giovedì 29 aprile 2010


Vorrei avere un nome che non sia "silenzio"






IL MIO DIO DELLE PICCOLE COSE

Non mi serve andare
in paesi lontani
nè pensare
ad ere perdute.

Mi basta guardarti,
dio delle piccole cose,
dei piccoli tratti di mondo
che scopri palmo a palmo.

Piccole mani,
stringono nuove scoperte,
le osservi, le assaggi
e mi guardi sorridente.

Ogni conquista
è uno sguardo felice,
disegna il tuo mondo
di piccole cose
.

mercoledì 28 aprile 2010






Ricomincio Da Qui! Clicca qui


Me ne accorgo così
Da un sospiro a colazione
Non mi piace sia tu

Il centro di me
Niente mi porterò
Solo vento tra le mani
Più leggera sarò
Sospesa
Sp
orriderò prima di andare
Basterà un soffio e sparirò

Forse sarà
pericoloso
Forse sarà la libertà
Mi guarderai e vedrai una
Eppure non sarò sola
Una novità sarà
E mi porterà
A non fermarmi mai
Non voltarmi mai
Non pentirmi mai
Solo il cielo avrò sopra di me
Solo il cielo avrò sopra di me
Ricomincio da qui
Da un'effimera illusione
Mi risveglio e ci sei
Ancora tu
Qui

sabato 24 aprile 2010

Just Like A Woman

Bob Dylan
















Nobody feels any pain
Tonight as I stand inside the rain
Ev'rybody knows
That Baby's got new clothes
But lately I see her ribbons and her bows
Have fallen from her curls

She takes just like a woman, yes she does
She makes love just like a woman, yes she does
And she aches just like a woman
But she breaks just like a little girl.



Queen Mary, she's my friend
Yes, I believe I'll go see her again
Nobody has to guess
That Baby can't be blessed
Till she finally sees that she's like all the rest
With her fog, her amphetamine and her pearls
She takes just like a woman, yes she does
She makes love just like a woman, yes she does
And she aches just like a woman
But she breaks just like a little girl.



It's was raining from the first
And I was dying there of thirst
So I came in here
And your long-time curse hurts
But what's worse
Is this pain in here
I can't stay in here
Ain't it clear that.



I just can't fit
Yes, I believe it's time for us to quit
When we meet again
Introduced as friends
Please don't let on that you knew me when
I was hungry and it was your world
Ah, you fake just like a woman, yes you do
You make love just like a woman, yes you do
Then you ache just like a woman
But you break just like a little girl.








mercoledì 21 aprile 2010

lunedì 19 aprile 2010

dedicato a P.



Ho portato a casa,
tra i bagagli,
il profumo di tabacco
intriso nella tua barba.

Ti ho annusato
e le parole piatte,
scritte solo dalla fantasia,
hanno preso forma.

Ti ho guardato
e le rughe,
disegnando il corso dei tuoi pensieri,
hanno preso vita.


Ho portato a casa,
tra i miei ricordi,
un nuovo frammento di te,
intriso di profumi.

venerdì 16 aprile 2010






In tutta questa melma di mediocrità, qualcuno si distingue per l'attenzione silenziosa che mi presta. Eternamente grata ti ringrazio.

giovedì 15 aprile 2010





La verità è che tutto il fragore di questa giornata, non riesce a far tacere il silenzio che mi hai lasciato. Manca il profumo dei fiori che anticipavano il tuo arrivo, lo schiocco dei tuoi baci, il sentirmi stritolata dalle tue braccia. Quanto vuoto hai lasciato Bianca. Nonostante siano passati 20 anni mi manchi da morire.





Piccoli stralci di felicità che si fanno strada tra questi equilibri ondeggianti di "perchè". Come oggi, all'uscità dell'università: un tramonto di primavera, il finestrino abbassato per afferrare uno stralcio d'aria e un blues d'autore. La musica usciva dalla macchina e invadeva la città. Per un attimo non c'è stato un dentro e un fuori: eravamo la strada, e la gente, e la musica, e le vetrine, e i bar di brera di nuovo popolati. Tutti fuori, di testa, d'auto, al tavolo esterno, tutti dentro la città. Come i volti che si affacciano alla finestrino della mia vita. Volti che abitano fuori di qui e che mi appartengono. Vite che si allontano e poi tornano e vite che non sono mai andate via, che mi sono state accanto ogni giorno da che siamo un "noi" e non c'è un vero perchè. Non è facile dare un nome ad ogni volto che incontro, che vedo fermo sul marciapiede, che vive la sua vita e si distrae solo un po', quando passa la mia macchina musicale. Un sorriso, un pensiero lieve, a volte sono solo questo, a volte mi basta essere questo. A volte.

mercoledì 14 aprile 2010

"Di cosa vuoi che ti parli, dopo tanto tempo, se non di come ancora io sappia sbagliare e scegliere sempre la via più facile per farlo.
Dovresti saperlo, anima mia, quanto si sia vulnerabili quando si ama, e di come a volte sia facile ingannarsi e non vedere l'unica verità, e che vuoi che ti racconti, se non che mi manca il momento, e il domani, e che il passato è solo la punta di una spina che non riesco a togliere dal mio respiro..."



(Roberto Bani)
Grazie... potrei regalarti una magliettina come quella del cantante hahahh

martedì 13 aprile 2010





Ci sono momenti in cui te ne freghi. Momenti in cui esci in jeans strappati e infradito. Te ne freghi della messa in piega, del trucco. Te ne freghi e basta. Aria, hai bisogno d'aria. Inquinata o meno, ma aria. Ed è stato in un momento come questo che ho chiuso tutto e ho spedito il file. Un'impaginazione approssimativa; a riguardarla, già adesso, mi sembra uno di quei lavoretti che facevo alle elementari: un po' di punteruolo, un po' di colla vinilica e tanta buona volontà. Mi ha fatto sorridere quello che mi hai detto oggi" i tuoi scritti hanno bisogno d'aria". Chissà forse un giorno capirai cosa intendevi dire.
Nasce così, in un giorno di ordinaria follia, l'idea di fare una raccolta di "poesie". Io li chiamo "pezzi" perchè conosco la grande Poesia e so che quello che ho scritto non ha nulla in comune con quelle parole. "Pezzi" mi sembra più eticamente corretto. E poi mi fa pensare alla canzone di De Gregori: "vai in Africa Celestino" (*) che spiega meglio di me, quello che mi passa in testa.
Insomma, per farla breve... tra sei mesi partorirò ancora... e sta volta l'opera non sarà così meravigliosa come la prima.





(*) Pezzi di stella, pezzi di costellazione
Pezzi d'amore eterno, pezzi di stagione
Pezzi di ceramica, pezzi di vetro
Pezzi di occhi che si guardano indietro
Pezzi di carne, pezzi di carbone
Pezzi di sorriso, pezzi di canzone
Pezzi di parola, pezzi di Parlamento
Pezzi di pioggia, pezzi di fuoco spento
Ognuno è fabbro della sua sconfitta

E ognuno merita il suo destino

Chiudi gli occhi e vai in Africa, Celestino!

Pezzi di strada, pezzi di bella città
Pezzi di marciapiedi, pezzi di pubblicità
Pezzi di cuori, pezzi di fedi
Pezzi di chilometri e pezzi di metri
Pezzi di come, pezzi di così

Pezzi di plastica, pezzi di mtv
Pezzi di scambio, pezzi sotto scacco
Pezzi di gente che si tiene il pacco
Ognuno è figlio del suo tempo
Ognuno è complice del suo destino

Chiudi la porta e vai in Africa, Celestino!

Pezzi di storia, pezzi di divisione
Pezzi di Resistenza, pezzi di Nazione

Pezzi di Casa Savoia, pezzi di Borbone
Pezzi di corda, pezzi di sapone
Pezzi di bastone, pezzi di carota
Pezzi di motore contro pezzi di ruota
Pezzi di fame, pezzi di immigrazione
Pezzi di lacrime e pezzi di persone
Ognuno è figlio della sua sconfitta
Ognuno è libero col suo destino

Butta la chiave e vai in Africa, Celestino!

Pezzi di pericolo, pezzi di coraggio
Pezzi di vita che diventano viaggio
Pezzi di Pasqua, pezzi di Natale
Pezzi di bene dentro a pezzi di male
Pezzi di mascalzone, pezzi che non sei altro
Pezzi di velocità lungo pezzi d'asfalto
Pezzi di briciole, pezzi di vetrina
Pezzi di colla da annusare pezzi di diossina
Ognuno porta la sua croce
Ognuno inciampa sul suo cammino

Apri gli occhi e vai in Africa, Celestino!


Pezzi di emozione che non si interrompe
Pezzi di Musica sotto le bombe
Pezzi di maggioranza, pezzi di opposizione
Pezzi di speranza e pezzi di informazione
Pezzi di ferro, pezzi di cemento
Pezzi di deserto, pezzi di frumento
Pezzi di incenso, pezzi di petrolio
Pezzi di kerosene, pezzi di gasolio
Ognuno brucia come vuole
Ognuno è vittima ed assassino
Gira i tacchi e vai in Africa, Celestino!

sabato 10 aprile 2010

Ci sono poche cose che mi piacciono di me, per una l'ho trovata. Ieri sera ero in un locale con un'amica per la mia festa di "non compleanno". Abbiamo ballato, riso, giocato a calcetto e la notte si è conclusa con le nostre chiacchere in macchina, mentre tornavamo a casa. E questa mattina sveglia presto, il bimbo da portare in piscina, da brava mamma. Oggi qualche faccenda domestica e sta sera mi trasformerò di nuovo, si va all'opera. Sarò svezzata con il Don Giovanni, spero mi piaccia. L'opera mi ha sempre incuriosito. Domani pranzo dai suoceri e festa di paese. In pochi giorni ho vissuto tante vite, tante "maree" diverse. Eppure sono sempre io. Mi stupisco e ringrazio ancora per le energie che piano piano stanno tornando. Qualche mese fa sarebbe stato impossibile resistere anche solo ad una di queste cose. Sarebbe mancato il fiato, la forza... e probabilmente anche il coraggio. Ora sto tornando, lentamente, ma sto tornando. E sto ritrovando la parte che amo di più di me: quella curiosa che ha fame di vita.




Notte e giorno a faticar
per chi nulla sa gradir
piova e vento sopportar
mangiar male a mal dormir....



giovedì 8 aprile 2010




Il tempo scorre troppo veloce per i tuoi progetti incagliati, per le pianificazioni saltate.
O forse sei tu che hai rallentato, che ti sei chiusa in una nebulosa che avvolge i pensieri terreni.
Sta di fatto che negli occhi doloranti vedi solo prati e colline che tra poco toccherai e visi che non riesci a trattenere. Stai imparando a riconoscere le persone dalla loro nuca, sai tutto di come vanno via. Cambiano faccia, in un attimo sono lontani. Piccoli gesti, come quando qualcuno ha usato la tua auto e tu, riappropriandoti del posto di guida, spingi avanti il sedile, impugni il volante, sistemi il retrovisore e senti che, comunque, non sei più comodo come prima. Abitudine certo. Questione di abitudine.
Non sai nemmeno tu perchè scrivi queste parole che si digitano da sole. Poi pensi al televisore di tua madre che ha preso un fulmine ed è rimasta frizzata l'immagine dell'ultimo film visto. Ecco forse è così. Forse sei particolarmente fulminata e negli occhi ancora frizzati, restano in te le immagini impresse degli ultimi volti visti. L'ultimo, supremo, è quello di tuo figlio arrotolato su suo padre con il visino addormentato. Troppo struggente per restargli accanto. Solo immagini. Immagini di un giorno che finisce.

martedì 6 aprile 2010

Qualche era glaciale fa.....

E non sarà tuo padre e non sarà tua madre non sarà per loro che ti trasformerai. E neanche tuo fratello che tu ami tanto, neanche quello… Tu sei come sei e non cambierai sei una tenera bambina che sa che prima o poi arriverà il finale travolgente, l’attimo fuggente. E si apre una fessura fra l’istinto e la natura tu sei là, ed io… Avrò bisogno ancora di te per quelle cose che non so spiegare ti studierò, ti starò a guardare mi sorprenderai. Avrò bisogno ancora di te se alle mie angosce non so dare voce ti canterò le stesse canzoni, amore ascoltale perché avrò bisogno di te. Ti canterò le stesse canzoni, amore tu le ascolterai.Ma è così strana tua madre, così lontano tuo padre ti aspetti le parole che non diranno mai. Ma se un amico cercherai, lo sai che prima o poi mi troverai. Tu mi dai una speranza io forse l’esperienza ma anche in questa parte tu rimani la più forte amore mio perché avrò bisogno di te. Avrò bisogno ancora di te per quelle cose che non so spiegare ti studierò, ti starò a guardare mi sorprenderai. Avrò bisogno ancora di te se alle mie angosce non so dare voce ti canterò le stesse canzoni, amore ascoltale perché avrò bisogno di te avrò bisogno ancora di te. Ti canterò le stesse canzoni, amore ascoltale perché avrò bisogno di te.(ivan graziani)

domenica 4 aprile 2010





Si sa, noi della beata provincia milanese, non veniamo sconvolti da struggenti spettacoli della natura. Nemmeno in primavera, quando tutto si risveglia, veniamo invasi da verdi dorati o da prati di fiori profumati. Però si impara a rubare. E così ieri ho rubato un po' di primavera. Mi sono fermata poco prima del parcheggio del supermercato e sono rimasta un po' a contemplare lo splendore di un fiore di pesco in piena fioritura. Mi sono riapparsi davanti agli occhi i tanti lavoretti fatti per la pasqua quando disegnavo uova, pulcini e fiori di pesco, appunto. Nel sedile dietro dormiva, il mio pulcino, e ho pensato che stava per arrivare un'altra prima volta: la sua prima pasqua.
E il trait d'union tra presente e passato, è stato quel brano che ancora ricordo tratto da un libro ingiallito che ho amato molto: "Piccole Gioie" Hermann Hesse:


"... Al mattino, andano a lavorare, incontro tante persone, che come me sono appena sgusciate fuori al letto e camminano infreddolite per le strade. La maggior parte tieno lo sguardo fisso a terra o al massimo lo posa sull'abito o sul volto di chi gli cammina accanto. Alzate la testa, amici cari! Provate una volta -un albero o un bel pezzo di cielo si possono vedere dappertutto. Non deve essere necessariamente un cielo azzurro, la luce del sole la si intravede comunque. Abituatevi a guarare ogni mattino il cielo, e improvvisamente sentirete l'aria attorno a voi, il fresco respiro del mattino che vi è concesso tra il sonno e il lavoro. Ogni giorno noterete che chiascuna tegola ha un aspetto, una luce particolare. Se vi farete attenzione, porterete con voi un po' di gioia e avrete un piccolo contatto con la natura..."




Buona Pasqua

giovedì 1 aprile 2010



Sto pensando a te
mentre cammino, mentre parlo, mentre rido, mentre respiro
sto pensando a te

mentre mi sveglio, quando corro tutto il giorno
sto pensando a te
mentre mi spoglio di ogni orgoglio mentre guardo il mio destino
sto pensando a te

quando ricordo mentre ancora sento il tuo profumo
Na na na
Cosa faresti al posto mio
se ogni pensiero
se ogni pensiero fossi io?

Cosa faresti tu?
Cosa faresti tu?

Sto pensando a te

mentre mi sveglio, quando corro tutto il giorno
sto pensando a te
mentre cammino, mentre parlo, mentre rido, mentre respiro
sto pensando a te
mentre mi spoglio di ogni orgoglio quando guardo il mio destino
sto pensando a te
mentre ricordo quando ancora sento il tuo profumo

Na na na

Cosa faresti al posto mio
se ogni pensiero
se ogni pensiero fossi io?
Cosa faresti tu?
Cosa faresti tu?

Cosa faresti al posto mio

se ogni pensiero
se ogni pensiero fossi io?
Cosa faresti tu?