giovedì 30 marzo 2006



you know I love you... you know it's true


...al mio cowboy ....


BORN TO BE WILD


Get your motor runnin'
Head out on the highway
Lookin' for adventure
And whatever comes our way
Yeah Darlin' go make it happen
Take the world in a love embrace
Fire all of your guns at once
And explode into space

I like smoke and lightning
Heavy metal thunder
Racin' with the wind
And the feelin' that I'm under
Yeah Darlin' go make it happen
Take the world in a love embrace
Fire all of your guns at once
And explode into space

Like a true nature's child
We were born, born to be wild
We can climb so high
I never wanna die

Born to be wild
Born to be wild

mercoledì 29 marzo 2006

Gli anni dell’eclissi solare. Era il ’99, l’undici agosto per l’esattezza, ero a Greenwich. Il sole è diventato freddo, scuro, un buio inusuale. Tutti con il fiato sospeso e il naso all’insù. E’ stato un attimo ed è sembrato eterno, ma poi il sole ha spostato la pietra del sepolcro e si è fatto di nuovo luce. Un risveglio, forse un sogno. Un’illuminazione per me. La mia vita, il mio mondo diventava tutto così infinitamente piccolo. I miei travagli, un pulviscolo nell’universo. Ho capito che avrei potuto farcela. Ho capito che la difficoltà di prendere una scelta, era solo un’eclissi. Era solo un sospiro prima dell’apnea solare, ho capito che il dolore sarebbe passato, prima o poi, per lasciare spazio alla luce di una vita nuova, immensa.

Ho cambiato tutto, ho cambiato me stessa e me ne sono andata. Ho detto basta e poi sono iniziati gli anni più felici, dolorosi, intensi, irrinunciabili. Gli anni che sono stati “LA MIA VITA” non più all’ombra di nessuno.

Oggi c’è una nuova eclissi, sono in Italia e sto per iniziare ancora una nuova vita. Una vita che non sarà più di solitudine. Una vita in cui non dovrò pensare solo a me stessa, una vita di condivisione. E’ ancora un grande respiro prima dell’apnea solare. Sette anni fa andò tutto bene, mi auguro la stessa sorte anche dopo questa eclissi. Vorrei che fosse una nuova vita di equilibri e coabitazione. Coabitazione con il mio futuro, il mio compagno, i miei figli, il mio passato, la mia persona. E’ un progetto ambizioso da ragazza impegnativa. Come sempre, come non so essere diversa perché a chiedere poco si rischia di avere niente. Punto in alto, mi costa fatica, ma dopo il buio e il freddo che copre il sole, torna la luce e la primavera e ti rendi conto di quanto ti siano mancate in quella frazione di gelo e godi di questo ritorno. Non voglio più dare niente per scontato, non voglio dimenticare che esiste il freddo, non voglio più smettere di godere di questa primavera.



Dio non c'era più
o non gli andava di guardare giù moriva un'altra stella.
Noi come robot dolori pochi sogni neanche un po'
ci tenevamo a galla.
Chissà, chissà perchè qualcuno chiese dietro al buio cosa c'è
con l'eclissi totale si scorda il sole
ci si dimentica un sorriso quanto vale
guardarsi un attimo di più
sarà banale ma nei miei occhi ci sei tu
non l'eclissi totale ma un po' d'amore
e ritornammo lentamente a respirare.

Ci riprovai e lì dove non l'avevo visto mai
nasceva un filo d'erba
lasciai scordandomi l'età
che riprendesse il volo un po' più in là una speranza acerba
Chissà, chissà perchè qualcuno chiese dietro al buio cosa c'è
con l'eclissi totale si scorda il sole
ci si dimentica un sorriso quanto vale
guardarsi un attimo di più sarà banale ma nei miei occhi ci sei tu
non l'eclissi totale ma un po' d'amore
e ritornammo lentamente a respirare
profondamente l'immensità
per ricordare alla nostra mente che finirà
questa eclissi totale che ci fa male
che è sempre uguale e di promesse non ne fa
questa eclissi totale che ci fa male
che non sappiamo che senso ha ma piano piano ci puoi giurare che passerà.

martedì 28 marzo 2006






Oggi abbiamo ufficialmente prenotato il viaggio di nozze....




venerdì 24 marzo 2006

Sto ancora ridendo. Sta sera la mia amica ed io ci siamo trovate. Mi ha portato "nel peggior bar di busto" per presentarmi il preventivo del mio viaggio. Non chiedetemi come, ma ci siamo trovate a giocare e bigliardino sfidando due uomini. Vinto e stra vinto. Ovazione generale, sfottio per i poveri sfigati. Michy ed io ridevamo come pazze... esattamente come 15 anni fa. Li abbiamo stracciati. Siamo sempre spaziali quando stiamo insieme. Birra offerta.... tanta birra. Non ce la faccio a smettere di ridere ed è la una di notte, domani sveglia alle sette e mezza..... non ce la farò mai ma è stato bellissimo!


martedì 21 marzo 2006

Oggi primo giorno di primavera nonché compleanno della supermitica Monicanta!!!!! Per regalo le posto qui quello che ho scritto sabato sera mentre cantava con il suo compagno ...



E' bello quando due voci si sostengono l'una con l'altra,


Quando una va a riempire i suoni dell'altra.


Con mute parole,


con sguardi accennati,


in un unico accordo,


nello stesso momento.


ognuno ha il suo compito ma


insieme è poesia.



Auguri piccolina!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

venerdì 17 marzo 2006


Ci sono dei pensieri che mi girano in testa in questi giorni. Penso a quante persone ti sono "amiche" quando la tua vita va a rotoli. A quanti consigli che si sprecano, tanti discorsi "profondi", tanti "se hai bisogno sono qui". Penso a come le stesse persone poi si allontanano con freddezza appena la tua vita riprende il suo corso, quando la felicità ti bussa alla porta. Penso a quanto sia ridicolo pensare che una persona felice non ha più bisogno di "amici", come se si volesse essere un punto nero su questa felicità, perchè tutto, ma proprio tutto, non ti può andare bene. Penso a quanto sia facile elencare una serie infinita di luoghi comuni e cattiverie gratuite sul matrimonio, sull'amore. Penso a quanto sarebbe ancora più facile essere semplicemente felici per qualcuno che conosciamo e che si sta realizzando...

venerdì 10 marzo 2006

Oggi pausa pranzo. Sonno tremendo e un panino mangiato al volo. Poi, però, mi sono messa nella piazzetta di fronte all’ufficio per una mezz’ora con il libro in mano, che ho finito, le gambe nella posizione del fiore di loto e un sole tiepido bellissimo. L’ho sentito entrarmi nelle ossa, illuminarmi i capelli, scottarmi la punta del naso. Mi sono sentita abbracciata dalla tranquillità, mentre l’acqua della fontana gorgliava sommessamente. Ero così stufa di stare dentro a qualcosa: una casa, un ufficio, un cappotto, un’inverno. Ho voglia di pelle nuda, piedi scalzi. Ho voglia di emozioni semplici e profonde. Ho voglia di luce nella mia anima.

mercoledì 8 marzo 2006

Sono le 11.33 ed è la festa della donna e ho già sentito uno sfacelo di minchiate (scusate il francesismo) al riguardo. Allora la mia posizione è che nulla è obbligatorio, per cui se una vuole festeggia, altrimenti no. Ecco magari evitiamo le scene tipo fuoriuscite dalle gabbie con bocche schiumanti e grida per lo sfigato palestrato che non vede l’ora di farsi sbavare mentre si spoglia. Ma una cosa che mi irrita a morte è l’atteggiamento di molti “uomini”, diciamo così. Arrivano belli e testosteronici (d’altro canto da qualche parte dovranno pure sfogare questo eccesso ormonale) con faccia spavalda e iniziano “Auguri da cusè? C’è niente da festeggiare la mia donna fa la signora tutto l’anno”. All’ora innanzitutto, sarei proprio curiosa di chiedere alle “loro donne” se son trattate da signora 365 giorni l’anno, ma ammesso e non concesso, che male fa essere gentili un giorno in più? Basta un sorriso ed un augurio, che costano meno fatica di un attacco di arroganza. E poi organizziamo le idee. Ci dicono che non dobbiamo essere festeggiate perché abbiamo voluto l’emancipazione, ma com’è che se lo ricordano tutti solo oggi? Inoltre, ci dicono che non siamo da festeggiare perché non siamo più le donne di una volta. Bene, diciamocela tutta allora: non siete nemmeno più gli uomini di una volta! E comunque esiste l’evoluzione umana.. si si lo so per molti troglouomini è un concetto ancora difficile da capire, ma la speranza è l’ultima a morire no?

Poi c’è il pseudocolto da VeraMagazine (rubato alla moglie). Quelli che dicono “oggi è un giorno di lutto, dovremmo andare in chiesa – e sto citando testualmente – e pregare per le morte”. Ora, sono la prima a rispettare e ringraziare chi ha lottato e dato la vita per difendere anche i miei diritti, ma adesso che uno che bestemmia tutto il giorno, mi venga a fare una ramanzina del genere, mi irrita davvero un po’. Inoltre, come diceva la mia saggia nonna, spesso si pregano i morti e per “fregare” i vivi. Bhè lei usava un termine più colorito che rendeva decisamente meglio. Con tutto il rispetto, ripeto, per chi ha combattuto anche per me, non credo che un sorriso ed un augurio possano oltraggiare la memoria di queste Donne. Dovremmo festeggiare perché non sono morte inutilmente, perché di passi avanti ne sono stati fatti da allora. Potremmo anche sottolineare quanto la discriminazione sia ancora imperante in tanti ambiti, ma non voglio tediare nessuno in un giorno che per me resta gioioso.


Per cui, io voglio continuare a fare gli auguri a tutte le donne che porto nel cuore, perché sono felice che siano nella mia vita, che mi state accanto. Grazie per tutte le emozioni che mi regalate.


AUGURI DONNE !!!!

martedì 7 marzo 2006

VERITA' INCOFESSE DALLA CITTA' TENTACULAR


Ci sono degli aneddoti che fanno parte della quotidianità dei cittadinie che non riesco a lasciare inenarrate. La prima grande verità è che se ti capita di trovarti incolonnato vicino ad un muro coperto di manifesti, e chiaramente capita poichè code e manifesti sono un must molecolare di ogni città che si rispetti, mai e poi mai ti capiterà di restare fermo di fronte all'unico manifesto che ti poteva interessare. Vieni a conoscenza di concerti di musica irlandese, folk, corsi di tedesco, cortei di destra e di sinistra, ma morire se riesci a capire dove danno quel concerto che ti è parso interessante. Detto per inciso, ho passato la serata al corso pensando che in fin dei conti potevano trovare i soldi per il concerto di Fiorella Mannoia (o a me piace e poi l'ultimo tour in teatro meritava davvero) salvo scoprire al ritorno che il manifesto diceva "Fiorello" e non "Fiorella"! Bhè mettiamola così, 40 euro risparmiati.


Altra verità inconfessa sono i Mc Drive. Lo ammetto, l'idea è goduriosa. Farti scaraventare un panino in macchina senza nemmeno bisogno di scendere e farsi impuzzolentire tutti i capelli di quell'odore devastante di fritto morto e decomposto. Dopo una giornata come questa, l'ultima cosa al mondo che volevo fare era mettermi a cucinare alle dieci di sera. PErò, qui scatta la verità, sono immangiabili quei cosi!!!!!!! Ho preso il Mcmenù Texas tanto per pregustare l'avventura americana che si avvicina a grandi passi, ma dio santo, fanno sonoramente schifo!!!! Tutto ha lo stesso sapore, cetriolo bruciato.


Poi, giusto per introdurvi all'argomento di domani, cari uomini, non prendete i fiori ai semafori....almeno a quelli più frequentati, vi si sgama al primo colpo d'occhio. La città tentacular può offrire svariate idee per un augurio speciale.


Ok finito, vado a lavorare....dato che oggi l'ho fatto poco.



venerdì 3 marzo 2006

Ma avete sentito il sole oggi? Calduccio e piacevole come una carezza di prima mattina. Mi basta così poco a volte per essere triste, ma mi basta anche poco per essere felice. Sarà la primavera, sarà il mio matrimonio, sarà che è venerdì, ma oggi, nonostante il sonno cronico, mi sento forte con tutte le mie debolezze. Sento che è il mio tempo per rinascere.... non mollare Laura, non mollare!!!

mercoledì 1 marzo 2006

Oggi sono stata a pranzo con F. E’ stato facile. Ecco è quello che ho pensato. E’ stato facile parlare con qualcuno senza spiegare tutto il mio back groud. Essere capita perché nelle cose che raccontavo lui c’era stato. Iniziare una frase e farla finire da lui. E’ stata, più o meno, la sensazione che ho avuto sabato sera con S., mentre parlavamo di Caorle. Conoscersi, capirsi e condividersi. Penso che questo sia quello che mi è mancato di più quando ho perso la mia vecchia compagnia, le mie vecchie amicizie. Dover rispiegare tutti i perché di questo e quello, dover dare sempre delle motivazioni. E’ così bello avere delle persone che basta un monosillabo per raccontarsi la vita.