venerdì 30 dicembre 2011

Diario di viaggio, Roma - Milano 2

ore 9.00: La stazione di Bologna mi mette sempre un po' i brividi, anche se è dicembre e c'è nebbia. Sa ancora di bomba e vite sventrate come quel muro, vite rimaste immobili come l'orologio che guarda il mondo attonito da quell'ora sbagliata in poi.
Poi brutti palazzi, periferia mondiale, muri sfregiati. Working class hero nelle orecchie e un pensiero che sa di addio dietro gli occhi basiti.

Colonna sonora: Nobody told me entrando in stazione, working class hero lasciando Bologna alle spalle.

...

Manca l'aria...

mercoledì 28 dicembre 2011

Il Signor G.

Quando sarò capace d'amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mio padre
né di far l'amore con mia madre in sogno.

Quando sarò capace d'amare
con la mia donna non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di un uomo bambino.

Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che ci sia davvero
che non affolli la mia esistenza
ma non mi stia lontana neanche col pensiero.

Vorrò una donna che se io accarezzo
una poltrona, un libro o una rosa
lei avrebbe voglia di essere solo
quella cosa.

Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che non cambi mai
ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lei.

Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero
non come quando io ragiono
ma come quando respiro.

Quando sarò capace d'amare
farò l'amore come mi viene
senza la smania di dimostrare
senza chiedere mai se siamo stati bene.

E nel silenzio delle notti
con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.

Quando sarò capace d'amare
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere

un amore senza sensi di colpa
senza alcun rimorso
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.

Senza cattive o buone azioni
senza altre strane deviazioni
che se anche il fiume le potesse avere
andrebbe sempre al mare.

Così vorrei amare.

MURO DEGLI ANGELI

Salviamo il MURO DEGLI ANGELI di Alda Merini. Leggete le info riportate qui sotto e F I R M A T E










SALVIAMO IL MURO DEGLI ANGELI
1Venerdì 16 dicembre:

viene comunicato alla famiglia Carniti, nello specifico alla figlia di Alda Merini Barbara Carniti, con una telefonata da parte dell’amministratrice del condominio Sig.ra Campagnoli, che il 16 gennaio 2012 avranno inizio i lavori di ristrutturazione dell’appartamento al secondo piano di Ripa di Porta Ticinese 47, presso il quale ha abitato per più di 50 anni Alda Merini.
Nel corso degli ultimi due anni, dopo la morte della poetessa, diverse richieste erano state avanzate dalle figlie al comune di Milano affinché il Muro degli Angeli (la famosa parete delle scritte che Alda Merini soleva definire “firme degli angeli”) fosse salvato dalla distruzione.



Si tratta di una parete divisoria tra la stanza da letto e il bagno in tavolato di laterizio dello spessore di circa 10 cm. I proprietari possono procedere ai lavori, in quanto non c’è alcun impedimento che il comune di Milano e la Soprintendenza abbiano compilato per dichiarare la parete un bene di pubblico interesse e dunque da salvaguardare. Il Comune di Milano si era impegnato per la salvaguardia della parete, ma i lavori sono risultati troppo onerosi e bisognava trovare uno sponsor. Si stava lavorando per questo, ma i tempi si sono rivelati più lunghi del previsto e i proprietari non sono disposti ad aspettare oltre. Era stato loro proposto anche l'acquisto dell'appartamento, ma non vendono per nessuna ragione, dato che faranno del condominio una residenza familiare.

Immediatamente, è sorto su Facebook il gruppo “Salviamo casa Merini” (https://www.facebook.com/groups/217955744948477/) che in pochi giorni ha raggiunto 4.000 iscritti.

Aggiornamenti in tempo reale. Scambi di idee. Raccolta firme. Coinvolgimento di personaggi pubblici amici e no. Tutto in pochissimo tempo.

Da qui è nato un vero e proprio movimento culturale per la salvaguardia di un bene prezioso. Memoria di genio e arte.



Queste le parole della fondatrice del gruppo:
“Abbiamo fatto appello alla disposizione legislativa: Titolo I – Capo I – Articolo 10 del “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” . D.Lgs ai sensi dell’art. 10 della Legge 6 Luglio 2002 n. 137, richiamando la quale occorrerebbe fare una petizione e occorrerebbe inviare specifica richiesta di tutela al Ministero dei Beni Culturali, anche da un solo soggetto aventi requisiti.
In linea di massima dovrebbe essere il proprietario o il detentore del bene a fare richiesta di classificazione: questo a noi manca, dato che il proprietario non vuole. Essendo patrimonio culturale vale però il criterio cautelare, quindi davanti anche ad una richiesta espressa da un'associazione sarebbe valida. Anche le figlie potrebbero provarci, ma occorre rendere la cosa visibile e conoscibile a tutti, coinvolgendo tutta l'opinione pubblica. Così sarà molto difficile che qualcuno eluda la richiesta.
Abbiamo cercato di mobilitarci il più possibile, creando il gruppo su Facebook "Salviamo casa Merini" ha circa 4000 adesioni, abbiamo scritto alle redazioni di trasmissioni televisive e giornali. Bisogna prendere tempo, fare in modo che l'opinione pubblica si mobiliti per fermare l'abbattimento del muro e quindi, in tempi sostenuti e concordati con i proprietari, procedere a smontare la parete e a trasportarla in un luogo che possa custodirla.”

Sulla bacheca del gruppo:
Barbara Carniti in data 23 dicembre 2011 sul gruppo “Salviamo casa Merini”:

“Abbiamo ricevuto una telefonata da parte della dott.ssa Amato del Comune di Milano,la quale ci comunica che il Comune ha dato l'incarico ad una ditta scelta dalla Soprintendenza per l'esecuzione dello strappo. La spesa complessiva stanziata è di 26.000 euro più IVA. Abbiamo chiesto di eseguire i lavori entro il termine stabilito (15 gennaio), ma ancora, dopo ripetute richieste via sms, dei dettagli dei lavori con tanto di piano, materiali e date ancora non abbiamo risposte. Attenderemo al massimo martedì 27”.

Barbara Carniti in data 27 dicembre 2011 sul gruppo “Salviamo casa Merini”:
“AGGIORNAMENTO URGENTE:

Ho parlato appena adesso con la dott.ssa Rachele Autieri del Comune di Milano. Per i lavori inerenti il muro degli angeli il Comune dovrà fare una "Determina dirigenziale", che non prevede la riunione della giunta comunale: contano di approntare il documento entro la fine dell'anno.
Abbiamo fatto richiesta di una copia delle documentazioni e ci verrà spedita non appena sarà pronta. Domani sarà fatto un sopralluogo nell'appartamento da Comune e Soprintendenza.
Oltre ai lavori sul Muro, è intenzione del Comune e della Soprintendenza conservare anche un ritratto che si trova sulla parete vicino alla finestra che da sul cortile e una documentazione fotografica in 3D dell'intero appartamento.
Continuiamo a firmare la petizione e a mantenere alta l'attenzione. Presto nuovi aggiornamenti.”

C’è un modo concreto per far parte di questa iniziativa.

Questo è un appello. Non una newsletter. Un appello affinché tutti Voi mettiate la Vostra firma nel sito www.firmiamo.it. La pagina è http://www.firmiamo.it/salviamo-casa-merini. Firmate. Firmate. Firmate.
La procedura è la seguente:
Per firmare la petizione avete a disposizione due form:
1. Form di colore blu: per gli utenti di Facebook, è la versione più semplice e veloce per chi ha il contatto.
2. Form di colore verde: per tutti coloro che vogliono partecipare firmando ma non hanno il contatto di Facebook. Basta solo inserire i campi con l'asterisco (che sono obbligatori), serve anche l'indirizzo mail. Cliccate in basso per dare la conferma. Ora nella vostra casella di posta vi apparirà una nuova mail con i ringraziamenti per aver aderito. Cliccate sul link. Così la procedura è completa!

Ringrazio di tutto cuore i personaggi pubblici che si sono prodigati per il Muro degli Angeli:
Giovanni Nuti (musicista e collaboratore per 16 anni della Poetessa), Fabio Cinti (musicista), il poeta Mauro Mazzetti, i giornalisti Mollica e Bruno Luverà (tg1), Ricky Farina (regista e poeta milanese), il giornalista Marco Liorni, Start di Radio Uno e Ponte Radio dell’Università della Calabria, Radio Popolare ed altri.
GRAZIE A TUTTI VOI!!!

Per contatti diretti: murodegliangeli@libero.it

"Tutti mi guardano con occhi spietati,
non conoscono i nomi delle mie scritte sui muri
e non sanno che sono firme degli angeli
per celebrare le lacrime che ho versato per te."


Da “Il bacio” – Rasoi di seta Musica Giovanni Nuti e testo Alda Merini

martedì 27 dicembre 2011

sempre saputo

il giorno che entrerò in ospedale sarai dall'altra parte del mondo.

L'Alda

Non avessi sperato in te
e nel fatto che non sei un poeta
di solo amore
tu che continui a dirmi
che verrai domani
e non capisci che per me
il domani e' gia' passato...

Alda Merini

lunedì 26 dicembre 2011

quello che fai tu  è sbagliato, vergognati.

quello che fanno gli altri è sbagliato, comprendili.
se va bene l'anno prossimo il  mondo finirà prima di natale, che doni ho ricevuto? La consapevolezza che certi uomini vogliono bugie che gli consentano di pensarsi nel giusto e nel vero... io gli lascio le illusioni, le balle e il testosterone, ci facciano una bella zuppa e ci si soffochino per capodanno.

domenica 25 dicembre 2011

fucking xmas

Un natale che hai dovuto costruire, cercando una magia che voleva affievolirsi e morire sotto le ceneri della tua anima. Un natale passato con Spoon River tra le mani e un cucciolo tra i piedi che girava estasiato tra i nuovi regali. Un natale con uno squarcio nel cuore, perché l’odio a natale, più di ogni altro giorno, ti arriva troppo feroce per essere giusto. Ah già, c’è chi lo chiama amore, per fortuna tu sei una stronza e non sai amare, ma hai ancora il ricordo della parola “rispetto”.

venerdì 23 dicembre 2011

Tu amico

Tu amico

Tu amico non piangerai la mia morte,

per te sarò una pietra tombale

per te sarò un nulla distrutto,

tu non piangerai la mia morte

e forse ti darà anche sollievo

sapere che sotto la terra

cosparsa di venti improvvisi

giace un notturno poeta

che al mondo non era nessuno.

martedì 20 dicembre 2011

Moccioso

Ci sono persone che attraversano la nostra vita: entrano, ci trasformano e se ne vanno, lasciandoci la curiosità di noi stessi, la capacità di amarci di più attraverso occhi più cristallini. Ci sono persone a cui restare eternamente grati, per averci ridato noi stessi. Oggi è il compleanno di una di queste (rare) persone: grazie moccioso.

Bianca

Luce,

che filtra tra le fronde,

accendendo di poesia

ciò che nasce banale

e si rinnova d'eterno.

Carezze

lontane che si scaldano

nell'incrocio di sguardi amorevoli

rincorsi in un cielo

che è sorriso vivo

in chi lo sa cercare.

Presente,

che non smette di unirsi

in pensieri sublimi

poggiati su cuscini

d'amore inesauribile.

L'Alda e il Natale...

Poesia per Natale
di Alda Merini
Natale 1988


Buon Natale, Marina,
mia rondine felice
mia adorata figliola
piena di mille grazie,
che non perdoni mai
gli sprechi di denaro:
tu non perdoni
l'usura dei poeti
la loro fantascienza
e l'eterno dolore.
Se tu non mi perdoni
che debbon dire i figli
dell'interno Naviglio
sopra cui giace inerte
la nera poesia,
quelle luci lontane
il seno della colpa
e il lubrico miraggio
di un amore perduto.
Buon Natale, Marina,
per ciò che non ho avuto.

lunedì 19 dicembre 2011

Crooners

Da “Crooners”


IO E IL MOTEL / I AND THE MOTEL ROOM


(di N.Manuppelli, traduzione di William J. Harris)


Sono stato per una notte


in questo motel


dove tu sei stata


dove tu ti sei riposata


e dove non sei più tornata


nessuna scritta


nel bagno dove ti sei truccata


e a parte nomi senza significato


alcuni prodotti da bagno


il numero della stanza


chiavi e il loro suono nell'atrio vuoto


Mi sono seduto sul letto


mi sono tolto le scarpe sporche


e poi mi sono sdraiato


"Eccoci qui, siamo in due"


ho detto fra me


"io e il motel"


 Ma se ci penso bene tu c'eri


come una donna che danza sulle mie ginocchia


c'erano le mie scarpe


e altre ombre cinesi in quel motel


Ho dormito a testa in su


lei scivolava sulla mia pelle


Sono stato per una notte


in questo motel


dove tu sei stata


dove tu ti sei specchiata


e dove non sei più tornata


Cielo grigio ora che sono di nuovo fuori


la strada è sgombra di auto


Te lo confesso, non capita spesso


di apprezzare la propria solitudine


non capita  così spesso


di partire da soli

domenica 18 dicembre 2011

E' natale

I saw mommy...

Tette infarinate, profumo di zenzero per la casa, i knodel cotti e mangiati, il piccolo che parla di doni e inizia a scalpitare,  un vestito da aiutante di babbo natale (fatto con le mie manine)  pronto sulla sedia ... credo di essere vicino all'ineluttabile Natale... auguri cucciolo, è tutto per te.

grande

grande grande grande

Con te dovrò combattere
non ti si può pigliare come sei...
i tuoi difetti son talmente tanti
che nemmeno tu li sai...
sei peggio di un bambino capriccioso
la vuoi sempre vinta tu...
sei l'uomo più egoista e prepotente
che abbia conosciuto mai.
Ma c'e' di buono che al momento giusto
tu sai diventare un altro...
in un attimo tu
sei grande grande grande e le mie pene
non me le ricordo più.
Io vedo tutte quante le mie amiche
son tranquille più di me
non devono discutere ogni cosa
come tu fai fare a me...
ricevono regali e rose rosse
per il loro compleanno
dicon sempre di sì
non han mai problemi e son convinte
che la vita e' tutta lì...
invece no, invece no
la vita e' quella che tu dai a me...
in guerra tutti i giorni sono viva
sono come piace a te...
ti odio e poi ti amo e poi ti amo
e poi ti odio e poi ti amo...
non lasciarmi mai più.
sei grande grande grande come te
sei grande solamente tu.
Ti odio e poi ti amo e poi ti amo
e poi ti odio e poi ti amo...
non lasciarmi mai più.
Sei grande grande grande come te
sei grande solamente tu.
Non lasciarmi mai più.
Sei grande grande grande come te
sei grande solamente tu.

sabato 17 dicembre 2011

Dio c'è...e c'ho le prove





Antecedente: ieri sera concerto di Natale di mio nipote.

Scena: sul palco stanno rappresentando uno skatch dove un calzolaio umile e gentile, dichiara di essere in attesa di qualcosa di grosso, o qualcuno di importante... si dice debba nascere il figlio di Dio, ma lui non capisce bene cosa voglia dire.

D'un tratto, davanti alla bottega, una donna inciampa sul marciapiede, trema dal freddo, attende il marito. Il calzolaio gentile l'accoglie, le prepara un thè caldo e le dona una sciarpa per proteggerla dal freddo.

Più tardi un bambino sta scappando, lo inseguono le guardie: ha rubato perchè aveva fame. Il calzolaio gentile lo accoglie, gli prepara un thè caldo e gli offre il suo pranzo.

Infine, lì davanti un operaio sta spalando la neve, è stanco, infreddolito. Il calzolaio gentile lo accoglie, gli prepara un thè e lascia che si scaldi nella sua bottega.

Rimasto solo il calzolaio si interroga ancora su quanto dovrà aspettare e, soprattutto, chi dovrà aspettare. Si sente una voce fuori campo "Ancora non hai capito chi è Dio?"

Rientra la donna freddolosa e grida "sono io!", e fuori campo "avevo freddo e mi hai scaldato", la segue il ragazzino affamato "sono io!", e fuori campo "avevo fame e mi hai sfamato" e infine l'uomo stanco che grida "sono io!".

Attimo di silenzio, poi dalla platea si sente la vocina di uno scricciolo biondo che grida "sono io!!!!", tutti a ridere. Solo due stupidi ridono con una lacrima che spinge dietro le palpebre. Si amore mio, anche tu sei Dio, una delle sue migliori manifestazioni.

venerdì 16 dicembre 2011

ps.

e qualcuno... in particolare... non ti agevola il lavoro. ma non ti aspettavi nulla di diverso. chi soffre sono gli altri, guai a dimenticarsene.

Ti fa fatica.

Le giornate ti costano fatica, forse per questo la sera crolli sul divano, spesso prima di tuo figlio. Ti fa fatica dire, ma molta più fatica non dire. Ti fa fatica pensare, ancora di più dimenticare. Allora fai, che a fare sei brava, che a rimandare ci si crogiola solo nel senso di colpa.

Dovresti pensare, che tra una settimana è Natale, ma ti fa fatica pensarlo perchè quest'anno tocca contare morti. Gente che l'anno scorso c'era e quest'anno c'è... ma non qui, non per te. Gente che dovrai anche vedere, a cui dovrai sorridere e fare regali, ma come se fossero estranei. E gente che non vedrai, non sentirai senza saperne davvero fino in fondo il senso.

Dovrai inventare una magia per il tuo piccolo, perchè per lui è  (e dev'essere) Natale, forse l'ultimo di questa tradizione, ma hai fatto voto di non pensare a lungo termine. E dovrai dire tante bugie a chi ami perchè, a quanto pare, non sei l'unica a non dimenticare.

Sì, questo natale è faticoso, l'unica consolazione è che non dovrai far fatica ad aprire regali, perchè se davvero Babbo Natale esiste, ti porterà solo carbone. Sei stata cattiva e tanti babbi natale ti puniranno... e tu riderai piangendo, sapendo che hai sgomitato per il tuo posto nel mondo... e per il tuo sacco di carbone, ma si fa fatica.

mercoledì 14 dicembre 2011

Santa Lucia

La città non ti regala niente e se può ti dà il peggio di sè. Ti dice che è sporca, decadente, inquinata, rumorosa, distratta. Se ti fa comodo puoi crederle, puoi sentirti la persona giusta nel posto sbagliato. Oppure puoi amarla. Puoi scoprirla cambiando di poco l'inclinazione del tuo sguardo, camminando più lentamente, con le mani ben ficcate nelle tasche calde. Puoi guardare i suoi alberi stagliati contro un cielo di cemento, e i suoi palazzi fieri che ogni mattina sfidano la nebbia.

Puoi commuoverti fino alle lacrime mentre sei chiusa nella tua aula per l'ultima lezione prima della sessione invernale di esami e da fuori senti l'eco di un coro di natale e tutto si conclude in un applauso, dentro  e fuori i banchi, e sei davvero grata a quel professore ruvido che ride sotto i baffi per l'Imbriani. E puoi scoprirti in un sorriso mentre raggiungi l'atrio e le voci si fanno più calde e fuori intravedi il chiostro e una pioggia inglese che vuoi sentire sulla pelle.

E hai voglia di telefonare, per condividere un sorriso, e questa volta  una voce giusta da chiamare e torni all'auto con lo sguardo meravigliato e sereno e canti dentro di te quella canzone che ti arriva dritta al cuore dei ricordi. Sì, ieri era Santa Lucia, non lo hai scordato.

Santa Lucia


Santa Lucia, per tutti quelli che hanno occhi
e gli occhi e un cuore che non basta agli occhi
e per la tranquillità di chi va per mare
e per ogni lacrima sul tuo vestito,
per chi non ha capito.


Santa Lucia per chi beve di notte
e di notte muore e di notte legge
e cade sul suo ultimo metro,
per gli amici che vanno e ritornano indietro
e hanno perduto l'anima e le ali.


Per chi vive all'incrocio dei venti
ed è bruciato vivo,
per le persone facili che non hanno dubbi mai,
per la nostra corona di stelle e di spine,
per la nostra paura del buio e della fantasia.


Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata
e un ragazzino al secondo piano che canta,
ride e stona perchè vada lontano,
fa che gli sia dolce anche la pioggia delle scarpe

martedì 13 dicembre 2011

chi

pensa "per me" sbaglia. A prescindere.

buongiorno

non essere più dentro una bellezza struggente, fa piangere la mattinata. La voglia di costruirne una tutta tua, asciuga il viso. Libri in cartella e si riparte.

domenica 11 dicembre 2011

cv

Compilando il mio curriculum mi rendo conto che sono più credibile come persona che come lavoratrice, in altri tempi avrei pensato che fosse un fallimento... ora mi viene da pensare che sia il modo giusto di impostare la vita.

sabato 10 dicembre 2011

piccole gioie

Preparare la casa al Natale immaginando la faccia che farà mio figlio quando si risveglierà...

venerdì 9 dicembre 2011

dubbio amletico

il principe delle maree su la7 o l'amore ritrovato su la5?

diario di viaggio 2

Penso a lunedì sera, una bellissima cena al Ghetto: Hummus e Falafel e poi una bella carbonara. No, niente carciofi alla giudia, non mi piacciono. L'atmosfera al ghetto era  stregata, sembrava di essere sempre appartenuta a quei muri crivellati. Abbiamo cenato all'aperto, a dicembre! A pensarci ora, mentre congelo dentro ad un maglione pesantissimo e chiusa nelle mura di casa, mi viene voglia di rifare la valigia e ripartire all'istante.

Fare le tre di notte passeggiando tra trastevere e l'isola tiberina, parlando e ridendo e piangendo è stato un bellissimo regalo di (pre)natale e mi viene voglia di riabbracciare chi c'era ... dimenticando chi quel giorno lì inseguiva la sua chimera

giovedì 8 dicembre 2011

Spacciare

Spacciare la crudeltà per grazia è ridicolo... e sono buona perchè è Natale...o quasi

Cose che impari svegliandoti all'alba

Sensi di colpa

Babbo natale ti ha fatto un regalo in anticipo, ha cancellato i tuoi sensi di colpa, i se, i ma... è bastato dire "lasciami in pace", tutto molto samplisce.

Piccole Gioie

Svegliarmi... riconoscermi in un sorriso e preparare il Natale per il mio cucciolo

mercoledì 7 dicembre 2011

domenica 4 dicembre 2011

pessima

Sto impestando la casa di bigliettini... ok sono una pessima madre apprensiva...

sabato 3 dicembre 2011

piccole gioie

Ritrovare Cricchetto dopo giorni di ricerca e vedere il sorriso raggiante sul faccino del cucciolo

venerdì 2 dicembre 2011

non voglio dimenticarti amore

Non voglio dimenticarti, amore,
nè accendere altre poesie:
ecco, lucciola arguta, dal risguardo dolce,
la poesia ti domanda
e bastava una inutile carezza
a capovolgere il mondo.
La strega segreta che ci ha guardato

ha carpito la nudità del terrore,
quella che prende tutti gli amanti
raccolti dentro un'ascia di ricordi.

Alda Merini

La pelle nuda fremente

La pelle nuda fremente


La pelle nuda fremente,
che di notte raccoglie i sogni,
la tua pelle nuda e fremente,
che vive senza emozioni
paga soltanto del mondo,
che la circonda indifeso,
la tua pelle non è profonda,
resta soltanto una resa:
una resa a un corpo malato
che nella notte sprofonda,
un grido tuo disperato,
a quello che ti circonda.
La tua pelle che fa silenzio,
e lievita piano l’ora,
la tua pelle di dolce assenzio
forse può darti l’aurora,
l’aurora tetra e gentile
di un primo canto di aprile.


(da "La terra santa)

La città nuova

La città nuova


Ecco un bianco scenario
per tratteggiarvi l’accompagnamento
degli oggetti di sfondo che pur vivono.
non ne sarò l’artefice impaziente.
Berrò alle coppe della nostalgia,
avrò preteso d’ozio nelle lacrime…
perché non mi ribello alla natura:
la mia lentezza li esaspera…
La mia lentezza? No, la mia fiducia.
Per adesso è deserto.
Il mondo può rifarsi senza me,
E intanto gli altri mi denigreranno

mercoledì 30 novembre 2011

canzonette

inizio a preparare la valigia... prima cosa pronta... le mie canzonette.
L'onestà costa cara... quella verso se stessi è un bene di lusso. C'è crisi.

piccole gioie

... lasciare i vestiti sul calorifero la sera e ritrovarli in un caldo abbraccio al mattino...

martedì 29 novembre 2011

lunedì 28 novembre 2011

Sto evadendo tutte le incombenze di una giornata faticosa... la prossima voce? ah sì, rincorrere un cinghiale a piedi nudi nella steppa... ho tenuto i lavori facili per la serata evidentemente...

aiuto

Detesto chiedere aiuto, nove volte su dieci  risulta un prestito concesso dietro pagamento di  interessi a tassi di usura

domenica 27 novembre 2011

settimana

mi aspetta una settimana di fatica, fastidio e ospedale... poi forse due grammi di felicità... ce la posso fare

sabato 26 novembre 2011

Risvegli

Risvegli.  Qualcuno cerca di rovinarli, qualcuno di costruirli. Questa volta voglio che il piatto della bilancia penda sui sogni, la realtà può attendere: qualcuno che  muore non ha più fretta.

venerdì 25 novembre 2011

Felicità


Felicità,


senso di colpa


che graffia nello specchio


mentre guardi un sorriso


 che riconosci tuo.

giovedì 24 novembre 2011

roma rivo

Una volta eri un muratore, così il portico d'ottavio è diventato il portico d'ottone... deformazione professionale :D roma arrivo.. e ci sarà da ridere

Freddie

love of my life


20 anni fa, il 24 novembre, moriva uno dei più grandi e nasceva un viaggio a Londra, con mamma portata quasi di peso. Una scommessa, senza sapere la lingua, senza aver mai preso un aereo, una ragazzina di  15 anni che va in agenzia viaggi e prenota per tre. E poi un sogno per ricorrerne un'altro, quello di mia madre che voleva volare, fare la hostess, girare il mondo e che invece a 11 anni faceva la "bambina di servizio" e a 14 l'operaia in fabbrica. Una mamma che non aveva ancora smesso di asciugare le lacrime per la morte di sua madre, avvenuta l'estate precedente, e che con la musica di Freddie, scoperta troppo tardi, ha ripreso in mano la sua vita, ha comprato un pianoforte, ha inventato un sorriso e mi ha seguito pazzamente su quell'aereo.

Eternamente grata with love to mr badguy

mercoledì 23 novembre 2011

vicini e lontani



Lo pensi da parecchio, vicini e lontani non sono sinonimi, sono ossimori. Starsi vicini da lontano, impossibile. Stare lontani anche stando vicini, molto più realistico. Poi ci sono giornate di maglioni blu e braccia larghe, di kleenex misteriosi che qualcuno aveva già preparato per te, insieme al caffè che basta un attimo ed è fatto. Quello è stare vicino, con le orecchie tese, il cuore aperto, il petto caldo per asciugarti il viso e il saperti già. Prima delle parole, delle lacrime, dei sorrisi usati come puntello per risalire. Cedere il passo al dolore altrui per una volta, mettere il proprio nello scartoccino degli avanzi da mangiarsi la sera. Quello è stare vicini e questo non lo dimentico.

30

30 ore ... non mangi da 30 ore e sei ancora in piedi. stai migliorando.

martedì 22 novembre 2011

harry ti presento sally

La prima sera nella casa nuova non poteva che essere plaid e quel film

segreteria telefonica





Strana sensazione... tornare a casa, accendere il pc e non trovare alcuna mail, sentire la segreteria telefonica ripetere "non ci sono nuovi messaggi"  e controllare di aver messo la suoneria al telefonino, perchè magari qualcuno ha chiamato e tu non hai sentito.

Silenzio.

Poi ricordi. Apri le finestre e lasci parlare il mare. Una conquista violenta di un pezzo di vita... ma ora ricordi perchè hai scelto.

Circle

Circle


Ero sul terrazzo, l'unico posto tranquillo della casa. Guardavo il mare abbracciata a mio figlio, sotto il poncho, poi l'ho sentito cantare. Io stavo cantando ad alta voce senza accorgermene. Mi pare fosse l' 86. La canto ogni volta che vedo il mare d'inverno, sorriso amaro, questa volta il testo è proprio mio. halaaallaalaalaa

Me, I'm a part of your circle of friends
And we notice you don't come around
Me, I think it all depends on you
Touching ground with us but
I quit, I give up, nothing's good enough for anybody else,
It seems
And I quit, I give up, nothing's good enough for anybody else,
It seems
And being alone is the best way to be
When I'm by myself it's the best way to be
When I'm all alone it's the best way to be
When I'm by myself, nobody else can say goodbye
Everything is temporary anyway
When the streets are wet, the colors slip into the sky
But I don't know why that means you and I are, that means you and I
I quit, I give up, nothing's good enough for anybody else,
It seems
And I quit I give up, nothing's good enough for anybody else,
It seems
And being alone is the best way to be
When I'm by myself, it's the best way to be
When I'm all alone, it's the best way to be
When I'm by myself, nobody else can say
Me, I'm a part of your circle of friends
And we notice you don't come around

Autunno caduco

Ecco è arrivato il furgone dei traslochi, lo vedo parcheggiato nel controviale. Scendono due tipi bassi, tarchiati. Il loro capo è già venuto su da me, puzza di sudore già alle dieci del mattino. Apro la finestra, ho voluto un piano alto questa volta, da un lato vista sulla città, dall'altro sulla marea. E' una casa d'epoca e io la renderò mia, non so ancora come.

Intanto dovrò pensare a come fare spazio a 1500 post, 7488 commenti, un fiume di parole e una manciata di volti che sono rimasti tra le dita, almeno finchè l'autunno non avrà deposto tutte le foglie e fatto cadere parecchi capelli. "Autunno caduco", la mia nuova imprecazione stagionale

lunedì 21 novembre 2011

wind of change

The future's in the air
I can feel it everywhere
Blowing with the wind of change

Odio i cambiamenti. Riesco a percepire la pesantezza della mia abitudine gravare su ogni arto, su ogni atto utile a cambiare. Utile a cambiare... utile cambiare? Cambiare, dato di fatto, coercizione imposta dal momento, dalla politica, dagli affetti e sì, anche da splinder che ci ha "gentilmente" resi orfani senza troppe cerimonie e senza troppi testamenti.

Cambiare abitudine quindi, niente di più complicato. Imparare nuovi comandi, fare nuovi errori... e sorrido, dei vecchi in fondo ero un po' stanca.Chiedo dunque scusa ai blogger scafati di questa piattaforma per il disordine e gli scatoloni lasciati ovunque, da qualche parte deve pur esserci la macchinetta del caffè, è l'unica cosa che ho sballato fin'ora, fatevi largo e accomodatevi ovunque, tranne sulle scritte "fragile". Che poi è una scritta che mi è sempre piaciuta "fragile", uguale in molte lingue diverse, inequivocabile avvertimento che viene costantemente disatteso. Ma questo è un altro argomento.Sì, il caffè dunque.

Che non piove e non posso dire nemmeno governo ladro, che un governo ancora non ce lo abbiamo, o forse sì. Non lo so, è cambiato, imposto come lo spostamento di blog, sicuramente non votato che non voterei mai un banchiere e un militare, così, per partito preso, perchè a noi vecchi hippies ci fa fatica cambiare e per noi un militare al governo è sempre causa di brividi lungo la schiena.

L'album dei ricordi... dove lo metto, non ho ancora trovato lo zucchero ma questa cartaccia si è già messa tra i piedi. Lo metterò sotto la poltrona che se mi va bene non sposterò per qualche settimana. Non ho voglia di contare i visi che ho lasciato nel vecchio condominio, nella vecchia vita. Se cambiare si deve, cambiare si dovrà. No giuro, è polvere giù per la gola, niente magoni, solo scartoffie da evadere che essere ragioniere a volte paga... a volte no... ma è un altro argomento... meglio cambiare...





Ragazzi qui tira una brutta aria... meglio fare le valigie... grazie a tutti quelli che ho incontrato qui...a qualcuno in particolare...
chi vuole può trovarmi
qui

sabato 19 novembre 2011


"E grazie per come insegnate al mio piccolo nanetto ad amare le persone!"


... messaggi come segna passi in un sentiero....

venerdì 18 novembre 2011




[youtube http://www.youtube.com/watch?v=N7Q6BBx-ghg]



Strana alchimia in questo autunno dove tutto sembra finire. Anche splinder, scoperto per sbaglio molti anni fa, che per sbaglio ha cambiato un po' la mia vita e che ora, per sbaglio, chiude. Per una porta che si chiude se ne aprono cento, si è soliti dire, di questo passo, la prossima primavera, finirò direttamente in un altro spazio siderale passando per uno star gate. Ma sto divagando.



Dicevo, strano autunno, mi ha sempre depresso, l'ho sempre rifiutato. Questa volta invece è proprio quello che mi serve. Serve anche la nebbia che è tornata a farsi seria e che fa sì che Milano mi accolga ogni mattina con un tunnel che sa di onirico. Il sole c'è, si sta svegliando appena sopra la cortina di brina notturna e foschia mattutina. Ogni giorno la stessa stazione radio che non ascoltavo da anni perché troppo triste, ogni mattina lo stesso palinsesto. Se all’inizio della canzone di Mina non sono ancora in v.le Certosa, sono ufficialmente in ritardo.



La musica si è riappropriata dei silenzi lasciati da voci partite, che fine ha fatto la musica italiana in questi anni? E tu dov’eri? Ah si, a fare la zia rock e poi la mamma rock. Le foglie sono stoiche questo autunno, sono ancora tutte lì, sugli alberi, incendiate, un po’ moribonde, ma ancora fiere e le guardo ogni mattina facendo il tifo per loro, non sapendo farlo per me. Mi crogiolo nelle passeggiate solitarie, i pranzi solitari, i pensieri solitari, non sopporterei una primavera intorno in questo momento fatto di perplessità e pensieri, di addii da masticare e mandare giù come le polveri sottili. E a poco a poco mi ritrovo, con i pregi e con i difetti, con quella passione incendiata che mi fa restare ancorata a rami che vogliono addormentarsi… ma stanno passando Mina, sono ancora in accappatoio… sono ufficialmente in ritardo.



canto per te questa canzone
per tormentontari ancora un pò
tornare lì
per un momento
con te che non puoi dire no



canto per te
questa canzone
e so già quello che farai



adesso fingerai niente
ma dentro invece tremerai
no no ti tradire con la gente



continua a fare quel che fai
non ti fermare
mio solo amore
tutto resta tra di noi
volevo solo dirti ancora



che non è passata mai
che tu mi senti come allora
anche se non lo dici mai



canto per te
questa canzone
per farti male forse un pò
perchè tu sappia almeno ancora
che dentro non mi hai perso, no

giovedì 17 novembre 2011


sono stanca
di voler bene a persone che non mi conoscono
che non si fidano
che mi giudicano male
che trasformano tutto quello che dico e faccio
in qualcosa di sbagliato
sono stanca di fare tutta questa fatica per essere amata
sono stanca di non essere in grado di mettere in piedi rapporti
semplici fatti di affetto e rispetto sinceri
sono stanca di dare spiegazioni
sono stanca

mercoledì 16 novembre 2011

sabato 12 novembre 2011

giovedì 10 novembre 2011


Buon weeeeekk ennndd a meeee, buon weeeek ennnndd a meeee :D....sto impazzendo


"Il titolo del film di questa settimana è Baraonda d’amore, con il Ragazzo Fantastico e la Macchina più Sensibile del Mondo. è una storia d’amore e fantascienza con un pizzico di spionaggio e di rivoluzione tanto per gradire. Quando meno te l’aspetti c’è anche qualche spunto comico. Se non sei immerso fino al collo negli archetipi, potresti trovare la lucidità necessaria per abbuffarti delle delizie terrene che sono sparse da qui all’orlo dell’abisso."


... per gentile istigazione ...





svegliarsi con un musetto sulla faccia che ti dice mmammaaasveeeiiiiiaaaa e che poi comincia con una serie di richieste a raffica mentre tu cerchi ancora la faccia tra i capelli: mamma chitarra, mamma pimpa, mamma video, mamma mammaaa mammmmaaa mmmaaammma, e nel frattempo sistemi casa e poi ti dai una mano di puttura al viso e lavi il cucciolo, lo spedisci dalla nonna, dimentichi il cellulare, torni indietro, c'è incidente, attivi il teletrasporto e alle 12.30 sei in aula con la pressione a -18 e Manzoni che si dà arie dantesche. Esci, centro commerciale, spesa. Mamma bla bla bla, le sistemi buona parte dei malumori, prendi il cucciolo dopo stressante contrattazione cedi sui gommoni, e lo porti e lui salta e si fracassa e ride e a te vengono i capelli bianchi e mentre sei lì con la faccia trascinata a terra dalle occhie e dalla pressione che nel frattempo, non avendo pranzato, è scesa al minimo sindacale, trovi un papà piacione che sembra Alec Baldwin prima del cedimento fisico strutturale che fa il simpatico e tu lo percepisci come una mosca incastrata nel timpano. Tratti con il cucciolo e lo porti a casa che sono quasi le sette, scarichi e ritiri la spesa con un contorno di mammamammamammamammma. prepari la cena e nel mentre tagli copi incolli e surgeli le cene per i prossimi giorni, ti siedi ingoi gli avanzi il piccolo sorride e parla, ti lavi e sei al computer cercandi di trovare il filo degli appunti di storia mentre dietro la quinta di muro c'è un incontro di lotta. Ah si hai ucciso un ragno, oggi non ti fa paura nulla, tranne i pensieri, ma quelli li ometti. Una cosa tipo così ecco.






Oggi ti sei posta delle domande... tipo ... la tipa zeneunpofattona direbbe ancora
"c'hai tutti i chakra aperti???"

Secondo me si sono dati alla fuga nottetempo

mercoledì 9 novembre 2011


Vecchioni ha smesso di fare musica... ma continua a fare poesia.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=kwn27mxktnk]


Tu non credere che non ci pensi mai,
se dicessi il contrario ti mentirei,

nello specchiomi inchioda il ritratto di Dorian Gray:
quando i giorni passati s'innebbiano,
ed il tempo si conta per attimi,
caccio via con la mano dagli occhi la polvere;

e mi prende quell'ansia dei marinai,
quando il vento e la vela tradiscono,

ma paura di perdermi non ne ho e dove andrò:

mi porterò,
porterò via con me ogni bacio che mi hai dato,
che mi lasciava senza fiato;
mi porterò,
porterò dietro i figli come una ferita
innamorati della vita.

Vi porterò
e vi terrò
dove sarò
o non sarò.
Per non dire delle mani che mi tremano,
dei pensieri che li penso e poi mi annoiano,
questo tempo d'amare non chiedo quanto durerà;

non lo so se è meglio vivere che scrivere,
so che scrivo perchè forse non so vivere,


per conoscere l'oscurità prima che faccia buio;
tu non credere che al buio non ci pensi mai,
ma mi dura solo un attimo e svanisce sai,
e paura di perderti non ne ho e dove andrò.
Mi porterò

tutti i poeti che hanno pianto per amore

se ci staranno nel mio cuore;

mi porterò
il soldatino che non rimaneva in piedi
e che è il più bello se ci credi;
mi porterò
tutti i cavalli che hanno perso per un niente
e sempre primi nella mente;
li porterò.
Mi porterò
quando aspettavo il tuo sorriso come un dono
e far l'amore era un perdono,

mi porterò
quando eran piccoli i ragazzi e noi eravamo
giovani e bellicome siamo.
Ti porterò
e ti terrò
dove sarò
o non sarò.
Ti porterò.


Sono solo canzonette, ma che fanno compagnia, ascoltatte a palla con il suono impuro di una vecchia cassetta registrata. Come il sole sul lastricato della città, come le foglie gialle che si incendiano sotto il mio sguardo, come quella nuvola a forma di cuore che mi sarei persa se avessi guardato solo la strada davanti a me e non il cielo che stava giocando. Piccole gioie di città.



[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Nr__UIYtps4]
LORO NON SANNO COM'E' FACILE
INNAMORARSI DI UNA COME TE
PIUTTOSTO CHE MORIRE IMMOBILE
MEGLIO MORIRE DI TE...

Girano per la strada
voci su te e me
dicono che la storia
la nostra Storia è
un'altra Storia Persa....poi...
Poi dicono anche che...
che SPLENDIDA E PERVERSA...TU
ti prendi gioco di me...


LORO NON SANNO COM'E' FACILE
INNAMORARSI DI UNA COME TE
PIUTTOSTO CHE MORIRE IMMOBILE
MEGLIO MORIRE SU TE...

Domani sì, adesso no
poi dici sempre "non lo so"
Domani sì, Adesso no...
...no...no...no...
Sempre la stessa storia
la stessa Vecchia Storia che...
mi capita ogni volta
che incontro una come TE!
!

PORCA MISERIA
NON PRENDI FUOCO MAI!!!
PORCA MISERIA
FAMMI MORIRE DAI!!!

Domani sì, Adesso no...
poi dici sempre non lo so
Domani sì, Adesso no...
...no...no...no...
Domani sì, Adesso no



















Ho pensato una cosa...
cosa?
...esito
Esiti a far che?
Che domanda, se lo sapessi non esiterei!

(Fino all'ultimo respiro... Michel Poiccard)

lunedì 7 novembre 2011



[youtube http://www.youtube.com/watch?v=A6umJkuKNtc]

I'm just the pieces of the man I used to be
Too many bitter tears are raining down on me

I'm far away from home
And I've been facing this alone


For much too long
Oh, I feel like no-one ever told the truth to me
About growing up and what a struggle it would be
In my tangled state of mind
I've been looking back to find
Where I went wrong


Too much love will kill you
If you can't make up your mind
Torn between the lover
And the love you leave behind
You're headed for disaster
'Cos you never read the signs
Too much love will kill you - every time

I'm just the shadow of the man I used to be
And it seems like there's no way out of this for me
I used to bring you sunshine
Now all I ever do is bring you down
Ooh, how would it be if you were standing in my shoes
Can't you see that it's impossible to choose
No there's no making sense of it
Every way I go I'm bound to lose
Oh yes,


Too much love will kill you
Just as sure as none at all
It'll drain the power that's in you
Make you plead and scream and crawl
And the pain will make you crazy
You're the victim of your crime
Too much love will kill you - every time

Yes, too much love will kill you
It'll make your life a lie
Yes, too much love will kill you
And you won't understand why
You'd give your life, you'd sell your soul
But here it comes again
Too much love will kill you

In the end
In the end

domenica 6 novembre 2011


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=pTof2pzRCZc]


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=mfTt0b1yx-Q]





è troppo tempo amore che noi giochiamo a scacchi,
mi dicono che stai vincendo e ridono
da matti, ma io non lo sapevo che era una partita,
posso dartela vinta e tenermi la mia vita.
Però se un giorno tornerai da queste parti,
riportami i miei occhi e il tuo fucile.

... e non c'è niente da capire ...

giovedì 3 novembre 2011

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=hRAQ9AYk-o4]





oh vasco.. mi hai tolto le parole di bocca :D






sai che cosa c'è
quelle come te
io non le sopporto soprattutto perché
prima dici qui
poi volevi lì
poi che non dovevo neanche fare così
io non so davvero cosa fare di più
tanto poi è sbagliato sempre tutto che ho


quando sono qui vuoi che vada lì
quando non ci sono dovrei esserci
quello che davvero non va bene tesoro
è che tu non sei più quella che ho conosciuto io

non sei quella che eri
non sei quella che eri
non sei quella che eri
non sei
no non sei davvero più



ogni volta che
parlo con te
sembra di parlare con un muro perchè
non ascolti più
hai ragione tu
sei convinta sempre
anzi sempre di più
io non so davvero cosa fare tesoro
tanto poi è sbagliato sempre tutto di nuovo

sai che cosa c'è
prendilo da te
io mi vado a fare un giro fuori
anche senza di te

non sei quella che eri
non sei quella che eri
non sei quella che eri
non sei
no non sei davvero più
quella che eriii


quello che davvero non va bene tesoro è che tu non sei più quella che ho conosciuto
no non sei più quella che eri


non sei quella che eri
non sei quella che eri
non sei quella che eri
non sei
no non sei davvero più
quella che eriii

non sei quella che eri
non sei quella che eri
non sei quella che eri
non sei
no non sei davvero più
quella che eriii

Che poi oggi penso a Gozzano... e so dolori!

Loreto impagliato e il busto d'Alfieri, di Napoleone, i fiori in cornice (le buone cose di pessimo gusto!)il caminetto un po' tetro, le scatole senza confetti, i frutti di marmo protetti dalle campane di vetro, un qualche raro balocco, gli scrigni fatti di valve, gli oggetti con mònito, salve, ricordo, le noci di cocco, Venezia ritratta a musaici, gli acquerelli un po' scialbi, le stampe, i cofani, gli albi dipinti d'anemoni arcaici, le tele di Massimo d'Azeglio, le miniature, i dagherottipi: figure sognanti in perplessità, il gran lampadario vetusto che pende a mezzo il salone
e immilla nel quarto le buone cose di pessimo gusto, il cùcu dell'ore che canta, le sedie parate a damasco
chermisi... rinasco, rinasco del mille ottocento cinquanta!

I fratellini alla sala quest'oggi non possono accedere che cauti (hanno tolte le fodere ai mobili: è giorno di gala)
ma quelli v'irrompono in frotta. è giunta è giunta in vacanza la grande sorella Speranza con la compagna Carlotta.

Ha diciassette anni la Nonna! Carlotta quasi lo stesso: da poco hanno avuto il permesso d'aggiungere un cerchio alla gonna; il cerchio ampissimo increspa la gonna a rose turchine:
più snella da la crinoline emerge la vita di vespa.

Entrambe hanno uno scialle ad arancie, a fiori, a uccelli, a ghirlande: divisi i capelli in due bande scendenti a mezzo le guance.

Son giunte da Mantova senza stanchezza al Lago Maggiore sebbene quattordici ore viaggiassero in diligenza.

Han fatto l'esame più egregio di tutta la classe. Che affanno passato terribile! Hanno lasciato per sempre il collegio.

O Belgirate tranquilla! La sala dà sul giardino: fra i tronchi diritti scintilla lo specchio del Lago turchino.

Silenzio, bambini! Le amiche - bambini, fate pian piano! -le amiche provano al piano un fascio di musiche antiche: motivi un poco artefatti nel secentismo fronzuto di Arcangelo del Leuto e di Alessandro Scarlatti;
innamorati dispersi, gementi il "core" e "l'augello", languori del Giordanello in dolci bruttissimi versi:
... caro mio ben
credimi almen,
senza di te
languisce il cor!
Il tuo fedel
sospira ognor
cessa crudel
tanto rigor!
Carlotta canta, Speranza suona. Dolce e fiorita si schiude alla breve romanza di mille promesse la vita.

O musica, lieve sussurro! E già nell'animo ascoso d'ognuna sorride lo sposo promesso: il Principe Azzurro,
lo sposo dei sogni sognati... O margherite in collegio sfogliate per sortilegio sui teneri versi del Prati!



....

mercoledì 2 novembre 2011


Riassunto della giornata:

un pacchetto di ronhill strizzato e l'eco di una brutta canzone in testa.

lunedì 31 ottobre 2011


Ci sono pochi modi per farmi davvero incazzare

... uno dei più feroci, è toccare una mia Amica....


AMICIZIA

Etimologia
[
modifica]



L'etimologia non deve trarre in inganno pensando al verbo latino "amicio" che significa tra l'altro vestire, indossare, bensì bisogna notare che nella parola amico c'è la radice del verbo latino amo (-as,-avi,-atum,-are) che significa amare.

giovedì 27 ottobre 2011

e a te... che continui a non capire un cazzo... dedico questa giornata, perchè ti renda conto che ci sono molti modi per perdere qualcuno, alcuni categorici e non trattabili, altri semplicemente nelle nostre mani... e se non lo capisci nemmeno così... allora sei davvero una causa persa.




Ciao stupido capellone...







Sto rivivendo quel giorno, insieme a Sic. Me ne rendo conto, l'attrazione che ho per la celebrazione della morte di Sic, è un rivivere un lutto che mi hai negato. Quando te ne sei andato, hai scelto di farlo di corsa, senza fronzoli, senza una tomba, senza una foto, nessuna traccia. Non era importante per te, e non era nemmeno premeditato. Due ruote, una frazione di secondo, nemmeno il tempo di guardare il sole un secondo, formulare un pensiero, dire addio a qualcuno. Tu e Marco sull’asfalto, segni di gomme e di sangue. La piazza piena di gente, i dirigenti, i colleghi, amici e silenzio, oggi e 5 anni fa, increduli, affranti senza la capacità di associare al tuo viso, al viso di Marco, l’immagine composta e ghiacciata della morte. La rabbia di un rito funebre, dove le parole di cordoglio, speranza, eternità sembrano vuotarsi di valore semantico e spirituale per sembrare un oltraggio al dolore. Quale speranza? Quale eternità davanti a morti così violente e radicali, davanti a giovani vedove, e a genitori che piangono un figlio, lacrime inconcepibili. Ci sono tanti modi in cui un padre o una madre piangono per il figlio, quando nasce per la gioia, per le preoccupazioni e il senso di inadeguatezza mentre cresce, di gioia per ogni sorriso e per ogni conquista. No, non esistono lacrime per un figlio che muore, e infatti la madre di Marco sorride, ancora non ha capito cosa è successo. Continuerà a parlarti, lavare le tue posate, apparecchiare al tuo posto. Continuerà a dire “la moto di Marco, la camera di Marco, la felpa di Marco, la 24 ore di Antonio, la sciarpa della Roma di Antonio”
Dopo il funerale sei sparito, e di te mi è rimasta solo l’immagine di quel fiore di pesco che piangeva petali rosa sulla mia auto. Di Marco restano tante foto, interviste. Ecco, la paura di dimenticare la tua voce che tante volte mi ha raccolto, questo è uno degli aspetti stupidi e feroci della morte. Il restare aggrappato a feticci di vita, e tu lo sapevi. Sai che mi sarei straziata su piccoli stralci di te, che lo avremmo fatto in molti, e hai fatto in modo di far sparire tutto, anche la lapide, ancora per proteggere me e quelli come me, ma questa volta non so se hai fatto bene. Il ricordo è un problema da vivi, me ne rendo conto, tu ti sei arrogato il diritto di morire e mi hai tolto la possibilità di elaborare il lutto come avrei preferito, per questo sono arrabbiata con te. Non ho mai sopportato quando decidevi per me. E la rabbia ti tiene vicino a me, come quando discutevamo per ore di inutili se e ma. E la rabbia di oggi, per la morte di Sic, porterà via questa rabbia che sento dentro, perché lui mi sta concedendo la lentezza di un addio.
Mi vengono in mente quelle immagini allegoriche e un po’ psicopatiche, voi due, alla cave, a fare gli idioti con le moto, sporchi di fango e in piedi. Restate in sella ora, restate insieme.
Che puttanata la vita. Mentre scrivo queste righe arriva un messaggio, sono nati due gemelli. Proprio ora, proprio in questo istante quando è inevitabile sentire il passaggio del testimone di vita, proprio quando vorresti imprecare contro la morte, due schiaffi neonati ti riportano a cose terrene, ferocemente felici e reali, come lo siete stati voi, Marco e Antonio, e come lo siete ancora, come lo sarete sempre… dannazione. E benvenuti piccoli, che con i vostri sei secondi di vita, mi avete già dato una lezione importante.











mercoledì 26 ottobre 2011



[youtube http://www.youtube.com/watch?v=92cwKCU8Z5c]

Chi Vince Prende Tutto
Non voglio parlare Di quello che abbiamo passato
Sebbene mi ferisca
Adesso è storia

Ho giocato tutte le mie carte
Ed è quello che hai fatto anche tu.
Non c'è più niente da dire
Nessun asso da giocare ancora

Chi vince prende tutto Chi perde si sente una nullità
Accanto alla vittoria Questo è il suo destino
Ero tra le tue braccia
Pensando di appartenerti
Credevo avesse un senso
Costruirmi un recinto
Costruirmi una casa
Pensando di essere al sicuro
Ma sono stata una sciocca

A giocare rispettando le regole
Gli dei tirano i dadi
A mente fredda
Mentre c'è chi quaggiù Perde qualcuno di molto caro
Chi vince prende tutto
Chi perde deve cadere
E' semplice e chiaro
Perché dovrei lamentarmi.
Ma dimmi, lei ti bacia Come ero solita fare io?
Si sente la stessa cosa
Quando lei ti chiama per nome?
Da qualche parte nel profondo
Dovrai pur sentire che ti manco
Ma cosa posso dire
Le regole vanno rispettate I giudici decideranno
Quelli come me sopportano
Gli spettatori dello show
Restano in platea a guardare
Il gioco continua
Amante o amico
Tanto o poco
Chi vince prende tutto

Non voglio parlarne
Se questo ti rattrista
E posso capire che tu sia venuto a stringermi la mano
ti chiedo scusa se ti rattrista vedermi così tesa e sfiduciata ma vedi,
il vincitore prende tutto il vincitore prende tutto

martedì 25 ottobre 2011

lunedì 24 ottobre 2011




Ci sono parole difficili da pronunciare:
a due anni sono "paStelli, queSto"
... e a 35?


Oggi in auto

Io ti ho vista già, eri in mezzo a tutte le parole che
non sei riuscita a dire mai.
Eri in mezzo a una vita che poteva andare ma
non si sapeva dove...

Ti ho vista fare giochi con lo specchio
e aver fretta di esser grande
e poi voler tornare indietro quando non si può.

Quella che non sei
quella che non sei non sei
ma io sono qua e se ti basterà
quella che non sei, non sarai
a me basterà.

C'è un posto dentro te in cui fa freddo
è il posto in cui nessuno è entrato mai
quella che non sei.


Io ti ho vista già eri in mezzo a tutte le tue scuse
senza saper per cosa.
Eri in mezzo a chi ti dice "scegli": o troia o sposa.
Ti ho vista vergognarti di tua madre
fare a pezzi il tuo cognome
sempre senza disturbare che non si sa mai
.

Quella che non sei
quella che non sei non sei
ma io sono qua e se ti basterà
quella che non sei, non sarai
a me basterà.

C'è un posto dentro te che tieni spento
è il posto in cui nessuno arriva mai
quella che non sei.


Ti ho vista stare dietro a troppo rimmel
dietro un'altra acconciatura eri dietro una paura
che non lasci mai.


Quella che non sei
quella che non sei non sei
ma io sono qua e se ti basterà
quella che non sei, non sarai
a me basterà.

C'è un posto dentro te in cui fa freddo
è il posto in cui nessuno è entrato mai.
Quella che non...

domenica 23 ottobre 2011


un risveglio difficile questa mattina,mentre le parole della serata si stavano risvegliando, è arrivato un macigno. simoncelli è morto. tutto si può dire, tutto è detto. per noi mogli e madri, amiche che salutiamo i nostri motociclisti e che attendiamo il loro ritorno. sappiamo di essere incapaci di fermare il destino, la passione. a noi è data la possibilità di trattenere il fiato, aspettare il ritorno, accarezzare con lo sguardo il gesto fiero di chi sale sulla propria moto, sperando che una preghiera e una raccomandazione, possa accompagnarli sull'asfalto. mi viene rabbia, per tante cose che ora non voglio pensare. canterò una canzone che ho sentito in questi giorni e che mi ha dato energia e pensieri forti... perchè ... SE SEI INCERTO, TIENI APERTO! Ciao Sic.



CASCO BEN ALLACCIATO
LUCI ACCESE ANCHE DI GIORNO


PRUDENZA SEMPRE



Forse sono solo un satellite
(Fuori controllo)
Una ruota che sbatte
(Fuori controllo)
Una distrazione, un’ aberrazione, un giubbotto di pelle nera fuori stagione
Vivo a rotta di collo
(Fuori controllo)
Dalla pelle al midollo
(Fuori controllo)
Ma ti senti affamato o vivo?!
Senza paura di niente adesso scrivo
Innamorati dei sogni che nessuno te li porta via, nessuno te li porta via




Il vento sta cambiando e il sole splende c’è chi lotta e chi si arrende c’è chi dice cose nuove
c’è chi è morto e non lo sa



Il paese soffre di amnesie
(Fuori controllo)
Il futuro è negato ormai
(Fuori controllo)
La bugia sdoganata, la gente impalata, un gregge che si disperde alla prima sassata
Ma i ragazzi hanno il kharma
(Fuori controllo)
Sono ordigni inesplosi
(Fuori controllo)
Le speranze di una generazione sui binari morti alla stazione
Notti di fuoco e di tempesta e cariche di polizia
Notti di fuoco e di tempesta ma




Appeso a un filo di lana col cuore

che chiama comincio da me





venerdì 21 ottobre 2011




Mi è tornata in mente quella serata, al leonka. C'ero andata per vedere un gruppo che poi ha dato forfait. Doveva essere una serata incasinata, pogata, urlata. Niente, silenzio, penombra, giusto il barista. Odio la birra nei bicchieri di plastica. E poi una chiatarra, un basso acustico, una gonna gitana. Fado. A Milano. Meraviglioso. C'era quella malinconia nell'aria che non rattrista, che è coperta calda sui pensieri in movimento. Come adesso, mentre la mente viaggia verso voci che ti mancano. Anche quella sera ci siamo sfiorati l'esistenza senza incontrarci. Destini.



domenica 16 ottobre 2011


Perchè non partecipo ai cortei:



" Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca. La coscienza non è la stessa per tutti. Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta individuale, I'imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un'insopportaibile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno" Gandhi



venerdì 14 ottobre 2011




I miei post diventano sempre più ermetici. Mio figlio sempre meno.

giovedì 13 ottobre 2011


"io parlavo di me e tu di te. invece io dovevo parlare di te e tu di me"



(Godard)

mercoledì 12 ottobre 2011


Patricia (in inglese)

"io non so se sono infelice perchè non sono libera o se non sono libera perchè sono infelice"

(Fino all'ultimo respiro)

giovedì 6 ottobre 2011




Pensi alla dignità, alla dignità quando qualcosa finisce. Non credo, non ho mai creduto ai piatti lanciati, alle parole sprecate. Se c'è stato amore, resta dignità. Dignità di essersi dati, di aver preso, di aver sbagliato con la volontà di fare il possibile per non farlo. E pensi ad un uomo, che di dignità ne ha da vendere. A qualcuno che quando ama lo fa con attenzione ed eleganza, e quando smette di farlo, trasforma l'amore per l'altro in amore per se stesso. Uomini così, non ne fanno più e sono fortunata a conoscerlo.

mercoledì 5 ottobre 2011





"Investire", un termine che mi riporta ai primi esperimenti in borsa, quando in pochi mesi realizzai il 55% di profitto. Altri tempi, ora aprire il portafoglio è solo una spesa. Eppure voglio investire ancora, forse sarà un crollo, forse una speculazione geniale.

martedì 4 ottobre 2011

lunedì 3 ottobre 2011


Relax...

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=A2yl0tTlPVs]


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=jQcAmNDijbI]


Un film geniale



Libera l'amore...





j



... o liberatene


per sempre

(Jim Morrison)


...Grazie a Monica per l'interpretazione e la dedica di sabato sera...

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=ON0C5zemm2k]







Desperado, perché non torni in te?
Ti sei nascosto dietro ad un recinto per così tanto tempo
Oh e tu sei un duro
Ma io so che hai avuto le tue ragioni
Le cose che ti piacciono
potrebbero ferirti in qualche modo


Non tirare la regina di quadri, ragazzo
lei ti sconfiggerà se ne sarà capace
Tu sai che la regina di cuori è sempre la tua puntata migliore
Ora mi sembra che alcune belle cose
siano state apparecchiate sulla tua tavola
Ma tu vuoi solo quelle che non puoi avere


Desperado, non stai diventando più giovane
Il tuo dolore e la fame ti stanno guidando verso casa
E la libertà, oh la libertà, bhe solo gente che ne parla
La tua prigione è camminare tutto solo per il mondo


I tuoi piedi non hanno freddo quando è inverno?
Il cielo non nevicherà e il sole non brillerà
E' difficile distinguere la notte dal giorno
E tu stai perdendo tutti i tuoi alti e bassi
Non è buffo come se ne va via il sentimento?


Desperado, perché non torni in te?
Esci dal tuo recinto, apri il cancello
Potrebbe piovere, ma c'è un arcobaleno sopra di te

Faresti meglio a lasciarti amare da qualcuno

Lasciarti amare da qualcuno
Faresti meglio a lasciarti amare da qualcuno



prima che sia troppo tardi

venerdì 30 settembre 2011


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=qVgsf9UySOI]






Getta le tue reti
buona pesca ci sarà
e canta le tue canzoni
che burrasca calmerà

pensa pensa al tuo bambino
al saluto che ti mandò

e tua moglie sveglia di buon mattino
con Dio di te parlò
con Dio di te parlò

Dimmi dimmi mio Signore
dimmi che tornerà
l'uomo mio difendi dal mare
dai pericoli che troverà

troppo giovane son io
ed il nero è un triste colore
la mia pelle bianca e profumata
ha bisogno di carezze ancora
ha bisogno di carezze ora


Pesca forza tira pescatore
pesca e non ti fermare
poco pesce nella rete
lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non ti ha mai dato tanto
mare che fa bestemmiare
quando la sua furia diventa grande
e la sua onda è un gigante
la sua onda è un gigante


Dimmi dimmi mio Signore
dimmi se tornerà
quell'uomo che sento meno mio
ed un altro mi sorride già
scaccialo dalla mia mente
non indurmi nel peccato
un brivido sento quando mi guarda
e una rosa egli mi ha dato
una rosa lui mi ha dato


Rosa rossa pegno di amore
rosa rossa malaspina
nel silenzio della notte ora
la mia bocca gli è vicina
no per Dio non farlo tornare
dillo tu al mare
è troppo forte questa catena
io non la voglio spezzare
io non la voglio spezzare

Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
anche quando l'onda ti solleva forte
e ti toglie dal tuo pensare
e ti spazza via come foglia al vento
che vien voglia di lasciarsi andare
più leggero nel suo abbraccio forte
ma è così cattiva poi la morte
è così cattiva poi la morte

Dimmi dimmi mio Signore
dimmi che tornerà
quell'uomo che sento l'uomo mio
quell'uomo che non saprà
che non saprà di me,
di lui e delle sue promesse vane

di una rosa rossa qui tra le mie dita
di una storia nata già finita
di una storia nata già finita

Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
poco pesce nella rete
lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non ti ha mai dato tanto
mare che fa bestemmiare
e si placa e tace senza resa
e ti aspetta per ricominciare
e ti aspetta per ricominciare