giovedì 28 dicembre 2006

Eccomi qui.... il Natale ha portato con sè una brutta notizia .... il nonno ha deciso di addormentarsi. I medici dicono che il suo cuore era stanco. A volte succede così. Dopo che hai vissuto lavorando tanto, dopo che nasci orfano, dopo che a sei anni fai il facchino e poi lavori lavori lavori, cresci 5 figli e una schiera di nipoti.. succede che una notte d'inverno il tuo cuore decide che è stanco e.... si addormenta. Silenzioso, dignitoso, dormi.


Riporto qui un racconto che avevo scritto qualche anno fa con lui e per lui... buonanotte nonno, salutami la nonna. Un dolcissimo abbraccio la tua "butea".



LA MIA PATENTE ERA LA PIU' VECCHIA



giovedì 21 dicembre 2006

COSE BELLE DEL MONDO


Tornare a casa la notte


che fuori c'è freddo.


Svestirmi e infilarmi nel letto.


Trovarti addormentato e caldo,


il volto disteso


e avere mille cose da dirti.


Raccontarti la mia giornata con i pensieri


e sentire le risposte nei tuoi sogni.


Appoggiare la testa sul tuo cuscino e sentirti respirare al mio fianco.


Alzarmi al mattino


e abbracciarti con gli occhi ancora addormentati e i capelli arruffati.


Sentire il tuo bacio dolce prima di uscire


"buona giornata piccola"


e sapere che lo sarà.


Ecco le cose belle del mondo.

martedì 19 dicembre 2006

lo so... imparerò... mi ci vuole solo un po' di tempo. Sono una patetica ottimista, mi aspetto sempre che le persone capiscano... e invece no... non sempre capita. Alle volte qualcuno lo perdi per strada. Magari proprio quello che non avresti voluto. Alle volte ti chiedi perchè e lo chiedi a lui. E allora ti spieghi, lo ascolti, pensi "ok ora è tutto passato", ti convinci che ha capito, che non ti deluderà più. Ecco è proprio qui che sbagli Laura. Il tuo limite, non è il limite altrui.


Sarebbe bello, come dice il Gibson, essere il duro della Roadhouse, la pupa e l'amico figo, ma alla fine del film, l'amico viene ucciso e al duro gli sfasciano la macchina e gli sparano.. insomma poteva andarci peggio


venerdì 15 dicembre 2006



.... Ho l'indirizzo della moglie di Antonio... le scriverò la lettera più di difficile che abbia scritto sin'ora.....

sono di corsa ma.....


wow le mie prime



20.000 volte!



Grazie!!!

giovedì 14 dicembre 2006

mercoledì 13 dicembre 2006

Questa mattina ho preso la macchina della mamma e subito dopo l'accensione son partite le canzoni di natale. Allora mi è venuto in mente quando ero alle elementari, quando c'era il maestro di musica.


Un tipo alto e robusto, la pelle olivastra e tanti capelli brizzolati sulla testa. Aveva la faccia severa e ci faceva alzare tutti dal banco. Le femmine da una parte, i maschi dall'altra. Ci dirigeva con la bacchetta e la faccia seria.


Di questo periodo c'era da preparare la recita di natale e lui ci insegnava i vocalizzi, e poi ore di solfeggi e la mimica facciale. Ci diceva che per saper cantare bisognava usare la bocca come una cassa armonica usanto le OOOO e le AAAA e la lingua che doveva battere a sottolineare i passaggi, come una bacchetta sul tamburo.


Alcuni noi aveva degli "strumenti" tipo i piccoli piatti o lo xilofono, io un utilissimo tringolo diiinnn. A me toccava il pezzo "A Te che sei del mondo il Creatore, mancan panni e fuoco, o mio Signore"... e cantavo con il mio grembiulino azzurro con il collo bianco, i capelli raccolti e le mani dietro la schiena.


Erano anni che non mi veniva in mente questa immagine.


Tu scendi dalle stelle,
o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo, al gelo.
Oh Bambino mio divino,
io ti vedo qui a tremar
o Dio beato;
ah quanto ti costò l’ avermi amato!

A Te che sei del mondo
il Creatore, mancan panni e fuoco,
o mio Signore

Caro eletto pargoletto
quanto questa povertà
più m'innamora,
giacché ti fece amor
povero ancora!

martedì 12 dicembre 2006




E poi la mia brumilla s'è ammalata. Ha la febbre alta. L'ho portata subito dal dottore, sembrava un banale raffreddore e invece va in ebollizione l'acqua del radiatore. Potrebbe essere la testata. Occorre un ricovero.


Pensavo di tornare a casa con lei, piano piano senza affaticarla, niente prestazioni da gara per poi prendere a nolo la macchina di mamma. E invece sento il cow boy e mi dice "ferma tutto passo io, ti lascio la mia macchina e penso al resto".


Ma parlava con me? Da quando in quà c'è qualcuno che mi viene a prendere se resto in panne con l'auto? Mio padre mi ha sempre detto "prendi l'autobus sono al lavoro non posso mollare". C'è davvero qualcuno su cui posso contare? Davvero non sono più sola?


Mamma mia che strana sensazione!!! Bella... ecco sì direi bella... in modo sconcertante, ma bella... posso chiedere aiuto ... wow .....





Per la seconda volta nel giro di due anni mi trovo a licenziare delle persone. Due anni fa faceva male, perchè si chiudeva la ns. ditta, praticamente la terza sorella. E' stato più duro emotivamente, però la coscienza non mordeva più di tanto. Papà ha chiuso per stanchezza, perchè è un lavoro che ti spacca la schiena e farlo per 46 anni direi che è già un bel record. Poi siamo riusciti a ricollocare tutti i ns. uomini nel giro di una settimana. Adesso lavorano ancora tutti insieme presso un'altra ditta e sono parecchio quotati. Papà era un rompiballe spaventoso sul lavoro, però non era geloso, voleva che i ragazzi imparassero. Alcuni di loro sono entrati nella nostra azienda con i brufoli e la faccia da mocciosi e adesso hanno 40 anni, moglie e figli a carico. Erano al mio matrimonio, a quello di mia sorella 11 anni fa e alla festa per la pensione di papà con le loro Signore. Piangevano tutti è stato un momento davvero dolce per noi. Mia madre si sente ancora con le mogli. E c'è il Gabriele, che abita sui monti bergamaschi e ogni volta che andiamo a trovarlo non ci lascia più tornare.


Qui e adesso è diverso. Non è la mia azienda ma toccherà a me snocciolare i nodi dei licenziamenti. Per ora sono due che restano a casa, poi chissà. L'atmosfera è tesa, la situazione precaria. Girano i musi depressi delle grandi decisioni dolorose. Non sopporto la vecchia e consorte, ma capisco cosa stanno provando e, una parte di me, è sinceramente dispiaciuta. Certo, hanno fatto troppi errori che non si possono perdonare ad un imprenditore poi c'è il momento economico sfavorevole, l'allineamento astrale e chissà che altro. Mille i motivi, più o meno evitabili. E' che c'è stanchezza, tanta. C'è questa sensazione che ogni cosa che si fa sarà l'ennesimo buco nell'acqua.


I miei colleghi non paiono troppo preoccupati. Annunciano battaglia ma hanno già trovato alcuni agganci per nuovi lavori. O almeno è quello che dicono. Penso al loro mutuo da pagare, la macchina a rate, una vita a rate. Spero che l'anno nuovo porti di nuovo un'economia vivace in italia, e lavoro e nuova voglia di rischiare, di provarci, di tenere duro.



lunedì 11 dicembre 2006

Altro sogno assurdo sta notte... spiegarlo tutto sarebbe complicato... però mi è rimasto impresso l'ultimo pezzo: c'era da spartire l'eredità della nonna e la mamma spiegava al nonno che lo zio Giorgio aveva voluto che la mamma prendesse gli occhiali della nonna perchè, così diceva, "dava un'ucià a le fiole" (dava un'occhiata alle regazze).


giovedì 7 dicembre 2006

Sto per scrivere un post altamente impopolare, ma scusatemi, me ne frego! E' che mi son rotta le palle! Mi sono rotta le palle che mi si dica automaticamente LADRA solo perchè vengo da una famiglia di imprenditori. Perchè le tasse le paghiamo, e tante!!, e se qualcuno non lo fa, sono loro i ladri e non la gente che lavora facendosi un sonoro culo da mattina a sera.


Mi sono rotta le palle che se noi "ricchi" ci ammaliamo di anoressia, non meritiamo nessuna pietà. Anzi, che cosa abbiamo noi da lamentarci??? Ci sono persone che stanno peggio di noi, questo sì, ma il fatto che siamo ricchi ed imprenditori non fa di noi necessariamente dei bastardi che pensano solo alle proprie saccocce. Il fatto che non mettiamo stendardi alle finestre, o scendiamo in piazza a marciare, non significa che non facciamo nulla per chi ha bisogno di aiuto! Probabilmente significa solo che ce te lo teniamo per noi. E se stiamo male, siamo sempre e comunque PERSONE che hanno problemi.


Mi sono rotta le palle di essere sempre sottoposta a giudizi gratuiti quando, personalmente, penso di non essermi mai data delle arie o etichette. Ho sempre accettato le persone per quello che sono, anche viva dio, per le loro diversità, perchè mi piacciono e mi arricchiscono. Gradirei tanto ricevere in cambio lo stesso trattamento.


Se mi mettessi a ragionar per luoghi comuni scenderei veramente a dei livelli infimi di intelligenza. Scusate lo sfogo!!!


"Non ha occhi un ebreo? non ha un ebreo mani, organi, membra, sensi, emozioni, passioni? non si nutre dello stesso cibo, non è ferito dalle stesse armi, non è soggetto alle stesse malattie, non è scaldato e gelato dalla stessa estete e dallo stesso inverno come un cristiano? se ci pungete, non facciamo sangue? se ci avvelenate, non moriamo?"

martedì 5 dicembre 2006

Lo so .. sto scrivendo solo cazzate ultimamente. Cose stupide, superficiali. E' che non voglio pensare. Avrei mille cose da risolvere, mille pensieri che mi girano per la testa e mille decisioni da prendere. Però non lo faccio, non lo vogio fare. Ho paura di mettere in discussione le cose. Sono stanca. Stanca di essere sempre al timone della mia vita.


Alle volte vorrei che la vita mi piovesse addosso, così, in modo naturale. Bagnarmi, sentire i vestiti completamente fradici appiccicati al mio corpo. Sentire i capelli colarmi sul viso. Così, semplicemente. Non pensare al trucco che cola, alla piega che si spiega, è la pioggia e non ci puoi far nulla.


Vorrei essere pioggia, temporale e tempesta irrefrenabile e vorrei rinascere fiume. Appartenere a quell'acqua che scorre lungo il suo percorso vecchio di secoli. Scavare la roccia, un piccolo canyon, lentamente ed immortalmente.


Vorrei creare un deserto con il logorio del mio passaggio, un deserto di terra infuocato ed immenso con un destino scelto per me.


E invece devio, costruisco sbarramenti, dighe enormi di acqua artificiale. Ed errori, almeno quelli reali. Errori che mi faranno perdere il controllo, che forzeranno le paratie, che inonderanno, trascinando via ogni cosa, ogni orto coltivato, ogni corpo desiderato...



lunedì 4 dicembre 2006

Ciao ragazzi eccomi qui, ho quasi evaso tutti i miei compiti... sono le 14.51 e sto già schiattando dal sonno ... per iniziare bene la giornata, mi crigiolerò nelle recensioni dei miei racconti su penna d'oca e poesie e racconti :)













Non conosco il racconto di Joyce "Eveline" ma il tuo brano è bellissimo ed anche se triste e malinconico riesce a dare al lettore mille emozioni contrastanti. La scioltezza di penna e l'ottima proprietà di linguaggio fanno il resto. Ciò che ne scaturisce è un piccolo capolavoro. Bravissima. (Nefti)


Ottimo racconto! Dalle prime parole già si entra nella storia che, pur se triste non lascia assolutamente angoscia anzi alla fine della lettura ci si ritrova sereni e colmi di speranza perchè Miranda finalmente prenderà la decisione giusta per la sua vita. Lo stile del racconto è molto scorrevole, le descrizioni sono ottime e talmente reali da far vivere, al lettore, la discussione e l'incidente insieme ai protagonisti. Complimenti! (Nefti)


difficilmente porto a termine la lettura di un racconto..qui..un pò per il tempo..un pò perchè nn posso portarmi il pc in treno..e leggerlo come fosse un libro..questo racconto però mi ha fatto venir voglia di aspettare la fine..molto ben scritto..complimenti..

sabato 2 dicembre 2006

Programmi del week end.....





SABATO MATTINA: LAVORO DALLE 9.30 ALLE 12.30


SABATO POMERIGGIO: SPESA+PULIZIE CASA+DOCCIA


SABATO SERA: CENA AGRITURISMO, CI TROVIAMO DA MARY ALLE 19.00



DOMENICA: ORE 12.00 CARLO A PRANZO (SVEGLIA ORE 8.30 PER PREPARATIVI)


DOMENICA POMERIGGIO: FIERA DELL'ARTIGIANATO CON GIBSON E CARLO


DOMENICA SERA: RIPASSO PER PREPARAZIONE A COLLOQUIO



LUNEDI: ORE 9.00 TAPEZZIERE PER MISURE TENDE/ZANZARIERE


LUNEDI: ORE 11.30 COLLOQUIO (FIFAFIFAFIFAFIFAFIFA)


LUNEDI: DALLE 14.00 ALLE 19.00 LAVORO


LUNEDI: ORE 20.00 CORSO DI SCRITTURA (1° LEZIONE PRIMO MODULO..SI RICOMINCIA)


LUNEDI: ORE 22.00 CENA CON DANIELE A MILANO



... MARTEDì .... DALLE 9.30 ALLE 19.00 LAVORO


ORE 19.01.... RICOVERO OSPEDALIERO PER CROLLO PSICOFISICO .....




venerdì 1 dicembre 2006

C'è l'ormoneterapia oggi in ufficio. Siamo tutti ormonalmente inquieti. Il mio collega s'è anche messo il profumo ai feromoni (come dice lui), è impossibile parlare senza finire sempre in un'allusione spinta. La Simo del corso vuole fare il racconto erotico, il Raf vuole Aldina con gli stivali sado. Potrei uscire di qui e sbranare un branco di lupi... cow boy preparati !!!