martedì 27 febbraio 2007



Oggi è una giornata meravigliosa, cielo terso, si vedono le Alpi a far da corona, il Resegone di Manzoni. Ci sono 19 gradi con un sole calduccio e un venticello frizzante, roba da starsene tutto il giorno con il naso in su.


I rami sono gonfi e pronti a fiorire e i cespugli gialli hanno già buttato i primi timidi fiori. Qui in ufficio è appena arrivato un autotrasportatore dallo spiccato accento veneto e mi ha proiettato, nel breve chiudersi degli occhi, nel mio paese, lungo il fiume. Ho sentito il profumo dell'argine, il vociare lontano, il campanello delle biciclette e i saluti fatti al volo.


Fossi lì, sentirei i profumi delle cucine fondersi con quello della campagna e lo stomaco inizierebbe a sentire un vero appetito.


La nonna avrebbe preparato la torta margherita e una sostanziosa pasta e poi gli affettati di "Tony" e il pan biscotto in quantità industriale. Avrei sentito la confusione intorno a me, le donne affacendate, le cose semplici sulla tavola. Avremmo lasciato la porta sulla piazzetta aperta.


Ecco, in questi momenti mi manchi. Ora che avremmo potuto cucinare insieme. Ora che anche io avrei potuto essere una donna di casa insieme a te. Avremmo cucinato e cantato la tua solita canzone primaverile.....



E' primavera


svegliatevi bambine


alle cascine


messer Aprile fa rubacuor.....



sabato 24 febbraio 2007

IN CERCA DI UN NUOVO EQUILIBRIO


Siiiiiii eccomi qui, l'ultimo agognato sabato lavorativo. Pensavo che non sarebbe mai arrivato e invece sono seduta a questa scrivania con l'occhio all'orologio e mi dico ancora due ore.... poi più.


Avrò una mattina in più a settimana per alzarmi strofinando il naso sul suo petto, per tornare alla lentezza dei miei pensieri, per stare abbracciati un attimo in più e godermi quel sorriso e il suo "buongiorno piccola". Non dovrò andare via mentre lui dorme, o cerca di farlo, con me che inciampo in ogni cosa mentre cerco di vestirmi al buio.


Avrò più tempo per curare la mia casa, che ho voluto tanto e che non sopporto ridotta in quello stato. Voglio sentire di essere una brava mogliettina, cucinare qualcosa di decente, fare la spesa insieme, magari al mercato grande del sabato mattina.


Voglio avere tempo per affrontare il nuovo lavoro faccia a faccia, senza paura di sbagliare, trovando il tempo per studiare le nuove sentenze. Voglio avere tempo per controllare bene i conti, arrivare in assemblea e dire "bene signori, le cose stanno così".


Voglio avere tempo per stare sul divano a leggere, magari fermarmi e pensare un po', che ho sempre avuto paura in questi mesi a pensare un po' a me stessa. Come se rubassi tempo altrui, come se non volessi sapere che c'era qualche ingranaggio che non girava in quella giostra di mille cose da fare.


Voglio andare qualche volta a prendere il piccolo a scuola, così a tradimento e sentirlo gridare "ziiiiaaaaaaa", magari a piedi e camminare per il paese tornando a casa, tenendogli la cartella e ascoltando i suoi racconti.


Voglio esserci un po' di più per mia madre, che mi aspetta, lo so che mi aspetta. Che ha paura che questa vita le scappi via e che le porti via altre persone che ama. E invece ci sarò, per un caffè e una chiaccherata, per quei minuti che possono far cambiare il corso di una giornata.


E per gli amici, che magari mi sentiranno più spesso o almeno non mi vedranno tramortita ad un tavolo chiedendo martini per cercare di dare un senso a quei giramenti di testa e di palle di questi ultimi mesi.


E lo so, che a fare i conti le cose da fare son sempre tante, ma direi che sono qualitativamente meritevoli delle mie corse. Ho sempre giurato a me stessa che non mi sarei fatta rubare la vita dal lavoro, come ha fatto mio padre. Sono stata male in questi anni perchè ho dovuto fare compromessi con questo giuramento. Ora le cose prenderanno ad essere diverse, non è ancora l'equilibrio che voglio, ma almeno è l'inizio di questo progetto che sarà la mia vita.




giovedì 22 febbraio 2007

Brumilla ed io abbiamo compiuto i nostri primi 100.000 Km insieme. 100.000 Km di vita e di avventure. Abbiamo avuto qualche incidente enrambe, ma con una passata di polis siamo tornate più fiammanti di prima... auguri compagna di mille avventure.....



martedì 20 febbraio 2007

BIGLIETTINI DA VISITA


BIGLIETTINI DA VISITA




Bene, ieri mi hanno consegnato i miei primi bigliettini da visita e uno pensa "wow che botta di vita avventurosa". E lo so che sembra una cosa da poco, ma è la prima volta che prendo il coraggio di scrivere, nero su ocra, chi sono, che titolo di studio ho (prima volta in vita mia che uso il mio diplometto) e che lavoro faccio. E non è mica stato tanto facile riuscire a dire "ok sono io, e so fare questo". Devo ammettere che magari sembrerò patetica, ma penso che siano le piccole mete quotidiane a dare la forza per arrivare ai grandi risultati.... oddio... speriamo che poi arrivino sti risultati eh.


E poi ieri sera, dopo il corso, ci siamo fermati a parlangiare (parlare + mangiare) e si parlava di lavoro. Mi sono sentita un'aliena. Mi hanno guardato come una pazza quando ho detto che mi piace lavorare, che se lavoro bene torno a casa soddisfatta, anche adesso che sono dipendente.


Non riesco ad adeguarmi a pensare "aspetto che passino 8 ore, aspetto che passi una settimana, aspetto che arrivino le ferie". E' chiaro, ci sono giorni che vorrei restare a letto, o che vorrei prendere e andare a fare un giro anzichè restare chiusa qui, però cerco di affrontare ugualmente la giornata con un minimo di ottimismo e buon umore. D'altro canto se penso che dovrò lavorare altri tot anni, per tot ore al giorno, per tot settimane e mi immagino di svegliarmi con la carogna sulle spalle ogni mattina, non mi passa davvero più. Ora non sto facendo il lavoro che mi piace, però è un lavoro e non è un bene da considerare come "dovuto" di questi tempi. Penso che in questi due anni sono stata comunque fortunata a trovare questa gabbia di matti. Poi c'è la mia voglia di non fossilizzarmi quì, e quindi gli studi e i tentativi per mettermi in proprio, però non me la sento, nonostante la vecchia e tutto il resto, di sputare nel piatto dove mangio. Ho sempre pensato fosse "normale" vedere le cose in questo modo, non pensavo di aver detto qualcosa di così impopolare. Starò forse invecchiando....



lunedì 19 febbraio 2007

"C'è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una situazione delle più banali: un uomo cammina per la strada. A un tratto cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge. Allora, istintivamente, rallenta il passo. Chi invece vuole dimenticare un evento penoso appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sé nel tempo.

Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all'intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all'intensità dell'oblio."
(M. Kundera - La lentezza -)


GIORNATA DELLA LENTEZZA....


credo proprio che festeggerò


venerdì 16 febbraio 2007

THANK'S GOD IS FRIDAY




Finalmente è venerdi, il primo venerdì che si può considerare tale da un paio di mesi a questa parte! Venerdì dai compiti finiti, dalla bella pagella portata a casa e dalla scrivania pulita e linda e le carte archiviate al loro posto.


Settimane intense, ma settimane di soddisfazione. Nel mio piccolo micromondo ho fatto qualche passo avanti, che quasi quasi mi fa paura anche solo ammetterlo. Ho preso nuovi lavori, la gente mi chiede preventivi, lascio i miei biglietti da visita. Mia sorella mi scrive "sei stata bravissima e bellissima da far schiattare di invidia"... lei, proprio lei che mi ha sempre detto "non dire questo, non indossare quello" . E' sempre stata il mio censore lavorativo, perchè lei aveva più esperienza, era grande e io avevo solo da impare. Adesso vivo questo "sorpasso" professionale quasi come fosse un torto nei suoi confronti. Se avrò fortuna la terrò con me, avrò sempre bisogno di un aiuto fidato. E poi c'è papà. Papà che non parla come quando non c'è da parlare ma da osservare, studiare, capire, aiutare. Papà che mi fa da p.r. e, per la prima volta in 30anni (ehm....25) gli do carta bianca per parlare di me, farmi pubblicità. Mi spaventa questa cosa, mi ha sempre spaventato vendere qualcosa che non sono sicura che esista davvero. Sono davvero capace? Sarò in grado di fare tutto questo?


E' la paura che si ha quando il trampolino è di fronte a te e tu te ne stai lì, in tensione, sentendo solo il respiro in quel silenzio liquido e sai che non puoi tornare indietro, ma conti e ripensi alla rincorsa da prendere. Farai quel tuffo carpiato o no, spero solo di non prendere una sonora spanciata e non sentie il tifo restare basito. E' il mio modo complicato di vivere la vita, piena di scommesse con me stessa. A volte vinco a volte no, ma non posso rinunciare a provare.


Ma sta sera relax .... buon week end

mercoledì 14 febbraio 2007

Che sarà mai che sta mattina mi son svegliata con "il friccico nel cuore"? .. con la voglia di allungare le gambe e sprofondare la faccia sul suo petto e stare lì ancora un attimo, perchè quell'attimo "che è ancora un attimo e poi mi alzo" è il più bello e appagante della giornata?


Sarà mica che è S. Valentino?!?!!? Hihihihi. Si si, anche se sta mattina in radio dicevano che uno zoccolo duro pari al 15/20% della popolazione festeggia ancora S. Valentino, che vengono definite dalla psicologa malate di romanticismo, che sono legate alla liturgia della tradizione etc etc.... si si, sono proprio tutto questo!!!


E ME NE FREGO!


Mi piace sentirmi "stupidamente innamorata" si si anche patetica se è il caso. Però quest'anno è la prima volta che mi sveglio con il "mio valentino" addormentato accanto e, guarda caso, il primo S. Valentino con mio marito. Oddio mi fa impressione solo pensarlo!! ehehehe. Pensatela tutti come volete, che è commercio, che è finto, che ci si ama tutti i giorni (e chi lo mette in dubbio???) però oggi, no dico oggi, è S. Valentino e non rinuncerò, nemmeno per tutto il cinismo del mondo, ad aspettare sta sera per vedere la sua faccia alla spank



e ci aggiungo anche la canzoncina che ho cantato in macchina che è sempre uno spettacolo


PERCHE NO
Lucio Battisti (Italy)


In un grande magazzino una volta al mese,
spingere un carrello pieno sotto braccio a te
e parlar di surgelati, rincarati
far la coda mentre sento che ti appoggi a me
prepararsi alla partenza con gli sci e scarponi
essersi svegliati presto prima delle sei
e fermarsi in trattoria per un panino
e restar due giorni a letto non andar più via
perché no ? perché no ?
perché no ? perché no ?
scusi lei mi ama o no ?
non lo so , però ci sto comperar la terra,
i semi e qualche grande vaso
coltivare un orto sul balcone insieme a te
chi rubò la mia insalata ?
chi l' ha mangiata ?
e rincorrerti sapendo quel che vuoi da me
chiedere gli opuscoli turistici della mia città
e con te passare il giorno a visitar musei
monumenti e chiese parlando inglese
e tornare a casa a piedi dandoti del lei
perché no ? perché no ?
perché no ? perché no ?
scusi lei mi ama o no ? non lo so però ci sto
chiederti all'improvviso quanti soldi vuoi
poi trattar sul prezzo e infine darti la metà
e strapparti il reggiseno come in preda al vino
poi alzarsi e freddamente dire non mi va
una barca sopra il lago io che remo piano
il silenzio sorridente l'ombrellino e tu
salta un pesce giusto un guizzo
e tu per vezzo guardi assente verso riva
e non mi guardi più.


martedì 13 febbraio 2007

uhmmm che giornata meravigliosa c'è nel mondo qui fuori, quello vero intendo, il sole tiepido e un venticello frizzante, i rami che iniziano a gonfiare le loro gemme... ci sono certe cose che esistono e non si spiegano. sono un regalo improvviso e puoi solo ringraziare e sorridere


lunedì 12 febbraio 2007

RAZZISTA DI MMMMMM


No veramente non la reggo più oggi! Sta vecchia malefica !!!


E' una persona veramente di mmmm.... e non trovo modi più poetici per esprimermi. Non risparmia mai al prossimo una parola, offensiva chiaramente. In questi giorni mi ha provocato, più e più volte, conati di vomito impellente. Ve ne elenco qui solo alcune kikkine di questo genio della società benpensante, in questa icona della MilanoBene:


- Parlando del filippino che viene a fare le pulizie in ufficio:


... no perchè QUELLE sono persone che NON PENSANO, sono persone che DEVONO FARE SOLO FATICA......


- Parlando del senegalese che ci viene a portare i pacchi:


... ma secondo lei da dove viene quel signore? ......oohh ma che carinoooo mi fanno una tenerezza.... (E' nero mica un trudino, non è che a fare la finta pietosa melensa ipocrita e bastarda sembri meno razzista eh)


- Parlando di un professore di sua figlia:


... ma STO QUA mi pare che abbia un cognome come dire EBREO .... no è che magari è RIUSCITO A SPOSARE una qui di Milano e adesso insegna (l'ipotesi che sia uno che si è fatto il mazzo per diventare un professore nemmeno ti sfiora piccola lobotomizzata snob priva di sinapsi) .


Che bello immaginarti così.... (ndr. la foto si intitola "cornacchia in croce")



Uffa.... lo so che dovrei scrivere un nuovo post.... è solo che quello di prima mi trasmetteva tanta calma. Bastava accedere a splinder per ritrovarmi on the road again... vabbhè vabbhè la vita continua...


che mi raccontate di bello?


Sapete il contrario di bistecca? ... mono - intonata


E il nome dei pesci filosofi? CARPE - DIEM



mercoledì 7 febbraio 2007

CONDIVISIONE E DEDICHE


Condivido qui alcune foto del mio viaggio di nozze...


a mio marito



Al mio piccolo



A Monica....Santa subito!!!!!!!!!!!



a Lapo... tanti modi per condividere sogni



a Vale, è la foto del nostro cruscotto, abbiamo toccato anche i 49°


lo consideri abbastanza caldo



A Ioria e Cromo (hahahahaha)



a Lavorini come vedi.... tutti hanno la propria croce



A tutte le anime hippies che non mollano!!!



A chi ... continua a cantare i classici



A me stessa... perchè nonostante tutto, continuo a credere nella forza dei sogni


si si non c'è che dire.... giornata ideale per installare le nuove zanzariere, lasciare le finestre aperte e soggiornare il locale prima di soggiornarvi nuovamente. Indubbiamente un colpo di genio... o di gelo?



era

martedì 6 febbraio 2007

Eccomi qui, ancora esaltata dalla serata di ieri sera! Abbiamo finalmente analizzato il mio racconto e, strano ma vero, è piaciuto. Devo solo incattivire un po' il finale, la mia anima buona salta sempre fuori, però il lavoro è stato approvato sia dal prof che dai ragazzi.


E' stata un'emozione indescrivibile sentire qualcuno leggere qualcosa di mio. Sentire i miei pensieri narrati ad alta voce e commentati, dibattuti. Sentire parlare di Rose come se fosse "viva". Davvero, vorrei potervi comunicare la mia gioia, ma è qualcosa di così nuovo e inaspettato che non riesco a descriverla, sento solo qualcosa che si muove in fondo allo stomaco e una voglia di sorridere.


Voglio ringraziare Walter per la pazienza e per avermi pungolato. Voglio anche augurare a lui e alla sua rivista di decollare, di portare in giro un po' di buona informazione, curiosità e cultura. L'obbiettivo è ambizioso, portare in giro una voce lontana dal coro delle grandi case editrici, credere nei contenuti più che nelle pagine patinate della pubblicità. Per chi vuole dare un'occhiata linko qui il sito e vi copio/incollo un breve stralcio.


paginauno


"...Un tempo la scelta dei romanzi competeva ai redattori, i quali a loro volta erano spesso scrittori pubblicati nel catalogo dell’editore per il quale lavoravano. Di conseguenza, non avevano alcun interesse a mescolare i loro romanzi con opere di discutibile qualità. Che la si chiami orgoglio di appartenenza, snobismo, o, più semplicemente, supponenza, (se non la si vuole definire amore per la letteratura) una simile dinamica garantiva una forza alla narrativa di valore qualitativo. Oggi potremmo dire, con un pizzico di nostalgia, che le garantiva l’esistenza.



E’ inevitabile che il commercio, nelle mani dei manager, finisca, nella telefonia come nell’arte, per assestarsi nel dominio del superfluo. E in libreria, i consumatori non vengono cercati tra i lettori veri, bensì tra chi acquista un prodotto soltanto perché se ne parla o perché visto in vetrina.


I manager editoriali sostengono essere questa la massima concretezza democratica possibile, dal momento che a scegliere la linea di produzione sarebbe la gente stessa. E, con questo pensiero infantile, dimenticano (o fingono di dimenticare o, peggio, non sanno) che il ricatto implicito in una simile dinamica, finisce per distruggere la creatività. Nel momento in cui l’autore viene mosso dal gusto del lettore, il suo pensiero cade verso il basso e abiura i valori culturali a vantaggio, ancora tutto da dimostrare, di quelli del consumo..."

lunedì 5 febbraio 2007






. . . bene . . . ho lanciato il guanto di sfida... spero venga colto

domenica 4 febbraio 2007




Strana ma piacevole domenica. Il cow boy è di sotto con un collega per sviluppare un progetto che non capirò mai, io di sopra nel mio studio a lavorare. Lontani sì, eppure così complici nel costruire il nostro futuro. Non so se questo sia il modo giusto per far funzionare un matrimonio ma, per ora, sembra che vada bene ad entrambi... ai posteri l'ardua sentenza.

venerdì 2 febbraio 2007







No veramente, non ce la posso fare! Ok sono a casa mezza malata, ma c'è chi è più malato di me!!!! Ho guardato Beautiful e indovinate un po'? Brooke s'è risposata!!! E con chi? Con il fratellastro di Ridge. Già in precedenza s'era sposata quelle 78 volte con Ridgemascelladacciaio, poi s'è sposata il padre del suddetto, poi il fratello Thorne, poi ha fatto un figlio con il marito di sua figlia e alla fine, un'altro uomo che avrebbe dovuto sposare la figlia. Questa non è da psicanalisi, è da ricovero! Ma sono ancora più da ricovero gli sceneggiatori!!! Che poi voglio dire, non è che questa si può sposare sempre in abito bianco (virginale!!!!!). Poi mica si sposano mai in una chiesa di periferia eh, noooooo o c'è il mare impetuoso al tramonto, ho il cavallo bianco sulla spiaggia, o l'isola deserta che deserta non è. Mi fa morire dal ridere poi il giuramento:in ricchezza e povertà, no ma c'è mai stato un Forrester povero!?!?! Loro non sono solo ricchi, loro sono i padroni del mondo. Anche Popeye attuale marito della Brooke (almeno per un paio di puntate al rallentatore) mica è un marinaietto sfigato con le mani tagliate dalle reti, sia maiiii!! E' un magnate del petrolio e gioca a risiko spostando le sue petroliere sulla cartina del suo ufficio.


Poi l'annello di fidanzamento, ne vogliamo parlare? Papagni da un chilo e otto come se piovessero! E' chiaro che poi quando arriva la principessa della bassa e si vede recapitare un "anelluccio" che non richiede l'ausilio di una gru per essere movimentato, ci resta anche un filino male eh. Poi dicono che giocare a barbie fa male.... e vedere beautiful??


giovedì 1 febbraio 2007




Voglio ammalarmi.... voglio avere la febbre alta, non quelle quattro linee che ti fanno stare da schifo, ma non giustificano l'assenza lavorativa. Voglio passare un giorno a letto a dormire, svegliandomi per farmi compatire. Voglio la spremutina di arance fresca e voglio poter dire ogni minchiata consapevole che tutto mi è permesso poichè malata.


Voglio un naso moccoloso che la gente lo vede che stai male e non ti dicono le solite stupide frasi tipo "fai finta". Finta di che cosa, mollusco fossilizzato della val padana! Voglio l'ebrezza di chiamare la Dottoressa e dire "mi dia cinqua giorni di malattia", cosa si prova? Voglio riprovare quella sensazione di quando andavo a scuola e c'era il compito in classe, ma avendo la febbre bigiavo giustificatamente... VOJO TORNA' BAMBINAAA!!!!