mercoledì 25 febbraio 2009

Memorandum per Laura. Ricordati di farti sempre carina perchè poi capita che lo trovi lì a tradimento e un'entrata in scena da manuale non si nega a nessuno, con una sala ancora ingombra di applausi. E allora ti accorgi che questo trucco ti dona e ti fa sembrare serena e in forma anche se poche ore prima hai vomitato l'anima, anche se hai lavorato fino all'ultimo anche se...
Risali le scale orgogliosa, un po' emozionata e questa volta al fianco trovi due occhi gelosi e vincenti, trovi emozione dove prima leggevi indifferenza, ti siedi mentre le luci si spengono. Paolini è sul palco






chi g'ha passà el Piave???

lunedì 23 febbraio 2009

faccio girare l'anello sul mio anulare
... sta sera mi manchi con due giorni di ritardo...





Oggi ho voglia di laguna, un casone, un camino acceso e un buon libro



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giovedì 19 febbraio 2009

Questa dedicata a mio marito che non conosceva questa canzone....


mercoledì 18 febbraio 2009

NON TOCCATEMI TRICARICO.. E' UN GENIO!!





Tra di noi chi paga sono solo io
e del resto non fa nulla
forse forse erano meglio le fragole
tu ti eri solo perso.
Sono bello sono bellissimo
sono bravo sono bravissimo
sono solo sono solissimo
però poi mi sono dato un limite
non ho spinto più sulle favole
sono rimasto solo senza alibi
e ho sognato un bosco senza fragole
e son caduto su di te.
Pene dell’inferno per me
non voglio pene senza fine per te
ma solo bene e certezze per te
non ho non è non ha non ho.
Sono cane cane canissimo
sono furbo furbo furbissimo
sono solo solo solissimo
però poi mi sono dato un alibi
la paura paura di vivere
non posso star solo senza vincere
perchè morir senza le fragole
e son caduto su di me
delusa?
Pene dell’inferno per me
non voglio pene senza fine per te
ma solo bene e certezze per te
non ho non è non ha non ho
Pene dell’inferno per me
non voglio pene senza fine per te
ma solo bene e certezze per te
non ho non è non ha non ho
Non è non è non è che non ti capisca
però però non ho tempo
domani domani domani chi sa?

lunedì 16 febbraio 2009









Così oggi siamo tornati all'università e abbiamo respirato quell'energia progettuale che ci mancava ... anzi, mi mancava, da un po'. Tornare ad essere autonoma, muovermi senza stare male in giro per la città, avere nuovamente voglia di ricominciare, è stata davvero quella cosa in più che stava via via sciamando. Perchè diciamolo, in questi mesi di dissesto gastrico gestazionale, quelle voci che mi dicevano "e ma adesso come farai, ma sei ancora così sicura di andare avanti, adesso che diventi mamma certe cose non te le puoi permettere" erano davvero centuplicate. Una parte di me si raccontava che in fin dei conti, mollare subito non avrebbe fatto poi tanta differenza, tanto più se nel baratto acquistavo un bimbo.

Però oggi ho creduto che fosse ancora tutto possibile, che c'erano ancora troppe carte da giocare prima di lasciare il tavolo. Ho ho avuto la visione di me tra qualche anno, lì nel chiostro, con un buffo cappellino da laureata in testa e fuori ad attendermi la mia famiglia: mio marito e il mio piccolino. Ecco mi è parsa così bella quell'immagine che penso valga la pena di combattere qualche battaglia in più prima di mollare. In fin dei conti devo stringere i denti solo per un annetto, l'anno prossimo porterà novità che mi consentiranno di investire sulla qualità della mia vita e quindi in quella dei miei cari.

Proviamo a portare nella sessione di maggio linguistica, almeno lo scritto di letteratura e geografia delle popolazioni. Mi ero posta l'obbiettivo di 6 esami annui con un anno di rallentamento pro bimbo, vediamo se riesco a darne 3/4 prima di dicembre. Troppo presto per non sperare che sia ancora tutto possibile.
Domani il pancione ed io torniamo all'università ... che emozione...
piccolo suggerisci alla mamma


giovedì 12 febbraio 2009

So che vi stresso un pochino su questa faccenda, ma è perchè davvero credo che sia una battaglia che merita di essere combattuta.
Vi posto un video tratto dalla puntata di MATTINO 5 di settimana scorsa, alla quale partecipava il mio amico Livio. E' un video che chiarisce in modo chiaro i fatti e i pensieri. Noterete che nessuno parla di vendetta, nessuno parla di pena di morte, si chiede solo giustizia e si evidenzia come in Italia, non è poi così vero che la legge è uguale per tutti. Venerdì Livio sarà ancora a POMERIGGIO 5 e sabato a VERISSIMO.




mercoledì 11 febbraio 2009


Cose mistiche dal mondo?







Non sono bigotta, ma ci credo. Credo che un mese dopo essere stata a Lourdes è arrivato il mio piccolo, così come avevo pregato. Casualità certo. Però ...

E oggi ho l'ecografia morfologica e dopo gli spaventi dei mesi scorsi ho un po' paura e sono anche un po' emozionata perchè magari scorgerò qualche lineamento del mio piccolo.
Oggi si commemora Santa Bernadette (che caso). L'ecografia è alle 17.00 e alle 17.00 mio nipote sarà casualmente in processione.

Forse ho bisogno di crederci o forse non devo sforzarmi a credere per vedere qualche segnale di incoraggiamento che arriva da lassù.


venerdì 6 febbraio 2009


E oggi sono felice, perchè sono stata davvero bene, sono riuscita a lavorare, a fare la spesa, il tutto con un sorriso sulle labbra. Ho comprato il primo biberon per il piccolo, le calzine per i primi giorni e la spazzola per i suoi tantissimi capelli (he he he).E poi in macchina ho sentito questa meravigliosa canzone di Battiato e anche se non è dedicata ad un bimbo... ma perchè no, se penso che ogni suo movimento dentro di me è una parola?


Più vedo te, più ascolto te, e più ti amo.
ogni parola che dici, t'amo un pò di più;
parole che sono per te sempre le stesse
ed io lo so che parlerai sempre così.


Più vedo te, più ascolto te, e più ti amo
ogni parola che dici, t'amo un pò di più.
Parole che sono per te sempre le stesse
ed io lo so che parlerai sempre così.

Più vedo te, più ascolto te, e più ti amo,
vivo perché tu mi lasci stare vicino a te,
perchè se tu mi dici di no, mi fai morire,
e tu lo sai, la vita sei per me.


E vedo te, e ascolto te, e t'amo sempre
ogni parola che dici t'amo sempre di più.
Parole che sono per me sempre diverse
quando sarà la voce tua che le dirà.

E vedo te, e ascolto te, sempre la stessa
vivo perché tu mi lasci stare vicino a te.
Perchè per me la vita mia non conta niente
è tutto qui quello che ho e lo do a te.

E non dirai, non dirai mai parole uguali
se parlerà la voce tua per me.

E non dirai, non dirai mai parole uguali
se parlerà la voce tua per me.



giovedì 5 febbraio 2009

e poi sta sera ho in mente questa canzone... la sigla di un paio di ere fa di un quiz di Mike Buongiorno, ve la ricordate?





...e' l'italia che va
con le sue macchinine vrum vrum
sulle piccole autostrade bum
sotto cieli di cristallo blu blu

è l'Italia che va
milioni di sigarette accese
milioni di totocalci bum
la borsa che sale e che scende
week-end che durano un mese

da quanto tempo non ti vedo più
sei andato in Kenia anche tu?
no, se devo dirti la verità, ma ci andrò

tutti che partono, nessuno sta
almeno tu, rimani qua!
No, ho appena fatto le valigie
tra un'ora caro partirò

strade e citta'sono deserte
...un buio che ci si perde
sono chiusi anche i bar

E' un'Italia che va
nessuno la ferma più
nemmeno le nuvole nucleari,
le notizie dei telegionali uhhhh!
lo sai cos'è..., lo sai cos'è che c'é?

da troppo tempo non ci guardiamo più
non parliamo, ci nascondiamo o per
non sapere niente, si va su e giù
noi le domeniche come tante pecore
ci pettiniam, ci spostiamo
ho appena fatto il pieno
tra un'ora vado... partirò

lo sai cos'è...lo sai cos'è che c'è?

ci sono in giro troppe trappole
non siamo affatto liberi, no!
e giù a versare tante lacrime con la tv,
abbiam bisogno delle coccole
a volte siam ridicoli,
ma guarda che sereno c'è
Adesso vado partirò!

mercoledì 4 febbraio 2009

lunedì 2 febbraio 2009




"La vita di mia figlia


vale solo 14 anni di prigione?"


La mamma della ragazza di Olgiate uccisa a Rimini nel febbraio 2007 non si dà pace per la sentenza comminata all'omicida: "Con la scusa della follia si può uccidere"



Foto by null


Tamara Monti in una foto d'archivio





OLGIATE - Mentre giudici e politici si scontrano sulla riforma della giustizia, alcune sentenze suscitano scandalo. L’ultimo caso è quello di Tamara Monti, la ragazza dei delfini, uccisa il 2 febbraio 2007 a Rimini da un giovane vicino di casa. Ora la mamma e la sorella di Tamara si ribellano alla sentenza che ha dato solo 14 anni all’omicida. «Con la scusa della follia - dice la mamma di Tamara - si può uccidere una persona e avere anche una seconda possibilità - Tamara purtroppo non ce l’avra, riposa in una bara, per lei non ci sono sconti di pena». «E’ stato come ucciderla due volte» afferma la sorella Sabrina. Ma quello di Tamara non è l’unico caso: Vito Cosco uccise 4 persone (tra cui una bimba) a Rozzano nel 2003: 20 anni di pena complessivi; a Delfino e Jucker 16 anni per l’uccisione delle fidanzate.





La giustizia italiana


«Giustizia, tempi da Terzo Mondo»
Apertura dell'anno giudiziario. «Nel civile siamo solo al 156Ë? posto dopo il Gabon e la Guinea»

ROMA — Inaugurazione dell'Anno giudiziario: magistratura divisa sulle intercettazioni. Tutti d'accordo sulla lentezza dei processi: l'Italia è al 156Ë?posto dopo Guinea e Gabon. Altri 16 giorni di ritardi nella durata media dei nostri processi e supereremo a ritroso anche lo staterello incastonato tra l'Eritrea e la Somalia. Questione di tempo: nella nostra retromarcia andiamo già peggio dell'Angola, del Gabon, della Guinea Bissau... Certo, Berlusconi spara sui «disfattisti » che demoralizzano le plebi incitando tutti ad essere ottimisti. L'ultimo rapporto «Doing Business 2009», però, non lascia scampo.
LA CLASSIFICA - La classifica, compilata «confrontando l'efficienza del sistema giudiziario nel consentire a una parte lesa di recuperare un pagamento scaduto », dice che gli Usa stanno al 6Ë? posto, la Germania al 9Ë?, la Francia al 10Ë?, il Giappone al 21Ë? e i Paesi dell'Ocse, fatta la media dei bravissimi e dei mediocri sono al 33Ë? posto. La Spagna, che tra i Paesi europei sta messa male, è 54Ë?. Noi addirittura 156Ë?. Su 181 Paesi. Un disastro. Tanto più che quell'elenco non rappresenta solo un'umiliazione morale. La Banca Mondiale la redige infatti per fornire parametri di valutazione agli operatori internazionali che vogliono investire in questo o quel Paese.
CONSEGUENZE ECONOMICHE - Il messaggio è netto: dall'Italia, in certe cose, è bene stare alla larga. Perché uno straniero dovrebbe venire a mettere soldi in un'impresa italiana davanti a certe storie esemplari? Prendete quella di una vecchia signora vicentina che aveva fatto causa alla banca perché l'aveva incitata a investire tutti i suoi risparmi in una finanziaria a rischio e nei famigerati bond argentini. Sapete per che giorno le hanno fissato la prossima udienza? Per il 17 febbraio 2014. Un piccolo imprenditore veronese si è visto dare l'appuntamento per il 2016. Per non dire del caso del signor Otello Semeraro, che mesi fa non s'è presentato al tribunale di Taranto dov'era convocato per assistere all'ennesima puntata del fallimento della sua azienda. Indimenticabile il verbale: «Il giudice dà atto che all'udienza né il fallito né alcun creditore è comparso». C'era da capirlo: come dimostravano le carte processuali della moglie, citata come «vedova Semeraro», l'uomo era defunto. Nonostante la buona volontà, non era infatti riuscito a sopravvivere a un iter giudiziario cominciato nel 1962, quando la Francia riconosceva l'indipendenza dell'Algeria, Kennedy era alle prese coi missili a Cuba e nella Juve giocavano Charles, Sivori e Nicolè. Quarantasei anni dopo, le somme recuperate dal fallimento sono risultate pari a 188.314 euro. Ma nel '62 quei soldi pesavano quasi quanto quattro milioni attuali. Forse, se la giustizia fosse stata più rapida, qualche creditore non sarebbe fallito, qualche dipendente non avrebbe passato dei periodi grami...
UNA «CATASTROFE» - Perché questo è il punto: la catastrofe ammessa ieri dal presidente della Cassazione Vincenzo Carbone, a conferma della denuncia di giovedì del presidente della Corte Europea per i diritti umani, Jean-Paul Costa, durissimo nel ricordare che l'Italia è la maglia nera della giustizia europea («4.200 cause pendenti contro le 2.500 della Germania e le 1.289 della Gran Bretagna, quasi tutte per la lunghezza dei processi»), non tocca solo la dignità delle persone. Incide pesantemente sull'economia. Basti citare il libro «Fine pena mai» di Luigi Ferrarella: «Confartigianato, elaborando dati 2005 di Istat e Infocamere, ha proposto una stima di quanto la lentezza delle procedure fallimentari, in media 8 anni e 8 mesi, possa costare ogni anno alle imprese artigiane: un miliardo e 160 milioni di euro per il costo del ritardo nella riscossione dei propri crediti, e un miliardo e 170 milioni di euro di maggiori oneri finanziari per le imprese costrette a prendere in prestito le risorse». Totale: oltre 2 miliardi e 300 milioni di euro. Cioè 384mila di «buco giudiziario» per ogni impresa. Un sacco di soldi. Che in anni di vacche grasse possono azzoppare una piccola azienda. Ma in anni di vacche magre o magrissime, come questo, l'ammazzano.
SPIRALE PERVERSA - Di più: il sistema si è avvitato in una spirale così perversa che la «legge Pinto » per il giusto processo ha partorito altri 40 mila processi intentati dai cittadini esasperati dalla lentezza dei processi precedenti e cominciano già ad ammucchiarsi i processi che chiedono un risarcimento per la lentezza dei processi avviati per avere un risarcimento dei danni subiti da processi troppo lenti. Un incubo. Due anni fa la battuta dell'allora presidente della Cassazione Gaetano Nicastro («Se lo Stato dovesse risarcire tutti i danneggiati dalla irragionevole durata dei processi, non basterebbero tre leggi Finanziarie») pareva uno sfogo esagerato. Ieri è arrivata la conferma: avanti così e ci arriveremo. Dall'introduzione della legge Pinto fino al 2006 lo Stato aveva dovuto tirar fuori 41,5 milioni di risarcimenti ma «in due anni sono 81,3 i milioni già sborsati, più almeno altri 36,6 milioni dovuti ma non ancora pagati, per un totale di circa 118 milioni».
PATROCINIO GRATUITO AI MAFIOSI - Una emorragia devastante. Al quale si aggiunge un'altra ferita che butta sangue: il gratuito patrocinio concesso a decine di migliaia di persone. Ottantaquattromila sono stati, nel solo 2008, gli imputati che hanno ottenuto l'avvocato difensore pagato dallo Stato. Per un totale di 85 milioni di euro. Spesso buttati in un eccesso di garantismo peloso. Con l'assegnazione automatica di un difensore d'ufficio non solo a tutti gli stranieri «irreperibili» (che magari danno un nome falso e verranno processati inutilmente fino in Cassazione) ma addirittura a mafiosi che dichiarano un reddito inesistente (come Leoluca Bagarella e Antonino Marchese che, imputati dell'omicidio di un vicebrigadiere, chiesero la ricusazione della Corte d'Appello perché aveva loro revocato l'avvocato gratis) e perfino a latitanti. Ma in questo quadro, più nero di un quadro nero del Goya, sono davvero centrali la battaglia sulle intercettazioni o la separazione delle carriere? Giustiniano, di cui il Cavaliere disse di avere in camera un ritratto, forse si muoverebbe in modo diverso. (Corsera on line).