venerdì 30 dicembre 2011

Diario di viaggio, Roma - Milano 2

ore 9.00: La stazione di Bologna mi mette sempre un po' i brividi, anche se è dicembre e c'è nebbia. Sa ancora di bomba e vite sventrate come quel muro, vite rimaste immobili come l'orologio che guarda il mondo attonito da quell'ora sbagliata in poi.
Poi brutti palazzi, periferia mondiale, muri sfregiati. Working class hero nelle orecchie e un pensiero che sa di addio dietro gli occhi basiti.

Colonna sonora: Nobody told me entrando in stazione, working class hero lasciando Bologna alle spalle.

...

Manca l'aria...

mercoledì 28 dicembre 2011

Il Signor G.

Quando sarò capace d'amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mio padre
né di far l'amore con mia madre in sogno.

Quando sarò capace d'amare
con la mia donna non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di un uomo bambino.

Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che ci sia davvero
che non affolli la mia esistenza
ma non mi stia lontana neanche col pensiero.

Vorrò una donna che se io accarezzo
una poltrona, un libro o una rosa
lei avrebbe voglia di essere solo
quella cosa.

Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che non cambi mai
ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lei.

Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero
non come quando io ragiono
ma come quando respiro.

Quando sarò capace d'amare
farò l'amore come mi viene
senza la smania di dimostrare
senza chiedere mai se siamo stati bene.

E nel silenzio delle notti
con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.

Quando sarò capace d'amare
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere

un amore senza sensi di colpa
senza alcun rimorso
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.

Senza cattive o buone azioni
senza altre strane deviazioni
che se anche il fiume le potesse avere
andrebbe sempre al mare.

Così vorrei amare.

MURO DEGLI ANGELI

Salviamo il MURO DEGLI ANGELI di Alda Merini. Leggete le info riportate qui sotto e F I R M A T E










SALVIAMO IL MURO DEGLI ANGELI
1Venerdì 16 dicembre:

viene comunicato alla famiglia Carniti, nello specifico alla figlia di Alda Merini Barbara Carniti, con una telefonata da parte dell’amministratrice del condominio Sig.ra Campagnoli, che il 16 gennaio 2012 avranno inizio i lavori di ristrutturazione dell’appartamento al secondo piano di Ripa di Porta Ticinese 47, presso il quale ha abitato per più di 50 anni Alda Merini.
Nel corso degli ultimi due anni, dopo la morte della poetessa, diverse richieste erano state avanzate dalle figlie al comune di Milano affinché il Muro degli Angeli (la famosa parete delle scritte che Alda Merini soleva definire “firme degli angeli”) fosse salvato dalla distruzione.



Si tratta di una parete divisoria tra la stanza da letto e il bagno in tavolato di laterizio dello spessore di circa 10 cm. I proprietari possono procedere ai lavori, in quanto non c’è alcun impedimento che il comune di Milano e la Soprintendenza abbiano compilato per dichiarare la parete un bene di pubblico interesse e dunque da salvaguardare. Il Comune di Milano si era impegnato per la salvaguardia della parete, ma i lavori sono risultati troppo onerosi e bisognava trovare uno sponsor. Si stava lavorando per questo, ma i tempi si sono rivelati più lunghi del previsto e i proprietari non sono disposti ad aspettare oltre. Era stato loro proposto anche l'acquisto dell'appartamento, ma non vendono per nessuna ragione, dato che faranno del condominio una residenza familiare.

Immediatamente, è sorto su Facebook il gruppo “Salviamo casa Merini” (https://www.facebook.com/groups/217955744948477/) che in pochi giorni ha raggiunto 4.000 iscritti.

Aggiornamenti in tempo reale. Scambi di idee. Raccolta firme. Coinvolgimento di personaggi pubblici amici e no. Tutto in pochissimo tempo.

Da qui è nato un vero e proprio movimento culturale per la salvaguardia di un bene prezioso. Memoria di genio e arte.



Queste le parole della fondatrice del gruppo:
“Abbiamo fatto appello alla disposizione legislativa: Titolo I – Capo I – Articolo 10 del “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” . D.Lgs ai sensi dell’art. 10 della Legge 6 Luglio 2002 n. 137, richiamando la quale occorrerebbe fare una petizione e occorrerebbe inviare specifica richiesta di tutela al Ministero dei Beni Culturali, anche da un solo soggetto aventi requisiti.
In linea di massima dovrebbe essere il proprietario o il detentore del bene a fare richiesta di classificazione: questo a noi manca, dato che il proprietario non vuole. Essendo patrimonio culturale vale però il criterio cautelare, quindi davanti anche ad una richiesta espressa da un'associazione sarebbe valida. Anche le figlie potrebbero provarci, ma occorre rendere la cosa visibile e conoscibile a tutti, coinvolgendo tutta l'opinione pubblica. Così sarà molto difficile che qualcuno eluda la richiesta.
Abbiamo cercato di mobilitarci il più possibile, creando il gruppo su Facebook "Salviamo casa Merini" ha circa 4000 adesioni, abbiamo scritto alle redazioni di trasmissioni televisive e giornali. Bisogna prendere tempo, fare in modo che l'opinione pubblica si mobiliti per fermare l'abbattimento del muro e quindi, in tempi sostenuti e concordati con i proprietari, procedere a smontare la parete e a trasportarla in un luogo che possa custodirla.”

Sulla bacheca del gruppo:
Barbara Carniti in data 23 dicembre 2011 sul gruppo “Salviamo casa Merini”:

“Abbiamo ricevuto una telefonata da parte della dott.ssa Amato del Comune di Milano,la quale ci comunica che il Comune ha dato l'incarico ad una ditta scelta dalla Soprintendenza per l'esecuzione dello strappo. La spesa complessiva stanziata è di 26.000 euro più IVA. Abbiamo chiesto di eseguire i lavori entro il termine stabilito (15 gennaio), ma ancora, dopo ripetute richieste via sms, dei dettagli dei lavori con tanto di piano, materiali e date ancora non abbiamo risposte. Attenderemo al massimo martedì 27”.

Barbara Carniti in data 27 dicembre 2011 sul gruppo “Salviamo casa Merini”:
“AGGIORNAMENTO URGENTE:

Ho parlato appena adesso con la dott.ssa Rachele Autieri del Comune di Milano. Per i lavori inerenti il muro degli angeli il Comune dovrà fare una "Determina dirigenziale", che non prevede la riunione della giunta comunale: contano di approntare il documento entro la fine dell'anno.
Abbiamo fatto richiesta di una copia delle documentazioni e ci verrà spedita non appena sarà pronta. Domani sarà fatto un sopralluogo nell'appartamento da Comune e Soprintendenza.
Oltre ai lavori sul Muro, è intenzione del Comune e della Soprintendenza conservare anche un ritratto che si trova sulla parete vicino alla finestra che da sul cortile e una documentazione fotografica in 3D dell'intero appartamento.
Continuiamo a firmare la petizione e a mantenere alta l'attenzione. Presto nuovi aggiornamenti.”

C’è un modo concreto per far parte di questa iniziativa.

Questo è un appello. Non una newsletter. Un appello affinché tutti Voi mettiate la Vostra firma nel sito www.firmiamo.it. La pagina è http://www.firmiamo.it/salviamo-casa-merini. Firmate. Firmate. Firmate.
La procedura è la seguente:
Per firmare la petizione avete a disposizione due form:
1. Form di colore blu: per gli utenti di Facebook, è la versione più semplice e veloce per chi ha il contatto.
2. Form di colore verde: per tutti coloro che vogliono partecipare firmando ma non hanno il contatto di Facebook. Basta solo inserire i campi con l'asterisco (che sono obbligatori), serve anche l'indirizzo mail. Cliccate in basso per dare la conferma. Ora nella vostra casella di posta vi apparirà una nuova mail con i ringraziamenti per aver aderito. Cliccate sul link. Così la procedura è completa!

Ringrazio di tutto cuore i personaggi pubblici che si sono prodigati per il Muro degli Angeli:
Giovanni Nuti (musicista e collaboratore per 16 anni della Poetessa), Fabio Cinti (musicista), il poeta Mauro Mazzetti, i giornalisti Mollica e Bruno Luverà (tg1), Ricky Farina (regista e poeta milanese), il giornalista Marco Liorni, Start di Radio Uno e Ponte Radio dell’Università della Calabria, Radio Popolare ed altri.
GRAZIE A TUTTI VOI!!!

Per contatti diretti: murodegliangeli@libero.it

"Tutti mi guardano con occhi spietati,
non conoscono i nomi delle mie scritte sui muri
e non sanno che sono firme degli angeli
per celebrare le lacrime che ho versato per te."


Da “Il bacio” – Rasoi di seta Musica Giovanni Nuti e testo Alda Merini

martedì 27 dicembre 2011

sempre saputo

il giorno che entrerò in ospedale sarai dall'altra parte del mondo.

L'Alda

Non avessi sperato in te
e nel fatto che non sei un poeta
di solo amore
tu che continui a dirmi
che verrai domani
e non capisci che per me
il domani e' gia' passato...

Alda Merini

lunedì 26 dicembre 2011

quello che fai tu  è sbagliato, vergognati.

quello che fanno gli altri è sbagliato, comprendili.
se va bene l'anno prossimo il  mondo finirà prima di natale, che doni ho ricevuto? La consapevolezza che certi uomini vogliono bugie che gli consentano di pensarsi nel giusto e nel vero... io gli lascio le illusioni, le balle e il testosterone, ci facciano una bella zuppa e ci si soffochino per capodanno.

domenica 25 dicembre 2011

fucking xmas

Un natale che hai dovuto costruire, cercando una magia che voleva affievolirsi e morire sotto le ceneri della tua anima. Un natale passato con Spoon River tra le mani e un cucciolo tra i piedi che girava estasiato tra i nuovi regali. Un natale con uno squarcio nel cuore, perché l’odio a natale, più di ogni altro giorno, ti arriva troppo feroce per essere giusto. Ah già, c’è chi lo chiama amore, per fortuna tu sei una stronza e non sai amare, ma hai ancora il ricordo della parola “rispetto”.

venerdì 23 dicembre 2011

Tu amico

Tu amico

Tu amico non piangerai la mia morte,

per te sarò una pietra tombale

per te sarò un nulla distrutto,

tu non piangerai la mia morte

e forse ti darà anche sollievo

sapere che sotto la terra

cosparsa di venti improvvisi

giace un notturno poeta

che al mondo non era nessuno.

martedì 20 dicembre 2011

Moccioso

Ci sono persone che attraversano la nostra vita: entrano, ci trasformano e se ne vanno, lasciandoci la curiosità di noi stessi, la capacità di amarci di più attraverso occhi più cristallini. Ci sono persone a cui restare eternamente grati, per averci ridato noi stessi. Oggi è il compleanno di una di queste (rare) persone: grazie moccioso.

Bianca

Luce,

che filtra tra le fronde,

accendendo di poesia

ciò che nasce banale

e si rinnova d'eterno.

Carezze

lontane che si scaldano

nell'incrocio di sguardi amorevoli

rincorsi in un cielo

che è sorriso vivo

in chi lo sa cercare.

Presente,

che non smette di unirsi

in pensieri sublimi

poggiati su cuscini

d'amore inesauribile.

L'Alda e il Natale...

Poesia per Natale
di Alda Merini
Natale 1988


Buon Natale, Marina,
mia rondine felice
mia adorata figliola
piena di mille grazie,
che non perdoni mai
gli sprechi di denaro:
tu non perdoni
l'usura dei poeti
la loro fantascienza
e l'eterno dolore.
Se tu non mi perdoni
che debbon dire i figli
dell'interno Naviglio
sopra cui giace inerte
la nera poesia,
quelle luci lontane
il seno della colpa
e il lubrico miraggio
di un amore perduto.
Buon Natale, Marina,
per ciò che non ho avuto.

lunedì 19 dicembre 2011

Crooners

Da “Crooners”


IO E IL MOTEL / I AND THE MOTEL ROOM


(di N.Manuppelli, traduzione di William J. Harris)


Sono stato per una notte


in questo motel


dove tu sei stata


dove tu ti sei riposata


e dove non sei più tornata


nessuna scritta


nel bagno dove ti sei truccata


e a parte nomi senza significato


alcuni prodotti da bagno


il numero della stanza


chiavi e il loro suono nell'atrio vuoto


Mi sono seduto sul letto


mi sono tolto le scarpe sporche


e poi mi sono sdraiato


"Eccoci qui, siamo in due"


ho detto fra me


"io e il motel"


 Ma se ci penso bene tu c'eri


come una donna che danza sulle mie ginocchia


c'erano le mie scarpe


e altre ombre cinesi in quel motel


Ho dormito a testa in su


lei scivolava sulla mia pelle


Sono stato per una notte


in questo motel


dove tu sei stata


dove tu ti sei specchiata


e dove non sei più tornata


Cielo grigio ora che sono di nuovo fuori


la strada è sgombra di auto


Te lo confesso, non capita spesso


di apprezzare la propria solitudine


non capita  così spesso


di partire da soli

domenica 18 dicembre 2011

E' natale

I saw mommy...

Tette infarinate, profumo di zenzero per la casa, i knodel cotti e mangiati, il piccolo che parla di doni e inizia a scalpitare,  un vestito da aiutante di babbo natale (fatto con le mie manine)  pronto sulla sedia ... credo di essere vicino all'ineluttabile Natale... auguri cucciolo, è tutto per te.

grande

grande grande grande

Con te dovrò combattere
non ti si può pigliare come sei...
i tuoi difetti son talmente tanti
che nemmeno tu li sai...
sei peggio di un bambino capriccioso
la vuoi sempre vinta tu...
sei l'uomo più egoista e prepotente
che abbia conosciuto mai.
Ma c'e' di buono che al momento giusto
tu sai diventare un altro...
in un attimo tu
sei grande grande grande e le mie pene
non me le ricordo più.
Io vedo tutte quante le mie amiche
son tranquille più di me
non devono discutere ogni cosa
come tu fai fare a me...
ricevono regali e rose rosse
per il loro compleanno
dicon sempre di sì
non han mai problemi e son convinte
che la vita e' tutta lì...
invece no, invece no
la vita e' quella che tu dai a me...
in guerra tutti i giorni sono viva
sono come piace a te...
ti odio e poi ti amo e poi ti amo
e poi ti odio e poi ti amo...
non lasciarmi mai più.
sei grande grande grande come te
sei grande solamente tu.
Ti odio e poi ti amo e poi ti amo
e poi ti odio e poi ti amo...
non lasciarmi mai più.
Sei grande grande grande come te
sei grande solamente tu.
Non lasciarmi mai più.
Sei grande grande grande come te
sei grande solamente tu.

sabato 17 dicembre 2011

Dio c'è...e c'ho le prove





Antecedente: ieri sera concerto di Natale di mio nipote.

Scena: sul palco stanno rappresentando uno skatch dove un calzolaio umile e gentile, dichiara di essere in attesa di qualcosa di grosso, o qualcuno di importante... si dice debba nascere il figlio di Dio, ma lui non capisce bene cosa voglia dire.

D'un tratto, davanti alla bottega, una donna inciampa sul marciapiede, trema dal freddo, attende il marito. Il calzolaio gentile l'accoglie, le prepara un thè caldo e le dona una sciarpa per proteggerla dal freddo.

Più tardi un bambino sta scappando, lo inseguono le guardie: ha rubato perchè aveva fame. Il calzolaio gentile lo accoglie, gli prepara un thè caldo e gli offre il suo pranzo.

Infine, lì davanti un operaio sta spalando la neve, è stanco, infreddolito. Il calzolaio gentile lo accoglie, gli prepara un thè e lascia che si scaldi nella sua bottega.

Rimasto solo il calzolaio si interroga ancora su quanto dovrà aspettare e, soprattutto, chi dovrà aspettare. Si sente una voce fuori campo "Ancora non hai capito chi è Dio?"

Rientra la donna freddolosa e grida "sono io!", e fuori campo "avevo freddo e mi hai scaldato", la segue il ragazzino affamato "sono io!", e fuori campo "avevo fame e mi hai sfamato" e infine l'uomo stanco che grida "sono io!".

Attimo di silenzio, poi dalla platea si sente la vocina di uno scricciolo biondo che grida "sono io!!!!", tutti a ridere. Solo due stupidi ridono con una lacrima che spinge dietro le palpebre. Si amore mio, anche tu sei Dio, una delle sue migliori manifestazioni.

venerdì 16 dicembre 2011

ps.

e qualcuno... in particolare... non ti agevola il lavoro. ma non ti aspettavi nulla di diverso. chi soffre sono gli altri, guai a dimenticarsene.

Ti fa fatica.

Le giornate ti costano fatica, forse per questo la sera crolli sul divano, spesso prima di tuo figlio. Ti fa fatica dire, ma molta più fatica non dire. Ti fa fatica pensare, ancora di più dimenticare. Allora fai, che a fare sei brava, che a rimandare ci si crogiola solo nel senso di colpa.

Dovresti pensare, che tra una settimana è Natale, ma ti fa fatica pensarlo perchè quest'anno tocca contare morti. Gente che l'anno scorso c'era e quest'anno c'è... ma non qui, non per te. Gente che dovrai anche vedere, a cui dovrai sorridere e fare regali, ma come se fossero estranei. E gente che non vedrai, non sentirai senza saperne davvero fino in fondo il senso.

Dovrai inventare una magia per il tuo piccolo, perchè per lui è  (e dev'essere) Natale, forse l'ultimo di questa tradizione, ma hai fatto voto di non pensare a lungo termine. E dovrai dire tante bugie a chi ami perchè, a quanto pare, non sei l'unica a non dimenticare.

Sì, questo natale è faticoso, l'unica consolazione è che non dovrai far fatica ad aprire regali, perchè se davvero Babbo Natale esiste, ti porterà solo carbone. Sei stata cattiva e tanti babbi natale ti puniranno... e tu riderai piangendo, sapendo che hai sgomitato per il tuo posto nel mondo... e per il tuo sacco di carbone, ma si fa fatica.

mercoledì 14 dicembre 2011

Santa Lucia

La città non ti regala niente e se può ti dà il peggio di sè. Ti dice che è sporca, decadente, inquinata, rumorosa, distratta. Se ti fa comodo puoi crederle, puoi sentirti la persona giusta nel posto sbagliato. Oppure puoi amarla. Puoi scoprirla cambiando di poco l'inclinazione del tuo sguardo, camminando più lentamente, con le mani ben ficcate nelle tasche calde. Puoi guardare i suoi alberi stagliati contro un cielo di cemento, e i suoi palazzi fieri che ogni mattina sfidano la nebbia.

Puoi commuoverti fino alle lacrime mentre sei chiusa nella tua aula per l'ultima lezione prima della sessione invernale di esami e da fuori senti l'eco di un coro di natale e tutto si conclude in un applauso, dentro  e fuori i banchi, e sei davvero grata a quel professore ruvido che ride sotto i baffi per l'Imbriani. E puoi scoprirti in un sorriso mentre raggiungi l'atrio e le voci si fanno più calde e fuori intravedi il chiostro e una pioggia inglese che vuoi sentire sulla pelle.

E hai voglia di telefonare, per condividere un sorriso, e questa volta  una voce giusta da chiamare e torni all'auto con lo sguardo meravigliato e sereno e canti dentro di te quella canzone che ti arriva dritta al cuore dei ricordi. Sì, ieri era Santa Lucia, non lo hai scordato.

Santa Lucia


Santa Lucia, per tutti quelli che hanno occhi
e gli occhi e un cuore che non basta agli occhi
e per la tranquillità di chi va per mare
e per ogni lacrima sul tuo vestito,
per chi non ha capito.


Santa Lucia per chi beve di notte
e di notte muore e di notte legge
e cade sul suo ultimo metro,
per gli amici che vanno e ritornano indietro
e hanno perduto l'anima e le ali.


Per chi vive all'incrocio dei venti
ed è bruciato vivo,
per le persone facili che non hanno dubbi mai,
per la nostra corona di stelle e di spine,
per la nostra paura del buio e della fantasia.


Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata
e un ragazzino al secondo piano che canta,
ride e stona perchè vada lontano,
fa che gli sia dolce anche la pioggia delle scarpe

martedì 13 dicembre 2011

chi

pensa "per me" sbaglia. A prescindere.

buongiorno

non essere più dentro una bellezza struggente, fa piangere la mattinata. La voglia di costruirne una tutta tua, asciuga il viso. Libri in cartella e si riparte.

domenica 11 dicembre 2011

cv

Compilando il mio curriculum mi rendo conto che sono più credibile come persona che come lavoratrice, in altri tempi avrei pensato che fosse un fallimento... ora mi viene da pensare che sia il modo giusto di impostare la vita.

sabato 10 dicembre 2011

piccole gioie

Preparare la casa al Natale immaginando la faccia che farà mio figlio quando si risveglierà...

venerdì 9 dicembre 2011

dubbio amletico

il principe delle maree su la7 o l'amore ritrovato su la5?

diario di viaggio 2

Penso a lunedì sera, una bellissima cena al Ghetto: Hummus e Falafel e poi una bella carbonara. No, niente carciofi alla giudia, non mi piacciono. L'atmosfera al ghetto era  stregata, sembrava di essere sempre appartenuta a quei muri crivellati. Abbiamo cenato all'aperto, a dicembre! A pensarci ora, mentre congelo dentro ad un maglione pesantissimo e chiusa nelle mura di casa, mi viene voglia di rifare la valigia e ripartire all'istante.

Fare le tre di notte passeggiando tra trastevere e l'isola tiberina, parlando e ridendo e piangendo è stato un bellissimo regalo di (pre)natale e mi viene voglia di riabbracciare chi c'era ... dimenticando chi quel giorno lì inseguiva la sua chimera

giovedì 8 dicembre 2011

Spacciare

Spacciare la crudeltà per grazia è ridicolo... e sono buona perchè è Natale...o quasi

Cose che impari svegliandoti all'alba

Sensi di colpa

Babbo natale ti ha fatto un regalo in anticipo, ha cancellato i tuoi sensi di colpa, i se, i ma... è bastato dire "lasciami in pace", tutto molto samplisce.

Piccole Gioie

Svegliarmi... riconoscermi in un sorriso e preparare il Natale per il mio cucciolo

mercoledì 7 dicembre 2011

domenica 4 dicembre 2011

pessima

Sto impestando la casa di bigliettini... ok sono una pessima madre apprensiva...

sabato 3 dicembre 2011

piccole gioie

Ritrovare Cricchetto dopo giorni di ricerca e vedere il sorriso raggiante sul faccino del cucciolo

venerdì 2 dicembre 2011

non voglio dimenticarti amore

Non voglio dimenticarti, amore,
nè accendere altre poesie:
ecco, lucciola arguta, dal risguardo dolce,
la poesia ti domanda
e bastava una inutile carezza
a capovolgere il mondo.
La strega segreta che ci ha guardato

ha carpito la nudità del terrore,
quella che prende tutti gli amanti
raccolti dentro un'ascia di ricordi.

Alda Merini

La pelle nuda fremente

La pelle nuda fremente


La pelle nuda fremente,
che di notte raccoglie i sogni,
la tua pelle nuda e fremente,
che vive senza emozioni
paga soltanto del mondo,
che la circonda indifeso,
la tua pelle non è profonda,
resta soltanto una resa:
una resa a un corpo malato
che nella notte sprofonda,
un grido tuo disperato,
a quello che ti circonda.
La tua pelle che fa silenzio,
e lievita piano l’ora,
la tua pelle di dolce assenzio
forse può darti l’aurora,
l’aurora tetra e gentile
di un primo canto di aprile.


(da "La terra santa)

La città nuova

La città nuova


Ecco un bianco scenario
per tratteggiarvi l’accompagnamento
degli oggetti di sfondo che pur vivono.
non ne sarò l’artefice impaziente.
Berrò alle coppe della nostalgia,
avrò preteso d’ozio nelle lacrime…
perché non mi ribello alla natura:
la mia lentezza li esaspera…
La mia lentezza? No, la mia fiducia.
Per adesso è deserto.
Il mondo può rifarsi senza me,
E intanto gli altri mi denigreranno