologico, alla fine di una settimana passata da sola dove però, tutto sommato, non mi ero stancata o demoralizzata più di tanto. Mi sentivo solo molto stanca, ma pensavo fosse colpa dell'inverno che ormai, dopo il natale, non ha più senso di continuare. Invece il mio corpo, ingombrante e più posato di del mio cervello, ha detto "basta", si è sdraiato in bagno e ha chiesto ossigeno.


Non pensavo di esserci rimasta così male ma, nei giorni successivi. un'ombra è scesa sul mio solito umore e mi ha avvolta senza che capissi esattamente ciò che provavo e perchè ero così triste. Me ne sono stata sul divano, un po' a dormire e un po' a lamentarmi, lasciandomi curare con un retrogusto di umiliazione. Ho capito solo l'altra sera che il mio malore mi ha fatta sentire debole e non all'altezza degli impegni presi. Ho sentito che il Caterpillar che mi ero convinta d'essere, iniziava ad arrancare, lasciandomi indifesa. Mi è sembrato di sentirmi sopraffatta dagli obbiettivi che mi sono scelta e posta. Ho iniziato a pensare di non farcela.


Hanno ragione Monica e Vale quando mi dicono che nella mia vita ci sono tante cose belle e sono "fortunata", però come le soap opera insegnano "anche i ricchi piangono". Alle volte non fidarmi di me stessa mi fa sentire smarrita, incapace di ogni reazione. Allora ho bisogno di crollare un po', togliermi la corazza, guardarmi dentro e cercare di crescere. Sono cose che nessun fidanzato perfetto, nessun matrimonio imminente, nessuna casa nuova possono fare al posto mio, anche se poi, appena rialzata la testa, è bellissimo capire di non aver distrutto ancora tutto solo per paura. E' bello sentire che mi aspettate, che volete ancora rivedermi in pista. La mia malinconia è la leva che mi permette di crescere, anche se forse è udoloroso a volte. Per ora è l'unico che conosco. Se non altro scopro canzoni bellissime mentre guardo fuori dalla finestra cercando i tanti "perchè" persi per strada, come Love is where you are di Diana Kroll o nine milion bicycles di Katy Melua, o Baci e Saluti di Fossati (dedicata a Lapo)


Ora come sto? Un po' ammaccata, ma aver dato un "nome" alla tristezza mi ha aiuta a reagire. Ora so qual è il nemico da combattere. Ho capito che forse in questi mesi ho chiesto troppo a me stessa e ho fatto il mio solito errore di voler fare tutto da sola. Ha ragione lui quando mi ricorda che ora siamo "noi" e non "io". E' una cosa nuova per me, una cosa dalla quale sono scappata in tutti questi anni, non sarà facile smettere di essere così testona, ho bisogno di tempo e ossigeno.