giovedì 27 dicembre 2012

I'm Forrest, and who the fuck are you?



Sopravvissuta ad un natale pulito. E' come se molti fossero saliti sulla stessa corriera, quella che porta ad un mondo di chiacchere e finzione, di belle frasi e brutti fatti. Si sono ritrovati in questi mesi, si sono scambiati mail e sono partiti tutti per la stessa destinazione lontana, molto lontana da me.

Eravamo pochi in questo natale, ma si può migliorare, l'anno prossimo anche gli indulti per salute saranno superati e altri volti saluteranno dal finestrino della corriera che porta al nulla.

C'era chi doveva esserci e che ci sarà, questo il più bel natale, ma forse è colpa mia che sono un po' indietro  e ci perdo nel confronto con persone tanto evolute... come Forrest. E su questa faccenda non ho altro da dire.

martedì 4 dicembre 2012

già so
che stai chiamando tu
lo squillo è ruvido
mi assale il panico

e vorrei dirtelo'....
il problema è che per quanto voglia non so scegliere
se stare zitta o far qualcosa che sa di sconfitta
so che mi nasconderò
tra frasi lette male
e mi difenderò con l'indice puntato

e ho un'unica certezza
non c'è più tempo ormai
tra un credo un forse un ma
e la voglia di capire
che

lo so lo sai
mi aspetterai
perché il tempo non inganna
pazientemente aspetta

lo sai lo so
piangerò
se non parli di futuro
né mi mostri dove andiamo

perché so
che stai chiamando tu
e se risponderò
non so cosa dirò
né cosa inventerò
è una gabbia aperta ma all'uscita non si arriva mai
dov'è la porta?
mentre cerco squilla un'altra volta
sono triste perché sola
e forte perché triste
stufa di esser forte
e battermi con te
dimmi che ci sarai
che mi proteggerai
che con me crescerai
che hai voglia di capire che

lo so lo sai
mi aspetterai

perché il tempo non inganna
da qualche parte aspetta
lo sai lo so
che piangerò
se non parli di futuro
né mi mostri dove andiamo

e non so
se riuscirai a convincermi o dovrò
nascondermi o mentirti per un po'
e intanto parli e parli anche di me

ma non mi spieghi dove sei,
dove sei...

non piango più
ma soffro sai
passa il tempo e non mi inganna
c'è un mondo che ci aspetta
ti ascolterò
mi basta sai?
non ti parlo del futuro

si avvicina mentre andiamo già so che stai chiamando tu lo squillo è ruvido mi assale il panico e vorrei dirtelo…. il problema è che per quanto voglia non so scegliere se stare zitta o far qualcosa che sa di sconfitta so che mi nasconderò tra frasi lette male e mi difenderò con l'indice puntato e ho un'unica certezza non c'è più tempo ormai tra un credo un forse un ma e la voglia di capire che lo so lo sai mi aspetterai perché il tempo non inganna pazientemente aspetta lo sai lo so piangerò se non parli di futuro né mi mostri dove andiamo perché so che stai chiamando tu e se risponderò non so cosa dirò né cosa inventerò è una gabbia aperta ma all'uscita non si arriva mai dov'è la porta? mentre cerco squilla un'altra volta sono triste perché sola e forte perché triste stufa di esser forte e battermi con te dimmi che ci sarai che mi proteggerai che con me crescerai che hai voglia di capire che lo so lo sai mi aspetterai perché il tempo non inganna da qualche parte aspetta lo sai lo so che piangerò se non parli di futuro né mi mostri dove andiamo e non so se riuscirai a convincermi o dovrò nascondermi o mentirti per un po’ e intanto parli e parli anche di me ma non mi spieghi dove sei, dove sei... non piango più ma soffro sai passa il tempo e non mi inganna c'è un mondo che ci aspetta ti ascolterò mi basta sai? non ti parlo del futuro si avvicina mentre andiamo
Leggi tutto il testo su: http://singring.virgilio.it/testi/malika-ayane/testo-il-tempo-non-inganna.html già so che stai chiamando tu lo squillo è ruvido mi assale il panico e vorrei dirtelo…. il problema è che per quanto voglia non so scegliere se stare zitta o far qualcosa che sa di sconfitta so che mi nasconderò tra frasi lette male e mi difenderò con l'indice puntato e ho un'unica certezza non c'è più tempo ormai tra un credo un forse un ma e la voglia di capire che lo so lo sai mi aspetterai perché il tempo non inganna pazientemente aspetta lo sai lo so piangerò se non parli di futuro né mi mostri dove andiamo perché so che stai chiamando tu e se risponderò non so cosa dirò né cosa inventerò è una gabbia aperta ma all'uscita non si arriva mai dov'è la porta? mentre cerco squilla un'altra volta sono triste perché sola e forte perché triste stufa di esser forte e battermi con te dimmi che ci sarai che mi proteggerai che con me crescerai che hai voglia di capire che lo so lo sai mi aspetterai perché il tempo non inganna da qualche parte aspetta lo sai lo so che piangerò se non parli di futuro né mi mostri dove andiamo e non so se riuscirai a convincermi o dovrò nascondermi o mentirti per un po’ e intanto parli e parli anche di me ma non mi spieghi dove sei, dove sei... non piango più ma soffro sai passa il tempo e non mi inganna c'è un mondo che ci aspetta ti ascolterò mi basta sai? non ti parlo del futuro si avvicina mentre andiamo
Leggi tutto il testo su: http://singring.virgilio.it/testi/malika-ayane/testo-il-tempo-non-inganna.htmlso che stai chiamando tu lo squillo è ruvido mi assale il panico e vorrei dirtelo…. il problema è che per quanto voglia non so scegliere se stare zitta o far qualcosa che sa di sconfitta so che mi nasconderò tra frasi lette male e mi difenderò con l'indice puntato e ho un'unica certezza non c'è più tempo ormai tra un credo un forse un ma e la voglia di capire che lo so lo sai mi aspetterai perché il tempo non inganna pazientemente aspetta lo sai lo so piangerò se non parli di futuro né mi mostri dove andiamo perché so che stai chiamando tu e se risponderò non so cosa dirò né cosa inventerò è una gabbia aperta ma all'uscita non si arriva mai dov'è la porta? mentre cerco squilla un'altra volta sono triste perché sola e forte perché triste stufa di esser forte e battermi con te dimmi che ci sarai che mi proteggerai che con me crescerai che hai voglia di capire che lo so lo sai mi aspetterai perché il tempo non inganna da qualche parte aspetta lo sai lo so che piangerò se non parli di futuro né mi mostri dove andiamo e non so se riuscirai a convincermi o dovrò nascondermi o mentirti per un po’ e intanto parli e parli anche di me ma non mi spieghi dove sei, dove sei... non piango più ma soffro sai passa il tempo e non mi inganna c'è un mondo che ci aspetta ti ascolterò mi basta sai? non ti parlo del futuro si avvicina mentre andiamo
Leggi tutto il testo su: http://singring.virgilio.it/testi/malika-ayane/testo-il-tempo-non-inganna.htmlgià so che stai chiamando tu lo squillo è ruvido mi assale il panico e vorrei dirtelo…. il problema è che per quanto voglia non so scegliere se stare zitta o far qualcosa che sa di sconfitta so che mi nasconderò tra frasi lette male e mi difenderò con l'indice puntato e ho un'unica certezza non c'è più tempo ormai tra un credo un forse un ma e la voglia di capire che lo so lo sai mi aspetterai perché il tempo non inganna pazientemente aspetta lo sai lo so piangerò se non parli di futuro né mi mostri dove andiamo perché so che stai chiamando tu e se risponderò non so cosa dirò né cosa inventerò è una gabbia aperta ma all'uscita non si arriva mai dov'è la porta? mentre cerco squilla un'altra volta sono triste perché sola e forte perché triste stufa di esser forte e battermi con te dimmi che ci sarai che mi proteggerai che con me crescerai che hai voglia di capire che lo so lo sai mi aspetterai perché il tempo non inganna da qualche parte aspetta lo sai lo so che piangerò se non parli di futuro né mi mostri dove andiamo e non so se riuscirai a convincermi o dovrò nascondermi o mentirti per un po’ e intanto parli e parli anche di me ma non mi spieghi dove sei, dove sei... non piango più ma soffro sai passa il tempo e non mi inganna c'è un mondo che ci aspetta ti ascolterò mi basta sai? non ti parlo del futuro si avvicina mentre andiamo

Leggi tutto il testo su: http://singring.virgilio.it/testi/malika-ayane/testo-il-tempo-non-inganna.html

martedì 27 novembre 2012



Ho dissacrato tutto, 
anche l'incrollabile fiducia 
nella tua onestà. 

Restano ceneri di poesia
 e un sapore di 
mediocrità nell'aria.

sabato 24 novembre 2012

Non starò più a cercare parole che non trovo
per dirti cose vecchie con il vestito nuovo,
per raccontarti il vuoto che, al solito, ho di dentro

e partorire il topo vivendo sui ricordi, giocando coi miei giorni, col tempo...

O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti
o che per le mie navi son quasi chiusi i porti;
io parlo sempre tanto, ma non ho ancora fedi,
non voglio menar vanto di me o della mia vita costretta come dita dei piedi...


Queste cose le sai perchè siam tutti uguali
e moriamo ogni giorno dei medesimi mali,
perchè siam tutti soli ed è nostro destino
tentare goffi voli d' azione o di parola,
volando come vola il tacchino...


Non posso farci niente e tu puoi fare meno,
sono vecchio d' orgoglio, mi commuove il tuo seno
e di questa parola io quasi mi vergogno,
ma c'è una vita sola, 

non ne sprechiamo niente in tributi alla gente
o al sogno...

Le sere sono uguali, ma ogni sera è diversa
e quasi non ti accorgi dell' energia dispersa
a ricercare i visi che ti han dimenticato
vestendo abiti lisi, buoni ad ogni evenienza, inseguendo la scienza o il peccato...

Tutto questo lo sai e sai dove comincia
la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia
perchè siam tutti uguali, siamo cattivi e buoni
e abbiam gli stessi mali, siamo vigliacchi e fieri,

saggi, falsi, sinceri... coglioni!
Ma dove te ne andrai? Ma dove sei già andata?
Ti dono, se vorrai, questa noia già usata:
tienila in mia memoria, ma non è un capitale,
ti accorgerai da sola, nemmeno dopo tanto, che la noia di un altro non vale...


D' altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni
e pago la mia casa, pago le mie illusioni,
fingo d' aver capito che vivere è incontrarsi,
aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare,
bere, leggere, amare... grattarsi!


giovedì 15 novembre 2012



Che anno... assurdo, irripetibile, feroce, doloroso, dolce, importante. Te lo ricordi il novembre scorso, una vita fa. Eri spaventata. Questo lo ricordi bene. Il tuo nome era PAURA, di cosa? Di vivere, pretendere, amare, perdere. Hai perso? Sì. Hai vinto? Sì.

Tutto si è stravolto, le parole, i silenzi. Come una bocca,  una immensa bocca vorace e silenziosa. Hai detto cose, ne hai taciute altre. Non è stato facile. Starti accanto non è stato facile, infatti molti hanno mollato, altri sono stati cacciati via, lontani, in posti così remoti che non ti vedranno mai più.

Hai socchiuso gli occhi dapprima, poi hai guardato il mondo. Non somigliava a quello che ti eri raccontata mentre ti tenevano bendata. Era distorto, allucinato, alienante ma vero ...  era un mondo vero.

E sei rimasta lì, dove sapevi di trovare vita e fatica...  dove sapevi di trovare amore. Lì, in quel posto chiamato futuro.

lunedì 5 novembre 2012

Scusate... è lunedì




Di tempo per pensarci ne hai avuto in questo ultimo anno, visto che praticamente tutti ti hanno schienato non appena hai pronunciato la parola "io". Che cosa è l'Amore? Domandone retorico per eccellenza. L'amore per me, è una cosa di cui farei volentieri a meno. E' scomodo, ingiustificato e ingiustificabile. Inutile per eccellenza. Amore non è aver bisogno, amore è andare oltre le barriere del "io posso, tu puoi". Fare, amore è soprattutto fare. Non è frasi roboanti, non sono i "ti amo" che vorrei tanto sentire e di cui, ancor più, vorrei imparare a fidarmi.
Amore è dire "me ne frego delle regole inventate da altri che non sanno niente dell'amore" e me ne frego di chi mi parla di apparenza, sopportazione, buon senso. L'amore è scomodo, arriva in momenti in cui vorresti non provarlo, anzi, di più, vorresti odiare, magari odiare chi ti ama, ma l'amore è intralcio nella ricerca di una stasi.
L'amore non è sicuramente una pioggia di "mi piace" detti a prescindere, detti anche quando viene da chiedersi "ma cosa ti piace??" L'amore è porre no e porre veti, che poi infrangerai diventando grande.
E quando non ci si ferma davanti a nulla, nemmeno davanti all'amore, allora è tutto veramente inutile. quanto buttarsi senza possibilità di riciclo alcuno. E' tutto inutile, tutto superfluo, qualcosa di cui farei volentieri a meno, ma c'è.

sabato 27 ottobre 2012



Per una che non crede nella normalità
fingere che tutto sia normale
non è normale

venerdì 26 ottobre 2012



C'era un pettirosso
stamane
sull'olivo carico di frutti.

Due persone
in metropolitana
hanno dichiarato 
la loro felicità.

Finchè avrò 
voglia di ascoltare
e di vedere,
fino ad allora
io sarò Fortuna.

... poi c'è il calcio.

venerdì




Poi ci sono i venerdì. Dopo una settimana in cui hai rovesciato la tua vita, scardinato ogni pensiero, essere stata così incazzosa e nevrotica, che una pattuglia di cinquanta tifosi del Partizan si sono intimoriti al tuo passaggio... arrivano i venerdì. Qualcuno chiama e dice "ho letto i suoi articoli, vuole lavorare per me e io la pago?" ecco... così va già meglio.

martedì 16 ottobre 2012





Un bacio di sole
respinto
da vetri chiusi di città,
scosta i miei capelli,
si posa sulla nudità 
della mia pelle fuggiasca,
ribelle 
alle prime lane invernali.

Un raggio di tepore che
mi svela
a nuovo sguardo
rimando caldo di
vetro contro acciaio,
mi accarezza
la mano calda
dell'amor proprio.

Scopro lembi  di pelle
amabile 
nella mia figura odiata,
tasselli che
mi compongono 
armonica in questa
natura urbana
che scompone e ricicla.

Materiale esausto
trasformato 
in nuovo sguardo d'amore 
sulla mia pelle. 

sabato 13 ottobre 2012

sabato 13 ore 13.15 intervista a Enrico Gregori, in occasione dell'uscita del suo nuovo libro "Quando il cielo era sempre più blu"... GRAZZZIIIEEE www.radiopunto.it

giovedì 11 ottobre 2012

Vomito. Argomento poco consono al mattino. Però ci pensavo. Quando tocco il confine vomito. E' una violenza, la violenza di un urlo che resta muto al mondo, ma che mi squarcia dentro quando perdo qualcuno, quando sto male, quando avrei voglia di vomitare parole contro chi mi ferisce. Vomito quando vorrei tirare piatti, piangere e urlare che esisto e merito amore, nonostante ci sia chi mi dica che "merito di essere trattata così". Vomito perchè non penso sia vero, e mi sembra una vittoria. Ti avrei dato ragione tempo fa, sentivo di non meritare niente e prendevo ogni grammo di spazzatura come un dono prezioso, come un diamante.

Mi accontentavo e ora non mi accontento più. Vomito perchè a volte sono stremata, perchè mi sto costruendo con le mie mani una vita che mi somigli, e che non sia più un brutto puzzle delle aspettative altrui. Vomito perchè vi butto fuori, ad uno ad uno, dalla mia esistenza. Butto fuori chi mi amava solo quando stavo male, quando ero vittima di me stessa e vi permettevo di sentirvi grandi perchè giocavate a salvarmi. Una delle frasi più brutte e feroci che ho sentito negli ultimi mesi "non mi fai sentire un'amica". Anche questo è dovuto. Il mio dolore non può essere mio, deve essere qualcosa che faccia stare bene gli altri perchè possano consolarmi. Ma io taccio e vomito, perchè mi fa meno schifo. 

E poi trovo la calma. Buttati fuori gli acidi che mi corrodono e le esistenze che mi distruggono, trovo la pace. Mi sento pulita, coerente, debole, pronta a ricominciare. Il vomito non è una ricerca, ancor meno un obiettivo, è una lingua, è tutte le volte che mi dite "dovresti parlare". Ma io parlo. Da tempo ormai. Parlo con i fatti e con le trasformazioni, parlo con la rabbia e con i giorni in cui corro. Parlo con gli occhi e con le assenze. A volte parlo con le parole, ma sono sempre più inutili e mi sono stancata di sentire la mia voce. 

Vomito e chiudo un capitolo per non riaprirlo mai più. Forse riavrete le mie parole, mai più la mia anima. This is the end



Questa è la fine
magnifico amico
Questa è la fine
mio unico amico, la fine
dei nostri piani elaborati, la fine
di ogni cosa stabilita, la fine
né salvezza o sorpresa, la fine
non guarderò nei tuoi occhi... mai più
puoi immaginarti come sarà
così senza limiti e libero
disperatamente bisognoso di una... mano straniera
in un... paese disperato
perso in una romana... regione di dolore



mercoledì 10 ottobre 2012

Sarà che oggi ho intervistato Greg... sarà che questa canzone la amo da sempre... ma non riesco a smettere di cantarla...



Io scriverò se vuoi perché cerco un mondo diverso
con stelle al neon e un poco d'universo
mi sento un eroe a tempo perso
io scriverò se vuoi perché non ho incontrato mai
veri mattatori e veri ombrellai
ma gente capace di chiederti solo come stai
io scriverò se vuoi perché ho amato tutti i sessi
ma posso garantirvi che io
non ho mai dato troppo peso al sessso mio
ma con chiunque sappia divertirsi mi salverò
che viva la vita senza troppo arrichirsi mi salverò
che sappia amare che conosca Dio come le sue tasche
io scriverò perché ho vissuto anche di espedienti
perché a volte ho mostrato anche i denti
perché non potevo vivere altrimenti

io scriverò sul mondo e sulle sue brutture
sulla mia immagine pubblica e sulle camere oscure
sul mio passato e sulle mie paure

venerdì 21 settembre 2012








Ti ricordi quei giorni?
Uscimmo dopo le canzoni per camminare piano...
Ti ricordi quei giorni?
Gli amici bevevano vino, qualcuno parlava e rideva, noi quasi lontano,
vicino a te,
vicino a me
e ci parlammo ognuno per lasciare qualcosa,
per creare qualcosa, per avere qualcosa...

Ti ricordi quei giorni?
I tuoi occhi si incupivano, il tuo viso si arrossava
e ti stringevi a me nella mia stanza,

quasi un respiro, poi mi dicesti "Basta,
perché non voglio guardarti,
perché ho paura ad amarti".
E dicesti, e dicesti e dicesti...

Le tue parole
quasi io non ricordo più,
ma nemmeno tu ricordi niente....

Ora dove sei e che gente
vede il tuo viso e ascolta
le tue parole leggere,
le tue sciocchezze leggere,
le tue lacrime leggere,
come una volta?


Che cosa dici ora
quando qualcuno ti abbraccia
e tu nascondi la faccia
e tu alzi fiera la faccia
e guardi diritto in faccia
come allora?

Qui un poco piove e un poco il sole,
aspettiamo ogni giorno
che questa estate finisca,
che ogni incertezza svanisca...

E tu? Io non ricordo più
che voce hai...
Che cosa fai?
Io non credo davvero
che quel tempo ritorni,
ma ricordo quei giorni,
ma ricordo quei giorni,
ma ricordo quei giorni
ma ricordo...











ad ogni cambio di stagione penso a quante volte ci siamo detti "chissà se arriveremo alla prossima" . Oggi inizia l'autunno... abbiamo rubato un'altra estate alla vita. 


Un'oca che guazza nel fango, 
un cane che abbaia a comando, 
la pioggia che cade e non cade 
le nebbie striscianti che svelano e velano strade... 

Profilo degli alberi secchi, 
spezzarsi scrosciante di stecchi, 
sul monte, ogni tanto, gli spari 
e cadono urlando di morte gli animali ignari... 

L'autunno ti fa sonnolento, 
la luce del giorno è un momento 
che irrompe e veloce è svanita: 
metafora lucida di quello che è la nostra vita... 

L'autunno che sfuma i contorni 
consuma in un giorno più giorni, 
ti sembra sia un gioco indolente, 
ma rapido brucia giornate che appaiono lente... 


Odori di fumo e foschia, 
fanghiglia di periferia, 
distese di foglia marcita 
che cade in silenzio lasciando per sempre la vita... 

Rinchiudersi in casa a aspettare 
qualcuno o qualcosa da fare, 
qualcosa che mai si farà, 
qualcuno che sai non esiste e che non suonerà... 

Rinchiudersi in casa a contare 
le ore che fai scivolare 
pensando confuso al mistero 
dei tanti "io sarò" diventati per dempre "io ero"... 

Rinchiudersi in casa a guardare 
un libro, una foto, un giornale 
e ignorando quel rodere sordo 
che cambia "io faccio" e lo fa diventare "io ricordo"... 


La notte è di colpo calata, 
c'è un'oscurità perforata 
da un'auto che passa veloce 
lasciando soltanto al silenzio la buia sua voce... 

Rumore che appare e scompare, 
immagine crepuscolare 
del correre tuo senza scopo, 
del tempo che gioca con te come il gatto col topo... 

Le storie credute importanti 
si sbriciolano in pochi istanti: 
figure e impressioni passate 
si fanno lontane e lontana così è la tua estate... 

E vesti la notte incombente 
lasciando vagare la mente 
al niente temuto e aspettato 
sapendo che questo è il tuo autunno... 
che adesso è arrivato...

giovedì 20 settembre 2012

da metal che ero...

Il venerdì sera... conquistarmi il venerdì  sera! Ci sono voluti anni...20 per la precisione, e mica si usciva sempre. Quando capitava però, era fantastico. Preparazione in ferramenta, pizzo, orecchini, croci, tacchi e smalto... non per me che ero già sistemata, ma per i miei amici. Non c'è niente da fare, un uomo, da solo, non ce la fa a mettersi lo smalto! Tutti goticamente vestiti andavamo in mandria alla mitica discoteca, una delle poche realtà in cui si suonava Rock e Metal. Postazione fissa sopra gli amplificatori della sala rock, appena prima di scendere nella fossa (sala metal). E io ero lì appartenevo a quel mondo fantasticamente black! E questo venerdì cosa faccio invece??????????????????????????????

Cena "mirtilli e mele" nel refettorio dell'asilo!!! Non mangio in quel posto da quando avevo 5 anni e nemmeno allora mi piaceva poi tanto! Massì, l'inserimento...  e conosciamo gli altri genitori (ma anche no) e partecipiamo gaudienti a questa festa d'autunno per aiutare i nostri coniglietti ad inserirsi nella nuova scuola... leggasi CHE PALLE!!!

Per fortuna che la radio mi salva e alle 21 dovrò essere in un locale della zona per fare le riprese e le interviste. Metterò in borsa i miei leggings in pelle e via, cambio in macchina come ai vecchi tempi ... massì dai, in fondo certe cose cambiano solo in superficie, l'importante è sapere tornare in nero ...



They gotta catch me if they want me to hang
Cause I'm back on the track and I'm beatin' the flack
Nobody's gonna get me on another rap
So look at me now I'm just makin' my play
Don't try to push your luck just get out of my way
Cause I'm back
Yes I'm back
Well I'm back
Yes I'm back


lunedì 17 settembre 2012

colpi di testa ... ma non troppo

"tu non scrivi poesie tu le emani"
vedermi riflessa nella tua meraviglia 
forse mi darà la forza
di amarmi un po' di più.


giovedì 13 settembre 2012





Sento rumoni rimasti
nascosti nella mia casa fino ad oggi
coperti dal suono della tua vita
imperdibile, impertinente, irrinunciabile fragore.
Prorompente voglia di esistere
che mi scappa dalle mani 
per imparare il cammino
che percorri correndo
lasciando scie di sorrisi adoranti
che accarezzano la tua strada.
E solo ieri 
eri nella mia mano.

lunedì 10 settembre 2012

mercoledì 5 settembre 2012

...succede guardando Brave




C'era una volta un sogno in una terra dove pioveva vita. Il vento sferzava in continuazione le  terre antiche e le asperità. In quel luogo abitavano uomini  incrollabili, cocciuti, rozzi abituati a vivere contro vento, arrancando e sfidando le intemperie, senza mai arretrare un passo, continuando all'infinito il cammino di civiltà antiche giunte fino a noi. Ogni generazione consegnava il sogno a quella successiva, passando il testimone della storia di mano in mano, ad ogni pellegrino, ad ogni cavaliere, ad ogni uomo degno di quelle terre.

E in quelle terre immortali cresceva, e cresce ancora, un fiore degno di tale forza. Un fiore ispido, ma dal colore gentile, un fiore forte capace di chinare il capo al Re Vento,  senza perdere nemmeno uno dei suoi petali aguzzi. Un fiore capace di sfamare all’occorrenza ma, soprattutto, un fiore libero di crescere lungo sentieri o sopra cime selvagge, un fiore che si ribella solo a chi cerca di coglierlo.

E quel sogno, quel fiore, quel destino sei tu. Sei tu che hai sfidato i nostri confini e sei nato libero in una terra difficile, domata solo da cocciuti ribelli come te. Nessuno credeva che tu potessi sbocciare e vincere tutte le avversità, ma tu vivi e cresci semplice e tenace come quel fiore, quel fiore che è nel tuo nome, nel tuo destino, mio RiccoCardo.


venerdì 31 agosto 2012




Tornare a casa, sapendo che Casa è altrove. 
Insostenibile incoerenza dell'essere.

giovedì 9 agosto 2012

martedì 7 agosto 2012





1 trolley
1 valigia/armadio,
1 borsone ruotato
enne borse scarpe/giochi/etc.

... basteranno?

lunedì 30 luglio 2012

prova d'amore



Un tempo si diceva "voglio la prova d'amore", la versione più romantica di "o me la dai o scendi", ma oggi ho scoperto che non puoi sapere davvero chi è il tuo partner, se prima non gli fai pulire il bagno.
Nell'approccio agli "affari intimi" per non dire "sporchi", si svela la vera psicologia dell'essere umano.
Tratterà tutte le superfici con lo stesso prodotto? Terrà pulito lo straccio? si accorgerà che oltre al bagnato esiste il calcare che rende opaco ogni rapporto, ehm, ogni sanitario? E ancora più nell'inconscio, pulirà ogni interstizio o solo quello raggiungibile dall'occhio umano? Riuscirà a distinguere tra sostanza (ovvero igiene) e apparenza (ovvero ordine)? Sposterà le boccette di profumo per spolverare e saprà trovare se stesso negli armadietti senza passare ore a cercare un prodotto che è sedimentato nello stesso luogo da mesi, ma che lui non riesce a vedere?
E come in molti casi nei rapporti, non è un problema di esperienza  poichè l'eventuale  mancanza della stessa può impedire un pulito perfetto, ma l'approccio è questione di saper guardare e affrontare i problemi.  Ricordate gente, un cesso è per sempre.

domenica 29 luglio 2012





Sopravvissuta anche a 4 ore di diretta sotto il sole di luglio adesso relax fino  a settembre con tante novità :)

giovedì 26 luglio 2012

dejà vu



Oggi in radio intervisterò un certo Tommy ... come dire...questa scena l'ho già vissuta :D. Moccioso, grazie d'esistere :D

mercoledì 25 luglio 2012




Frasi del cazzo che sono stufa di sentire:

- "se hai bisogno chiama": 
se chiudi una conversazione in questo modo è perchè sai che il tuo interlocutore sta passando un momento a dir poco pessimo, quindi è evidente che è in difficoltà e potrebbe anche chiudersi in se stesso, ergo SE HA BISOGNO CHIAMA TU.

- "scusa ma devo pensare a me stesso":
 no scusa tu, pensi che io dovrei passare la giornata a pensare a te? Non è che per sbaglio ho anche io, come tutto il resto del mondo, una vita?

- "cerca di capire": 
no guarda, facciamo come dicono i miei amici romani "famo a capisse", io capisco te, tu capisci me, non è difficile, prova questa fantastica novità.

martedì 24 luglio 2012



Non ci posso credere, non mi riconosco più. solo tu riesci a tirare fuori il meglio e il peggio di me. Quella pazienza che non mi appartiene, quella capacità di perdono che vorrei perdere, quella voglia di lanciare piatti, rompere oggetti, dire vaffanculo urlando, picchiarti e graffiarti la faccia, vederti la ferocia negli occhi e poi sentire le tue mani che mi bloccano e fare sesso prima di fare l'amore per sprofondare in un silenzio che vuol dire noi.

domenica 22 luglio 2012



La differenza tra una donna e una strada? Entrambe le percorri, le vivi, entrambe ti insegnano qualcosa di loro e qualcosa di te,  ma una delle due non soffre se l'abbandoni al bivio. Elementare Watson, elementare.

giovedì 19 luglio 2012



oh tu ... fulgido fiore, tu che hai conosciuto la mia anima in sole due ore, tu, candido virgulto, tu passione, tu uomo che si erge dalle brumose foreste dell'eden, tu che leggi nei miei pensieri...leggi un po' sto labbiale....

sport da mamme 2




sport da mamme 2: hockey! le regole sono quelle per l'hockey convenzionale, solo che al posto della mazza si usa la ramazza e al posto del dischetto si usano le macchinine e i giochi sparsi ovunque sul pavimento

martedì 17 luglio 2012

Ti distrai un attimo e ti ritrovi a ricamare orsacchiotti sul set dell'asilo del cucciolo...e pensare che l'altro giorno giravo con 5 kg di catene addosso!

lunedì 16 luglio 2012

domenica 15 luglio 2012




Primo week end di vacanza, primo week end sola con il mio cucciolo. L'atmosfera è surreale tanto si avvicina alla perfezione. Un sole autentico accarezzato da una brezza che rende tutto respirabile. Il mio amore che gira in maglietta e mutandine, mi stupisce a volte per lo sguardo adulto, altre per la dolcezza fanciullesca con cui mi sorride. Mi sento serena e forte, come se tutto fosse possibile, come se fossi capace di vivere, come se tutto fosse affrontabile.

mercoledì 4 luglio 2012



Mi sono veramente resa conto di quante palle racconti a me, a te stesso e molte agli altri. E pensare che un tempo mi sono sembrate magia. Ora vedo l'attore nel camerino mentre toglie il cerone e resta semplicemente un uomo, ma non dei migliori.

sabato 30 giugno 2012

Ciao Stefania, vittima n. 64 del femminicidio italiano.... e un abbraccio ai suoi tre figli, vittime dell'indifferenza

Ciao Stefania


venerdì 29 giugno 2012

Piccole gioie




Apparizione: food mamy un mezzogiorno d'agosto.
Un sole a rendere etereo ogni pensiero, un costume e due ciabatte.
Piccole gioie

Cose che non si possono dire

Cose che non si possono dire perchè altrimenti sei taciato di essere "non italiano", io me ne frego e le dico.
Dico che una nazionale fatta di ignoranti e viziati io non la tifo, perchè sono persone che hanno il cielo in mano e non si accontentano mai. Dico che c'è gente con la mia maglia che dovrebbe essere indagata. Dico che non tollero il fatto che facciano i coglioni in piazza Repubblica (indicativa la location) giocando con le pistole finte per spaventare la gente. Devono scommettere perchè i soldi non bastano mai. Devono circondarsi di prostitute taciate di essere showgirl, tirare di coca, frequentare locali che non capisco come facciano ad essere ancora aperti. Va bene, nella vita privata ognuno fa quello che vuole, ma loro sono pagati anche per non avere una vita privata (altra cosa che in Italia non si può dire). Sono pagati per essere un esempio per i ragazzini che li idolatrano tanto per cominciare. Sono loro che dovrebbero insegnare il fair play nei campi e invece basta andare a vedere una partitella nel campo di paese per vedere scene deliranti opera di genitori idioti. Un membro della Nazionale non deve imprecare contro chissà chi dopo un goal, deve essere felice, dimostrare che con la fatica si ottengono soddisfazioni, condividere la gioia con la squadra e ringraziare il pubblico che lo esulta.
E dico che Balottelli mi sta sulle balle! Anzi lo urlo! E me ne frego se mi dicono che sono razzista, è proprio per il contrario che si becca i miei insulti in par condicio. Eroe italiano? No grazie! Hai giocato bene, bravo, sei pagato per farlo. Non ho capito, funzionava solo per me il discorso che "la scuola è il tuo dovere niente premi se ti promuovono"? Ecco, il calcio è il tuo dovere, niente premi se giochi bene, ma tanti tanti complimenti, e fatteli bastare.
Ma ci sono cose che in Italia non si possono dire, perchè in nome del sacro calcio, bisogna accettare tutto. A me non sta bene, perchè sono italiana e non sopporto che il nome della mia Nazione, venga messo in bocca a gente che non si premura nemmeno di imparare l'Inno nazionale, una strofa, mica tutto.

Tiferò gli atleti seri, nessun esaltato, nessun doppato, nessuno stupido irrispettoso. Tiferò Italia, quella che fa fatica e suda e pensa che si può sempre fare di meglio a prescindere dal fatto che il vicino, il fratello, il compagno fa peggio.

IO TIFO ITALIA


giovedì 28 giugno 2012



Questa notte ho dato il bacio che non ho mai dato e che mai darò. E' stato bellissimo. Il risveglio meno.

martedì 26 giugno 2012

Evvai, la radio inizia a darmi soddisfazioni. Sono molto contenta della bella intervista realizzata questa mattina con il mitico Corrado D'Elia...

lunedì 25 giugno 2012

Sono consapevole di infliggerti un dolore ma devo dirtelo: NON SOPPORTO I FORMALISTI RUSSI!

venerdì 22 giugno 2012




Temporale estivo, feroce, repentino, adrenalinico. Potevo finalmente lasciare aperta la finestra perchè ero rimasta sola nella stanza, insomma sola, c'eri tu con me. Avevamo fame, non mangiavamo da tre giorni, dicevano che andava bene così, ma sentivamo i morsi allo stomaco, temevo di non farcela a lottare con te dopo tutto quel digiuno. Le altre erano già andate via tutte, noi eravamo in attesa. Poi un fulmine a squarciare i pensieri, sapevo che saresti arrivato il giorno dopo.

E' stata l'ultima notte passata insieme, nello stesso corpo, mi spaventava il pensiero di non sentirti più dentro di me, ma poi ho capito, quando ti ho potuto finalmente stringere, che saresti sempre stato lì, dentro la parte migliore di me. In quel momento ho pensato che non avrei potuto amarti di più.  Sbagliavo. Ogni giorno amore, mi insegni come farlo, mi sorprendi con un faccino, un sorriso, un pensiero. Già perchè ora pensi e me lo racconti. Tre anni amore, tre anni in cui rinnovi ogni istante la mia capacità di amare.

Ora la sera mi abbracci e prima di addormentarti mi dici frasi più grandi di te "ti amo tanto mamma, come farei senza di te" e io mi sbriciolo e mi rigenero. Ti amo tanto anche io piccolo mio e non dovrai mai fare a meno di me, sarò sempre al tuo fianco, anche quando ti parlerò con il mio silenzio.

Buon compleanno cucciolo mio.

giovedì 21 giugno 2012

Lala on air oggi dalle 16 alle 18 in versione "summer beach compilation" www.radiopunto.it

sabato 16 giugno 2012

















































Proprio non bastano
le mie scuse ormai mi annoiano
io sono qui e vivo come pare a me, oh yeee.

Il fatto più strano e illogico
è che nonostante che lo so
continuo a fare debiti con me
Vivere non è facile


Sono fin troppo comodi
i "non ho tempo sai" e gli "scusami"
quello che vuoi non lo sai nemmeno te, oh yeee.

I
l fatto più strano e illogico
è che nonostante che lo so
continuo a farmi fottere da me

Vivere non è facile

Sarebbe molto semplice
se almeno avessi un complice
con il quale condividere
questa avventura inutile

Il fatto più strano e illogico
è che nonostante che lo so
continuo a fare debiti con me
vivere non è facile

Sarebbe tutto semplice
se almeno avessi un complice
che mi facesse ridere
di tutte queste favole

Il fatto più strano e illogico è che
è che nonostante che lo so
non mi so difendere da me
Vivere non è facile
   

venerdì 15 giugno 2012

piccole gioie

Il mio piccolo con il crapino rapato, la bicicletta e il sole sulla pelle

giovedì 14 giugno 2012

Il modernariato si sta rivelando un atto di fede. E questa la capiamo in tre.
Piccole gioie: il primo sugo della stagione fatto con pomodori e basilico del mio giardino. Prelibatezza solo per due :)

martedì 12 giugno 2012

 


Ritornerai
lo so ritornerai
e quando tu
sarai con me
ritroverai
tutte le cose che
tu non volevi
vedere intorno a te

e scoprirai
che nulla e' cambiato
che sono restato
l'illuso di sempre

E riderai
quel giorno riderai
ma non potrai
lasciarmi piu'
ti senti sola
con la tua liberta'
ed e' per questo che tu
ritornerai, ritornerai...

ti senti sola
con la tua liberta'
ed e' per questo che tu
ritornerai, ritornerai
ritornerai, ritornerai...

lunedì 11 giugno 2012

APNEA

APNEA

Afosa
come solo la città di catrame
sa essere.

Afosa
come la pioggia notturna
che scende spiccia
da grondaie malconce.

Afosa
come la notte pregna di ansimi
che l'estate morente uccide.

Apnea
di una me stessa sconosciuta
fragile senza il tuo esistere.

Apnea
invadente come tue mani su di me
che mi dimentichi







Il problema  è che non smetti di essere il mio primo pensiero, mentre guido verso casa e la pioggia lava via la stanchezza. E' te che vorrei trovare dietro la porta.

sabato 9 giugno 2012

Lampi, fulmini (post birra) e saette permettendo... oggi sarò in diretta dalle 17.45 alle 20 su radio punto www.radiopunto.it per la notte bianca di Parabiago city. La nostra postazione sarà in Piazza Maggiolini ... vi aspetto con i viveri (leggasi aperitivo)

venerdì 8 giugno 2012

Sex and the city

Non c'è niente da fare... sex and the city resta, a parimerito con Harry ti presento Sally, la bibbia dei rapporti uomo-donna. Ogni volta, guardi una puntata, leggi un versetto e tutto risulta già capito, già vissuto. Amen


martedì 5 giugno 2012

Mi batteva il cuore; svelto, a cavallo!


Mi batteva il cuore; svelto, a cavallo!
E via! Con l'impeto dell'eroe in battaglia.
La sera cullava già la terra,
e sui monti si posava la notte;
se ne stava vestita di nebbia la quercia,
gigantesca guardiana, là
dove la tenebre dai cespugli
con cento occhi neri guardava.

Da un cumulo di nubi la luna
sbucava assonnata tra le nebbie;
i venti agitavano le ali sommesse,
sibilavano orridi al mio orecchio;
la notte generava migliaia di mostri,
ma io mille volte più coraggio avevo;
il mio spirito era un fuoco ardente,
il mio cuore intero una brace.

Ti vidi, e una mite gioia
passò dal tuo dolce sguardo su di me;
fu tutto per te il mio cuore,
fu tuo ogni mio respiro.

Una rosea primavera
colorava l'adorabile volto,
e tenerezza per me, o numi,
m'attendevo, ma meriti non avevo.

L'addio, invece, mesto e penoso.
Dai tuoi occhi parlava il cuore;
nei tuoi baci quanto amore,
oh che delizia, e che dolore!
Partisti, e io restai, guardando a terra,
guardando te che andavi, con umido sguardo;

eppure, che gioia essere amati,
e amare, o numi, che gioia!


Johann Wolfgang Goethe

Next generation


 

... Io guardavo i  Beehive in televisione... mio figlio ci va all'asilo insieme.

domenica 3 giugno 2012

Eloquenza irlandese


Ho fatto un sogno 'sta notte

La fontana, fonte o sorgente appare nei sogni come collegamento diretto con le profondità inconsce.
Le pulsioni istintive emergono così trasformate in energia vitale che, come lacqua, scorre, movimenta e vivifica la realtà del sognatore.
Fin dai tempi più antichi alle fonti e alle sorgenti venivano riconosciuti poteri taumaturgici e spesso le loro acque sgorgavano nei luoghi delle apparizioni mistiche, ai piedi delle statue di santi e benefattori oppure venivano rappresentate fra le radici dell’albero della vita.
L’acqua della fontana o della sorgente era legata alla purificazione e al cambiamento risanatore (si pensi al fonte battesimale) all’immortalità, alla salute, alla conoscenza.
Ed anche al presente ciò che nei sogni emerge dalla fontana è prezioso, guaritore e a volte miracoloso. Dalla madre terra sgorga e zampilla l’”acqua di vita” attraverso la quale ristorarsi, rinnovarsi, nutrirsi e accudire ogni bisogno fisico, mentale, sentimentale.
Questo ci fa capire che il simbolo della fonte è ancora molto potente ed allineato alla spinta vitale e propulsiva presente in ogni essere umano, all’essenza stessa della vita che si manifesta in modo dinamico, al rinnovamento di ogni percorso individuale.
Cosi’ vedere nei sogni una fontana o una sorgente mette in contatto il sognatore con aspetti di se’ profondi e legati all’evoluzione personale: l’immagine è positiva ed incoraggiante può dare forza e speranza, muovere verso la realizzazione di progetti (del proprio progetto di vita), dare valore a ciò che tocca ed a cui viene accostata.
C’è un brano molto significativo tratto dal saggio ” L’ombre et le mal dans le contes des Fées” ( pag.79-80) di M. Louise Von Frantz che aiuta a comprendere pienamente in che modo agisce il simbolismo della fontana nei sogni:
“La sorgente è un simbolo di trasformazione, scaturisce dal pozzo dell’inconscio. Solo quando si è in grado di accettare pienamente l’inconscio istintivo, è possibile produrre l’acqua di vita. Succede così che, quando ci si accinge ad un compito qualunque, si provi noia e pigrizia, non appena però si inizia a investire l’ energia, questa comincia a scorrere: è come aver aperto la fonte.”
Le diverse situazioni in cui la fontana o la sorgente appare nei sogni possono restituire un quadro della forza vitale, ma anche riequilibrare energie fisiche e psichiche ed infondere sicurezza, come se l’acqua onirica rendesse accessibile una forza fin lì inutilizzata.
Vedere una fontana nel proprio giardino collega il sognatore con la propria ricchezza interiore e con aspetti spirituali, fantastici, sentimentali, può rappresentare un rapporto importante d’amore oppure emozioni che hanno bisogno di essere espresse.
Bere ad una fontana o a una sorgente ristorandosi equivale a trovare la forza e l’energia di cui si ha bisogno.
Trovare l’acqua della fonte sporca e fangosa mostra, al contrario, l’impossibilità di accedere alle proprie risorse interiori e alla propria forza fisica, oppure evidenzia aspetti “torbidi”, una “non chiarezza” che forse sta agendo in qualche aspetto della realtà del sognatore.
Una fontana asciutta da cui non sgorga più acqua può indicare deperimento, esaurimento, mancanza di forze, blocco emotivo.
La fontana dei sogni appare a volte come chiara rappresentazione dell’apparato urinario ed escretore… così che ostacoli ed ingorghi, sgocciolamenti o liberi zampilli, possono fare riferimento alla minzione ed all’eiaculazione, a bisogni, problemi, disturbi ed infiammazioni in questi ambiti.
Molto interessanti ed egualmente da considerare sono le varietà di forme con cui la fontana si manifesta nei sogni: da semplice sorgente che sgorga nel terreno a bacino di raccolta delle acque a bacile di marmo o altri materiali, alle fogge più fantasiose ed elaborate. Ogni fontana onirica in queste sue sue peculiari caratteristiche rimanderà ad aspetti molto personali del sognatore

sabato 2 giugno 2012

Mi sta prendendo quella malinconia buona di quando riesco a pensare e a guardare il mare... tutti sono così lontani e io sono con me. Così  non fa male.



Tramonti metropolitani... 
meravigliosi solo per chi sa volgere lo sguardo 
anche alla strada già trascorsa.

Il mio personale commento al papa a milano




un papaaa neroo che canta e canson in venexian...
Un giorno credi di essere giusto
e di essere un grande uomo
in un altro ti svegli
e devi cominciare da zero

Situazioni che stancamente
si ripetono senza tempo

una musica per pochi amici
come tre anni fa

A questo punto non devi lasciare
qui la lotta è più dura, ma tu
se le prendi di santa ragione
insisti di più


Sei testardo, questo è sicuro
quindi ti puoi salvare ancora
metti tutta la forza che hai
nei tuoi fragili nervi


Quando ti alzi e ti senti distrutto
fatti forza e vai incontro al tuo giorno

non tornar sui tuoi soliti passi
basterebbe un istante

Mentre tu sei l'assurdo in persona
e ti vedi già vecchio e cadende

raccontare a tutta la gente
del suo falso incidente

   

venerdì 1 giugno 2012

Sempre più convinta che gli uomini non siano geneticamente in grado di amare le donne

Quando non ho più voglia di parlare, inizio a cantare.




Avere l'impressione di restare sempre al
Punto di partenza
E chiudere la porta per lasciare il mondo
Fuori dalla stanza
Considerare che sei la ragione per cui io
Vivo
Questo è o non è
Amore
Cercare un equilibrio che svanisce ogni
Volta che parliamo
E fingersi felici di una vita che non è come
Vogliamo
E poi lasciare che la nostalgia passi da sola
E prenderti le mani e dirti ancora
Sono solo parole
Sono solo parole
Sono solo parole le nostre
Sono solo parole
Sperare che domani arrivi in fretta e che
Svanisca ogni pensiero
Lasciare che lo scorrere del tempo renda
Tutto un po' più chiaro
Perché la nostra vita in fondo non è
Nient’altro che
Un attimo eterno un attimo
Tra me e te
Sono solo parole
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Sono solo parole parole parole, parole
E ora penso che il tempo che ho passato
Con te
Ha cambiato per sempre ogni parte di me
Tu sei stanco di tutto e io non so cosa dire
Non troviamo il motivo neanche per litigare
Siamo troppo distanti distanti tra noi
Ma le sento un po’ mie le paure che hai
Vorrei stringerti forte e dirti che non è
Niente
Posso solo ripeterti ancora
Sono solo parole
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Sono solo parole parole parole parole
Sono solo parole