martedì 30 gennaio 2007



RENATA LA ZINGARA DELL'AMORE


Il mio prossimo personaggio (o forse persona?) sarà Renata, morta d'amore e di ignoranza, di ingenuità, miseria e illusioni.


Sarà alla finestra di una casa popolare. Il balcone diroccato di una vita diroccata, ma sorriderà, come sermpre. Riderà di un sorriso aperto, solare e dolce, ma illuso. Una spruzzata di vernice rosso fuoco sui suoi capelli sparsi e orecchini grandi. Una cicatrice sul collo, sfregio alla sua femminilità, portata con naturalezza, perchè il dolore è componente ancestrale della sua vita.


Renata rincorrerà sempre due cose: l'amore e la morte. Uno sarà frutto dell'altro ma si addormenterà sorridendo ironica alla vita, che le donerà un'unico uomo fedele alle sue infedeltà. Un uomo che penserà di essere fallito e farà fallire la sua vita per convincersi di avere ragione. Però sarà lì quel giorno, con un pianto timido, una bocca povera e sdentata, con tutto quel miserabile amore capace di provare.


Ciao Renata


lunedì 29 gennaio 2007

GODO COME UN RICCIO!!!!!!!!



Ho avuto il part time!!!!!!!!!! Probabilmente partirà da marzo ma va bene lo stesso. Finalmente mi riapproprierò della mia vita, delle mie aspirazioni, dei miei tempi, del mio matrimonio . Potrò scrivere con calma, potrò iniziare a muovere i primi passi per il mio nuovo lavoro indipendente, potrò farmi la ceretta senza saltare il pranzo, pulire casa senza farlo a mezzanotte, fare la spesa prima di cena, cucinare, riposare, fare la brava mogliettina..... erano anni che aspettavo questo momento!!!!!!


giovedì 25 gennaio 2007


Hermann Hesse



Ero in giro poco fa, quasi come dentro un film.


Vestita di nero (like usually), che il nero mi fa stare bene. Tacchi alti, maxy cardigan, orecchini di perle, capelli "pettinati" (per quanto i miei capelli possano essere pettinati), trucco adeguato e un po' del mio profumo preferito. Prima costatazione del mattino: se mi metto un po' in tiro faccio ancora la mia puerka figura, nonostante la veneranda età.


Cmq, elucubrazioni inadatte a parte, è stato bello girare per la mia città, ritrovare i luoghi familiari e poi infilarmi in macchina sentire "honesty", mentre fuori il cielo grigio iniziava a piangere lacrime ghiacciate.


In un attimo c'era silenzio nel mio mondo, solo musica dolce, un leggero profumo e la neve che scendeva. Ho sentito un senso di pace e di sintonia con me stessa che mancava da un po'. Forse le cose ripartono da qui, dalle solite piccole gioie dell'amico Hermann, dalla mia musica, dai miei ritmi, dal mio mondo antico.



L'arte della vita sta nell'imparare a soffrire e nell'imparare a sorridere



Il lato diabolico della malinconia è quello non solo di far ammalare le sue vittime, ma anche di renderle presuntuose e miopi, addirittura quasi superbe. Si crede di essere come Atlante che da solo deve reggere sulle proprie spalle tutti i dolori e gli enigmi del mondo, come se mille altrialtri non sopportassero gli stessi dolori e non vagassero nello stesso labirinto.




Non è facile avere un bel giardino: è difficile come governare un regno. Ci si deve risolvere ad amare anche le imperfezioni, altrimenti ci si illude.


mercoledì 24 gennaio 2007



In questo girotondo di nebulotiche idee sul futuro, ho un'unica certezza: non farò l'attrice. Proprio non ci riesco a recitare per troppo tempo. Non riesco a reggere la pressione dell'impersonaficare quella forte mentre mio nonno è nella bara e mia madre si dispera, o recitare che il licenziamento è forse una cosa buona e giusta, fingere di sapere con certezza come iniziare a lavorare in proprio, fingere che non ho voglia di una carezza e di un bacio silenzioso nel buio della mia camera. Non ce la faccio a fare come diceva Baglioni, "E fare finta, che ne so?! di essere matto", preferisco la parte "piangere urlare e dire no..."


Vabbhè sono giorni così mi devo scaricare, devo fare qualcosa, muovere le acque, non fare passare i giorni uno dietro l'altro fingendo che sia tutto normale. Proprio io poi che nella normalità non ho mai creduto!!!


p.s. La proposta del mio collega sulla commercializzazione di alcune parti anatomiche ben quotate sul mercato genovese risulta sempre la più interessante!

martedì 23 gennaio 2007

Che poi con tutto questo macello che è successo, mi sono scordata il terzo anniversario del mio blog!!!!!


Iniziò tutto così.....


Ad un tratto senti una parola nuova,


pronunciata da qualcuno che la lascia scivolare come un onda su onda


ed improvviso cambia la marea.


Così mi è venuta l'idea di creare un blog, parlando con un amico che mi raccontava di una ragazza che scriveva. Gli è scivolata questa parola "blog" usandola come fosse di uso comune, come probabilmente lo è per molti, ma assolutamente nuova per me. Ora l'idea di poter "parlare con un diario" mi entusiasma e quindi ho pensato che in questo modo, tra parole e parole, avrei potuto scoprire nuove fonti, nuovi spunti e magari tornare a scrivere un po'. Per ora, tra parole e parole, s'è fatto tardi.... a presto




Vesti la giubba,
la faccia infarina,
la gente paga e rider vuole qua
e se Arlecchin
s'invola Colombina,
ridi pagliaccio
e ognun t'applauudirà.
Tramuta in lazzi lo spasmo e il pianto,
in una smorfia il singhiozzo e il dolor,
ridi pagliaccio
sul tuo amor infranto,
ridi per quel che t'avvelena il cor!

lunedì 22 gennaio 2007

Bene.... è lunedì....


il cielo è grigio topo morto


c'è un carro funebre davanti all'ufficio e


bhè, sì il mio capo chiude e io tra un po' sarò una casalingua ...


chi offre di più?


venerdì 19 gennaio 2007

Monica: ciao bulla...


Sent at 3:02 PM on Friday


me: [tongue]


Sent at 3:04 PM on Friday


Monica: cheffai?


me: medito di trasferirmi nello zambia e tu?


Sent at 3:08 PM on Friday


Monica: medito di trasferirmi in burundi..

me: bene [grin]



me: mi sta anche sorgendo un brufolo grosso come il sole japponese

Monica: .... tranquilla , tanto in Zambia non fanno caso agli inestetismi cutanei...





Ecco il massimo della mia espressione narrativa, considerando che è venerdì ore 15.58 quasi epilogo, (visto che lavoro anche domani), di una settimana che vorrei proclamare "settimana internazionale delle situazioni di m.....".

Spero che pochi di voi possano condividere questa mia piacevolissima situazione. Facendo lo slalom tra revisioni di bilancio, lettere di licenziamento e conseguenti vertenze sindacali, fatture fantasiose a seguito di contratti inesistenti, nervosismi, depressioni e influenze più o meno aviarie, pozzi condominiali da spurgare (eloquente parallelismo purtroppo non metaforico) condomini incazzosi, e assemblea da organizzare.


Quanto manca alle ferie???????????


giovedì 18 gennaio 2007

SANTE PAROLE!!!















Il potere logora la capacità d’ascolto

I capi spesso non hanno alcuna percezione di ciò che fanno e pensano i propri dipendenti.








STRUMENTI



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var miourl=window.location.href;
var miourl_s=miourl.split("&");
var loc="";
for (i in miourl_s)
loc+=miourl_s[i]+"!*";
loc=loc.substr(0,loc.length-2)
tit = document.title
prop = "menubar=no,status=no,titlebar=no,toolbar=no,width=450,height=450,scrollbars=yes"
window.open("/cf/tellafriend/form.cfm?rr="+loc+"&tit="+tit, "InviaPagina", prop);
}



<!--

-->













STATI UNITI – Sarà anche vero, come diceva Andreotti, che il potere logora chi non ce l’ha, ma spesso rischia di logorare chi lo esercita e di incoraggiare un atteggiamento negativo. Secondo alcuni esperti in materia, chi ricopre un ruolo di comando incorre nel rischio di diventare miope nei confronti dei bisogni altrui e di perdere di vista l’opinione dei «sottoposti».

L’ESPERIMENTO –All’interno delle aziende è di moda la sensibilità verso il concetto di «diversity», che poi altro non è che la diversità di opinioni, di ruoli, di provenienza, ecc. Ma nei leader la tentazione di trascurare «gli altri» e la difficoltà di mettersi evangelicamente nei panni altrui è sempre molto forte. Il boss è fisiologicamente portato a un certo egocentrismo, almeno secondo Adam Galinsky che, con i suoi colleghi della New York University e di Stanford, ha cercato di misurare la capacità di avvicinarsi ai dipendenti da parte di chi esercita un ruolo di comando. Il test di cui parla Livescience.com è semplice: a un gruppo di 57 volontari è stato chiesto di scrivere la lettera E, e a seconda del suo orientamento gli studiosi hanno dedotto il grado di attenzione rivolto al prossimo: una E rivolta verso noi stessi ha un significato differente, secondo gli psicologi, di una E rivolta verso altre persone. Secondo tale esperimento, le persone con esperienze di potere sono risultate essere decisamente più concentrate su sé stesse dei «comuni mortali».

L’ALTRA PROVA – Successivamente Galinsky ha sottoposto il campione di volontari alla prova delle espressioni facciali, mostrando loro una serie di volti con vari stati d’animo: tristezza, emozione, paura, sconforto, allegria. E anche a questo proposito i potenti sono risultati poco intuitivi nell’indovinare gli stati emotivi, sbagliando molto più dei «non-capi». Anche la prova dell’empatia ha svelato una certa lontananza da parte dei leader, troppo presi a capire il loro mondo per accorgersi di quello altrui.

IL POTERE DEL POTERE – Quella di Galinsky, pubblicata su Psychological Science, non è la prima indagine sugli effetti collaterali del potere e per molti aspetti conferma i risultati di precedenti ricerche, oltre che del buon senso. Ma il potere porta con sé anche cose buone, come una maggior propensione all’azione e maggior coraggio. Peccato trascurare le prospettive degli altri, talvolta chi pensa in modo differente è di grande aiuto.



Emanuela Di Pasqua




18 gennaio 2007


mercoledì 17 gennaio 2007

Sta mattina mi ha accompagnato mio marito al lavoro e sono arrivata con tipo 40 minuti di anticipo. "No problem" dico io, mi fermo al bar a far colazione con calma e mi leggo un po' dello strano caso. Dopo un po' arriva il mio collega pischello e inizia (rompendo l'idilliaco lento risveglio della sottoscritta):


"No perchè volevo portare la mia ragazza a teatro"


"Bene...".


"No ma che libro stai leggendo"


"E io zitta faccio vedere la copertina" (sia mai che intuisca che non deve rompere)


"No ma te che ci vai, cosa mi consigli"


"Ma guarda a me piace il Libero"


"Ah.... (pausa lunghissima) no ma dov'è"


(spiego la strada)


"Ma costa tanto?"


(illustro costo e promozioni)


"E ma cosa mi consigli"


(io entusiasta)


"Sta sera danno L'idiota di Dostoevsky, ma lì avevo visto anche la trilogia di Shakespeare , veramente lodevoli e blaaaa blaaaa blaaaa"


(dopo tre ore di entusiasmo pubblicitario il genio mi fa)


"No perchè INFATTI ho sentito che sta facendo qualcosa anche la HUNZIKER"


Penso di aver fatto la faccia di Willy il Coyote




Una volta il teatro era il caro vecchio Will, adesso l'idea del teatro nell'immaginario collettivo è MICHELLE HUNZIKER

martedì 16 gennaio 2007




Notte di nebbia fitta qui nella contea di Eastwich. Frasi che iniziano in un inconfessabile pianto e sgorgano poi in un sorriso stanco. Notte di abbracci per le strade fredde. Strana alchimia di donne, sconosciuta e fortemente fragile. Occhi che guardano altrove, non sapendo trovare parole. Occhi che si ritrovano umidi e solidali. Solitudini, diverse ed uguali. Consigli inutili e decisi. Colpe inconfesse ed assoluzioni impraticabili.


Bello scoprirsi donna abbracciata a donne.



" Quello che le donne
non dicono "
by Fiorella Mannoia

Ci fanno compagnia
certe lettere d'amore
parole che restano con noi
e non andiamo via
ma nascondiamo del dolore
che scivola lo sentiamo poi
abbiamo troppa fantasia
e se diciamo una bugia
e' una mancata verita'
che prima o poi succedera'
cambia il vento ma noi no
e se ci trasformiamo un po'
e' per la voglia di piacere
a chi c'e' gia' o potra' arrivare
a stare con noi


Siamo cosi'
e' difficile spiegare
certe giornate amare
lascia stare
tanto ci potrai trovare qui
con le nostre notti bianche
ma non saremo stanche
neanche quando
ti diremo ancora un altro si'


In fretta vanno via
delle giornate senza fine
silenzi che familiarita'
e lasciano una scia
le frasi da bambina
che tornano ma chi le ascoltera'
e dalle macchine per noi
i complimenti dei play boy
ma non li sentiamo piu'
se c'e' chi non ce li fa piu'
cambia il vento ma noi no
e se ci confondiamo un po'
e' per la voglia di capire
chi non riesce piu' a parlare
ancora con noi


Siamo cosi'
dolcemente complicate
sempre piu' emozionate delicate
ma potrai trovarci ancora qui
nelle sere tempestose
portaci delle rose
nuove cose
e ti diremo ancora un altro si'
e' difficile spiegare
certe giornate amare
lascia stare
tanto ci potrai trovare qui
con le nostre notti bianche
ma non saremo stanche
neanche quando
ti diremo ancora un altro si'.

venerdì 12 gennaio 2007

Grazie per la solidarietà ma tutto sommato non mi hanno fatto così male...soffrirete certamente di più voi leggendo il famigerato "racconto"


Solo per coraggiosi e masochisti....


"Come un abito dismesso"



p.s. La traccia alla quale mi dovevo riferire era un caso di cronaca del 1800. Ho scelto, tra quelli fattibili, quello riferito al traffico di cadaveri per scopi scientifici....

mercoledì 10 gennaio 2007

Domani faccio esame brutto alle manine......


Finito!!!!!!!!!


Per la prima volta in 25 anni (Monica non ci provare!!!!) ho scritto un "Racconto". Potrà essere un racconto bello o brutto, criticabile, migliorabile, lavorabile, implementabile ma è inequivocabilmente un racconto. Lo sento. Non lo chiamo "pezzo" o "cosa", è ufficialmente un racconto! Domani a mente fredda cercherò di correggere questa bozza (Barone non tremare, devo solo rivedere punteggiatura e ripetizioni varie), e poi lo pubblicherò qui per i più masochisti ed audaci.


Per ora ... buona notte

martedì 9 gennaio 2007

Oggi ho scoperto qualcosa di interessante su quel pirla del mio capo. Sta mattina siamo arrivati in ufficio che la caldaia non andava, perchè il genio della lampada è riuscita a mandarla in stallo spurgando un termoarredo



Non contento ha tirato fuori tutti i suoi arnesi e si è improvvisato Mc Giver... risultato sono le 15.54 e mi sento un sofficino findus.



Lo splendido però ha pensato anche di cimentarsi con la finanziaria 2007 della quale non capisce una beata fava e paga enne soldi un commercialista che, se possibile, capisce meno di lui....




Risultato??? Adesso lo uccido!!!!

domenica 7 gennaio 2007

La parte più migliore dello scrivere, è l'apprestarsi a farlo. Entrare nello studio e chiudere il mondo fuori. Mettere della chitarra nuda e lieve di sottofondo, accendere i profumi e scaldarsi con il fuoco delle candele. Posare le mani sulla tastiera e riempire la pagina vuota... Il compiersi di un rito....



venerdì 5 gennaio 2007





Bene ricominciamo dalla normalità. Basta casini e arruffamenti. Sta sera si riparte con le cose di base, quindi serata al JACK BIKERS. La serata prevede tanti amichetti, compreso il "tatino" che sente i cherry live per la prima volta, BURRITOS (sisisi) e prevedo uno smodato ingollamento di birra per cancellare i cattivi pensieri. Torneremo ad un'orario compreso tra una tarda notte e una prima mattinata, magari vedrò l'heurbleu di Gedeone, chi lo sa!?!


Domani porto fuori mamma a pranzo quindi mi sveglierò come l'esorcista e userò quelle 8 tonnellate di sabbia del deserto per lisciarmi la faccia e rifarmi il mio trucco da sfinge che tenga nei secoli dei secoli amen. Dirò una marea di cazzate per convincere la mamymamy che "va bene così" e crollerò in posa scomposta in area non meglio precisata del mio parquet non appena richiuderò l'uscio di casa al mio rientro la sera. Il mio corpo sarà sagomato con una sottile riga di gesso sul pavimento.


Domenica ci sarà l'acusticherryduo a pranzo da me, che tanto lo sanno che dimenticherò di mettere il sale nella paglia e fieno alle noci e dimenticherò qualche pezzo di animale morto nel forno riducendolo ad un rarissimo pezzo di carbonfossile che spaccerò come omaggio lasciato dalla befana del giorno prima. Ma loro sono miei amichetti, mi sorrideranno, ingoieranno tutto introducendo quell'ettolitro di acqua per far scivolare tutto nel gargarozzo e con la faccia più falsa di una moneta da 5 euri mi diranno “uhmmmm buonissiiimoooo dammi la ricetta” . E la domenica scorrerà via liscia come una mattinata dopo una sbornia.


Lunedì mattina prevedo litigata furente con commercialista pirla, con tanto di minacce e “lei non sa chi sono io”, pugni sui tavoli e sputi sui muri. Pomeriggio lavoro per rilassarmi un po’. Nel caso arrivi quell’attimo distrutta alla prima lezione del corso dove avrei dovuto consegnare il racconto, leggere cime tempestose e stampare gli appunti, vi prego fatemi girare la ruota usare il jolly!


Peace!



mercoledì 3 gennaio 2007

Ok, anno nuovo vita nuova! Anzi no, prima una cosa la devo dire prima dei buoni propositi. Sono 7, e sottolineo 7 giorni, che mio nonno è morto e le cavallette sono arrivate puntuali armate di autocarri e voglia di distruggere tutto come hanno sempre fatto. Calpestando il dolore, la memoria, l'educazione e qualunque etica, sono arrivate con la voglia di "sbaracare fora tuto" . Ho usato tutta la bile in ebollizione per convincere mia madre che queste cose non sono importanti e che deve stare calma, ma appena ho preso in mano la macchina ho ricordato all'istante il mio gergo da cantiere. "Stronze maledette" era la cosa più gentile che ho pensato. Ho messo a frutto tutte le mie lezioni di yoga per non girare la macchina e tornare a pestarle tutte. E lo so che non si fa che siamo tutti pacifisti, ma la soddisfazione di gonfiarle come zampogne mi avrebbe ridato 10 anni di vita! Io non so da che parte del mondo hanno lasciato parcheggiato il cervello e il cuore, ma sicuramente è lontano, MOLTO LONTANO da qui. Vorrei mandare davvero degli auguri per il nuovo anno, ma sicuramente non augurerei ogni bene...quindi meglio astenermi!


Detto questo ..... ora mi calmo....



Ecco adesso posso dire "anno nuovo vita nuova". Il dolore di fine anno dovrà trasformarsi nella dolcezza e nella spiritualità che le mie "anime amiche" meritano. Cercherò di fare del mio meglio per vivere una vita dove l'amore in ogni sua forma abbia sempre il primo posto. Questo è l'unico buon proposito che formulo ogni anno, "amore impegno e forza". Tutto il resto è "solo" vita, fatta di giorni tristi ed incazzosi, di giorni in cui di chiedi "che senso ha" e di giorni che ti svegli e sei felice senza averne ragioni palesi. Va bene così, mi piace sentirmi in corsa .... buon anno a tutti i miei compagni di viaggio reali e virtuali.