giovedì 26 marzo 2009

Ho trovato questo biglietto tra la biancheria, mentre sistemavo i cassetti. Me lo ha scritto mia madre quando venni a vivere da sola.






"Mia figlia mi guardò e anch'io la guardai, là in sala parto, e compresi che da un mare di infinite possibilità si era giunti a questo: una persona specifica, nata nei giorni più tiepidi dell'anno, concepita con amore un caldo 14 luglio (licenza poetica) e miracolosamente creata da suo padre e da me a partire dal nulla..." (Anna Quindlen)

..e adesso questa ruota gira ed è il mio turno, tra tre mesi vedrò poggiarmi sulla pancia un piccolo individuo creato dai sogni, dalle speranze, dall'amore mio e di mio marito e mi sembra talmente immenso da parere irreale... e mentre penso a tutto questo un calcio mi ricorda che è una realtà, una vita, la nostra vita che cresce insieme.

mercoledì 25 marzo 2009

Questa sera io , L'Alda e mio marito....


Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

lunedì 23 marzo 2009


parole che parlano di me :)



provo a spiegarlo anche se non è facile.subito quando sono arrivato,ma anche dopo,avevi uno sguardo (magari mi sbaglio) di chi ha voglia di osservare senza fretta, di chi ha una tranquillità divfersa pur essendo in una tempesta,un'immagine,una barca in mezzo all'oceano in tempesta da film:pontile, in piedi senza battere ciglio, e tu sul pok coi capelli bagnati via

giovedì 19 marzo 2009






Penso a tutti i papà, al mio, a quello della mamma che non c'è più. Penso ai papà presenti e a quelli che per forza o per scelta sono lontani. Però penso ad un papà speciale, nuovo nuovo di zecca, al papà che ogni tanto parla con la mia pancia e si addormenta tenendoci sul suo cuscino. A quel papà faccio i suoi primi auguri per questa festa e gli prometto che insegnerò al nostro piccolo ad amare e rispettare sempre il suo papà.... e gli insergnerò a correrti incontro quando torni :)



martedì 17 marzo 2009



Entrare in macchina e sentire il primo caldo,
la voglia di abbassare il finestrino
le guance arrossate.

Respirare primavera.
A volte 789 grammi di felicità dipingono il mondo
come se non fosse mai stato inventato prima.

lunedì 16 marzo 2009

Non sono una fans di Guccini ma a volte mi "stupisce"




Ti ricordi quei giorni?
Uscimmo dopo le canzoni per camminare piano...
Ti ricordi quei giorni?
Gli amici bevevano vino, qualcuno parlava e rideva, noi quasi lontano,
vicino a te,
vicino a me
e ci parlammo ognuno per lasciare qualcosa,
per creare qualcosa, per avere qualcosa...


Ti ricordi quei giorni?
I tuoi occhi si incupivano, il tuo viso si arrossava
e ti stringevi a me nella mia stanza,
quasi un respiro, poi mi dicesti "Basta,
perché non voglio guardarti,
perché ho paura ad amarti".
E dicesti, e dicesti e dicesti...


Le tue parole
quasi io non ricordo più,
ma nemmeno tu ricordi niente....

Ora dove sei e che gente
vede il tuo viso e ascolta
le tue parole leggere,
le tue sciocchezze leggere,
le tue lacrime leggere,
come una volta?


Che cosa dici ora
quando qualcuno ti abbraccia
e tu nascondi la faccia
e tu alzi fiera la faccia
e guardi diritto in faccia
come allora?

Qui un poco piove e un poco il sole,
aspettiamo ogni giorno
che questa estate finisca,
che ogni incertezza svanisca...

E tu? Io non ricordo più
che voce hai...
Che cosa fai?

Io non credo davvero
che quel tempo ritorni,

ma ricordo quei giorni,
ma ricordo quei giorni,
ma ricordo quei giorni
ma ricordo...



venerdì 13 marzo 2009

a pensarci bene mi viene più da cantare "se ne dicon di parole" ... ma scriverò ugualmente questo testo

Tu prova ad avere un mondo nel cuore
e non riesci ad esprimerlo con le parole,
e la luce del giorno si divide la piazza
tra un villaggio che ride e te, lo scemo, che passa,
e neppure la notte ti lascia da solo:
gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro

E sì, anche tu andresti a cercare
le parole sicure per farti ascoltare:

per stupire mezz'ora basta un libro di storia,
io cercai di imparare la Treccani a memoria,
e dopo maiale, Majakowsky, malfatto,
continuarono gli altri fino a leggermi matto.

E senza sapere a chi dovessi la vita
in un manicomio io l'ho restituita:
qui sulla collina dormo malvolentieri
eppure c'è luce ormai nei miei pensieri,
qui nella penombra ora invento parole
ma rimpiango una luce, la luce del sole.


Le mie ossa regalano ancora alla vita:
le regalano ancora erba fiorita.
Ma la vita è rimasta nelle voci in sordina
di chi ha perso lo scemo e lo piange in collina;
di chi ancora bisbiglia con la stessa ironia
"Una morte pietosa lo strappò alla pazzia".

giovedì 12 marzo 2009









Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.

Alda Merini, da "Vuoto d'amore"