sabato 31 marzo 2012

venerdì 30 marzo 2012

La metà di una bugia non fa la verità
quindi nonostante tutto non potrò più amarti
e mi prendevo in giro
avevi tutta la vita davanti e lo capivo

la metà di ciò che penso non l'ho scelto solo io
perchè credere di amarti non sa bastarmi
e anche stringendoci
o parlandone e negandolo

ripenserai ancora
a tutto il bene che
ti ho dato solo e solamente io
ripenserai ancora
a quanto il niente tuo
per me fu tutto
e per sempre hai perso un pezzo di me
e lo sai che son stato troppo buono
ma che, stanco ormai, non posso più

tutto quello che ho sbagliato lo so bene anche io
ma non sono mai arrivato a sentirmi così tanto inutile
e in tempi avversi
ti salvai la vita tante volte, non ti accorgesti

ripenserai ancora a tutto il bene che
ti ho dato solo e solamente io
ripenserai ancora
a quanto il niente tuo
per me fu tutto
e per sempre ho perso un pezzo di me
e lo sai che son stato troppo buono
ma che, stanco ormai, non posso più

è vero è complicato odiarti
nessuno al mondo può negarlo
tantomeno oggi io, e...

è vero è complicato amarmi
nè io nè te ci riusciamo
io da sempre, tu per niente...

ripenserai ancora a tutto il bene che
ti ho dato solo e solamente io
ripenserai ancora a quanto il niente tuo
per me fu tutto
e per sempre ho perso un pezzo di me
e lo sai che son stato troppo buono
ma che, stanco ormai, non posso più.

venerdì 23 marzo 2012

ti ho amata tanto, ti amo ancora... ti amerò per sempre.

ricordi...

"Ho letto la battuta della nonna Bianca, sai la ricordo, a parte che di battute ne aveva da vendere in particolar modo quelle piccanti, che forza era .Mi hai fatto ricordare quella donna apparentemente aggressiva,dura sboccacciata ecc.ma con un'animo pieno di amore e di bontà, quante chiaccherate abbiamo fatto io e lei"

giovedì 22 marzo 2012

Li vedi, dai siamo onesti, li vedi dalla vetrina che sono tristi. Loro sono il popolo della yogurteria, luogo che frequento giusto quando sono a dieta stretta e mi sento in colpa con il mondo per il solo fatto di provare questo inutile bisogno di nutrirmi. Sono alternativi, vestono biologico, mangiano vegetariano e sono tristi. Combattono il sistema anche quando si nutrono. Non c’è pausa per i militanti bio. Ti guardano con finta spavalderia, come quegli imbonitori che vogliono per forza venderti un pessimo prodotto. Vogliono che tu ci creda perché loro ci credono, ma se li guardi bene scopri nel profondo del loro sguardo verde, una  sola cosa “crostino al lardo”. Tu lo sai, loro lo sanno… e anche il lardo lo sa.

Potrei essere una di loro oggi. Potrei appunto, ma preferisco vivere. Tiro dritto, a pochi passi c’è l’atelier del panino, posto abbastanza newyorkese per potermi mettere in vetrina al secondo piano con il mio pc fingendo di essere in una puntata di sex in the city, e abbastanza italiano per avere come sottofondo musicale bruttissime canzoni anni 60, tanto brutte da essere piacevoli. Viva viva l’amooooorrrr è con l’amore che si mangiaaaaa

mercoledì 21 marzo 2012

21 a primavera

Oggi è il compleanno di due donne per me speciali...auguri ad entrambe perchè entrambe sono poesia

Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.





p.s. e auguri a chi non pensava di sopravvivere nememno ad una stagione e si trova a salutare una nuova primavera :)

domenica 18 marzo 2012

controsensi...

tipo passare tutta lasettimana a mangiare yogurt e cereali integrali e fottermi tutto in meno di 24 ore festeggiando alle due di notte San Patrizio con una bella guinness e poi svegliarmi il giorno dopo preparando un pranzo tipico bergamasco per il mio papà. Sento che la mia pelle sta già "droando la malta" per i brufoli delle prossime ore. E poi nonostante  il mio mezzo sangue seriano, riesco sempre a mangiare per intero il pepe del salame, non sono una virtuosa del felino.

sabato 17 marzo 2012

1984 Orwell

"Ti ho tradito" disse, senza alcuna intonazione particolare nella voce.

"Ti ho tradito" disse Winston.

Gli rivolse un'altra occhiata piena di disgusto.

"A volte" disse Julia, "minacciano di farti delle cose... cose a cui non puoi resistere, cose che non vuoi neanche immaginare, e allora dici "non fatelo a me, fatelo a qualcun altro, fategli questo e quello". E dopo puoi anche pensare che il tuo era solo un trucco per farli smettere, che fingevi, ma non è vero. Quando succede, fai sul serio, pensi che se vuoi salvarti non c'è altro da fare e sei prontissima a ottenere in questo modo il tuo scopo. Desideri veramente che lo facciano all'altro. Te ne infischi della sua sofferenza. Badi solo a te stessa."

"Badi solo a te stesso" fece eco Winston

"Dopo, i tuoi sentimenti verso quell'altra persona non sono più gli stessi"

"No" rispose lui, "non sono più gli stessi"

A quanto pareva, non c'era altro da aggiungere.

mantra

Rara la vita in due fatta di lievi gesti,
e affetti di giornata, consistenti o no,
bisogna muoversi come ospiti pieni di premure,
con delicata attenzione per non disturbare..
Ed è in certi sguardi che si vede l’infinito

Stridono le auto come bisonti infuriati
le strade sono praterie, accanto a grattacieli assolati
come possiamo tenere nascosta la nostra intesa
ed è in certi sguardi che si intravede l’infinito

Tutto l’universo obbedisce all’amore,
come puoi tenere nascosto un amore,
ed è così che ci trattiene,
nelle sue catene,
tutto l’universo obbedisce all’amore…

Come possiamo tenere nascosta la nostra intesa
ed è in certi sguardi che si nasconde l’infinito

Tutto l’universo obbedisce all’amore,
come puoi tenere nascosto un amore,
ed è così che ci trattiene,
nelle sue catene,
tutto l’universo obbedisce all’amore…
..obbedisce all’amore

venerdì 16 marzo 2012

incongruenze maschili

se una donna ci sta con te, è una donna libera.

se una donna ci sta con un altro, è una puttana.

... famo a capisse.

basta!!

BASTA!






http://www.corriere.it/cronache/12_marzo_15/sulcis-bambino-morto_fa57f0b8-6e8a-11e1-850b-8beb09a51954.shtml

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=180050&sez=HOME_ROMA

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/03/04/news/brescia_carabiniere_uccide_moglie_e_altre_tre_persone-30907884/

giovedì 15 marzo 2012

mercoledì 14 marzo 2012

non la sopporto

ok non sopporto laura pausini, ma questa canzone mi sta tormentando quindi la posto sperando di esorcizzarla.

un sorriso di ritorno per rispondere a un sorriso
bastava
uno spazio condiviso ma nessun altare d’oro
bastava
nella stanza di un albergo d’Europa si potrebbe andare avanti a parlare o si gioca
o scambiamoci uno schiaffo di pace
vince il primo che si arrende, si offende lo dice
come ci siamo arrivati a volerci così tanto male non so
come ci siamo permessi di dirci che ognuno fa quello che può
una camminata in centro in un pomeriggio bianco
bastava
prevedere il tuo fastidio, fare i conti sopra l’odio
bastava
fare a meno delle buone maniere che confondono e rubano spazio e spessore
e buttarci sotto l’acqua gelata e accettare che davvero è acqua passata
come ci siamo arrivati a volerci così tanto male non so
come ci siamo permessi di dirci che ognuno fa quello che può
come ci siamo ridotti io e te
come ci siamo permessi di dirci che ognuno fa il meglio per se
bastava
dire tutto anche se poco quello che capisci dopo
bastava
masticare le parole, rimanere in verticale
bastava
questa notte mi apre gli occhi e ci guarda, vede povere carezze di guerra
questa notte mi apre gli occhi e ci guarda, vede lacrime d’argento cadere per terra
come ci siamo arrivati a volerci così tanto male non so
come ci siamo permessi dirci che ognuno fa quello che può
(bastava)
che fa quello che può
(bastava)
bastava
bastava
bastava
ricordati quanto bastava
bastava
bastava
bastava

...

Vieni cucciolo...pescioliniamo

martedì 13 marzo 2012

....

a furia di sbuffare mi si è abbassata la pressione

ora

... posso anche io dire che il mio libro va a  ruba... grazie ladro :D

domenica 11 marzo 2012

piccole gioie

Domenica mattina, sole primaverile, i nuovi fiori da alloggiare per colorare la nuova stagione, il cucciolo che mi zompetta intorno con la sua paletta perchè vuole aiutarmi e in lontananza suono di campane. Piccole gioie.

sabato 10 marzo 2012

orto milanese

il concetto di orto per una milanese:

L. mettiamo questi pomodorini?

S. perchè?

L. c'è scritto che sono "pomodorini da aperitivo"

in arrivo...

Il compleanno è in arrivo, fervono preparativi. Questa volta tocca scegliere una valida alternativa alle tradizioni svuotate di valore degli anni precedenti. Anno nuovo, vita nuova... alla scoperta di nuove terre capaci di innamorarmi

dichiarazione d'amore

La più bella dichiarazione che un uomo può fare ad una donna, è guardarla con orgoglio quando cammina al suo fianco.

venerdì 9 marzo 2012

Io non ho paura – Testo


Ci penso da lontano da un altro mare un’altra casa che non sai

La chiamano speranza ma a volte è un modo per dire illusione

Ci penso da lontano e ogni volta è come avvicinarti un po’

Per chi ha l’ anima tagliata l’amore è sangue, futuro e coraggio

A volte sogni di navigare su campi di grano

E nei ritorni quella bellezza resta in una mano

E adesso che non rispondi fa più rumore nel silenzio il tuo pensiero

E tu da li mi sentirai se grido

Io non ho paura

Il tempo non ti aspetta

Ferisce questa terra dolce e diffidente

Ed ho imparato a comprendere l’indifferenza che ti cammina accanto
Ma le ho riconosciute in tanti occhi le mie stesse paure

Ed aspettare è quel segreto che vorrei insegnarti

Matura il frutto e il tuo dolore non farà più male e adesso alza lo sguardo

Difendi con l’amore il tuo passato

Ed io da qui ti sentirò vicino

Io non ho paura

E poi lasciarti da lontano rinunciare anche ad amare come se l’amore fosse clandestino

Fermare gli occhi un istante e poi sparare in mezzo al cielo il tuo destino

Per ogni sogno calpestato ogni volta che hai creduto in quel sudore che ora bagna la tua schiena

Abbraccia questo vento e sentirai che il mio respiro è più sereno

Io non ho paura

Di quello che non so capire

Io non ho paura

Di quello che non puoi vedere

Io non ho paura

Di quello che non so spiegare

Di quello che ci cambierà

giovedì 8 marzo 2012

schema

"UNO SCHEMA E' SOLO UN'ETICHETTA CHE  NOI APPONIAMO A PORZIONI DINAMICHE DI ESISTENZA"

Calabrese "La comunicazione narrativa"

Festa delle Donne...

Buona festa delle Donne...


"Una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni è stata colpita nella sua vita dall’aggressività di un uomo, il più delle volte da partners, ex-partners, padri, fratelli o comunque familiari... Le più numerose ad essere colpite sono le donne tra i 16 e i 24 anni e nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate. La violenza, soprattutto quella domestica, passa sotto un pericoloso ed assordante silenzio. La punta di questo iceberg è rappresentata da quello che recentemente è stato definito “femminicidio”:127 donne uccise nel 2010, 139 nel 2011, 12 dall’inizio del 2012."

martedì 6 marzo 2012

?

Domande, risposte. Dall'eserciziario di inglese in poi è tutto così. Ti chiedono, devi spiegare, dire cose, spiegare eventi, elencare piatti, denunciare intenti. Ti manca l'alchimia di essere capita perchè conosciuta. Alchimia pagata cara. Ma un tempo c'era un no luogo in cui no persone si capivano. Però poi si capivano dei no sensi e allora tanta fatica sprecata.

Com'era? minimalista ed impegnativa. Ecco qualcuno che ha capito.  Cosa non so.

domenica 4 marzo 2012

prof

Scrivere alla mia Prof.ssa è sempre un atto di fede che mi rincuora

e c'è ancora ...

chi non crede nella potenza della contaminazione culturale



alda merini lucio dalla
Santi che pagano il mio pranzo non ce n'è
sulle panchine in Piazza Grande,
ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n'è.
Dormo sull'erba e ho molti amici intorno a me,
gli innamorati in Piazza Grande,
dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no.
A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.
A modo mio avrei bisogno di sognare anch'io.
Una famiglia vera e propria non ce l'ho
e la mia casa è Piazza Grande,
a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho.
Con me di donne generose non ce n'è,
rubo l'amore in Piazza Grande,
e meno male che briganti come me qui non ce n'è.
A modo mio avrei bisogno di carezze anch'io.
Avrei bisogno di pregare Dio.
Ma la mia vita non la cambierò mai mai,
a modo mio quel che sono l'ho voluto io

Lenzuola bianche per coprirci non ne ho
sotto le stelle in Piazza Grande,
e se la vita non ha sogni io li ho e te li do.

E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in Piazza Grande,
tra i gatti che non han padrone come me attorno a me
Questa canzone ha tutto un altro gusto in questi giorni... forse c'è un momento in cui decidiamo di smettere di vivere, il nostro cuore ci sente e si ferma. Per tutti è una sorpresa, ma non per chi si stava preparando ad un nuovo viaggio. La morte ha sempre un suo fascino misterioso, ma solo per chi ha saputo vivere tutto il suo tempo.



Sembra solo ieri che la domenica
ci si chiudeva in casa con la radio
vedevamo le partite contro il muro non allo stadio
poi verso sera tutti fuori
ad ingrossare il mucchio della gente
ad annusare il mondo e i suoi colori
andando in giro senza far niente ... niente
poi nel buio dei giardini sottocasa
con le braghe nuove e la brillantina
se mi ami devi dirlo, te lo dico domattina
adesso è tardi com'era tardi
anche se il tempo non passava mai
come passi in fretta tempo, adesso corri più del vento
io mi sono messo al centro e appoggiato al muro vedo
tutto che mi viene incontro, facce strane un nuovo mondo
sotto un cielo capovolto dentro al quale anch'io mi perdo
e provo un piacere fisico
come quando ero piccolo e guardavo
dal portico di S. Luca le luci della città
Questo è un mondo che non ha più distanze
si può andare su e giù da Berlino.
Questa sera sono sola, sono sola da morire,
mi vuoi vicino.
Ci muoviamo al sabato tutti in fila
tanto dura solo poche ore
parla forte non ti sento
non ti sento ma mi piace anche il rumore.
Non ci sono più giardini sottocasa
e parlare al buio è un'illusione
se mi ami prova a dirlo ma in silenzio per favore
anche se è tardi sempre più tardi
e il tempo indietro non ritorna mai.
come passi in fretta tempo, adesso corri più del vento
io mi sono messo al centro e appoggiato al muro vedo
tutto che mi viene incontro, gente strana un nuovo mondo
sotto un cielo capovolto dentro al quale anch'io mi perdo
come passi in fretta tempo, adesso corri più del vento
io mi sono messo al centro e appoggiato al muro vedo
tutto che mi viene incontro, gente strana un nuovo mondo
sotto un cielo capovolto dentro al quale anch'io mi perdo
la solidarietà maschile a volte ha un retrogusto così ipocrita da produrmi attacchi di vomito.

sabato 3 marzo 2012

Ernest Hyde

La mia mente era uno specchio:
vedeva ciò che vedeva, sapeva ciò che sapeva.
In gioventù la mia mente era solo uno specchio
in un vagone che correva veloce,
afferrando e perdendo frammenti di paesaggio.
Poi con il tempo
grandi graffi solcarono lo specchio,
lasciando che il mondo esterno penetrasse,
e il mio io più segreto vi affiorasse,
poiché questa è la nascita dell’anima nel dolore,
una nascita con vincite e perdite.
La mente vede il mondo come cosa a sé,
e l’anima unisce il mondo al proprio io.
Uno specchio graffiato non riflette immagine,
e questo è il silenzio della saggezza.



Spoon River

venerdì 2 marzo 2012

19.21

è il primo momento della giornata in cui ti siedi per cinque minuti di pausa... non male... ma che siano cinque e non di più che alle 21 devi essere di nuovo dietro i banchi a Milano...

giovedì 1 marzo 2012

Accadono molte cose quando ti svegli alle sei del mattino. Qualcuno sostiene che ci sia della poesia nello svegliarsi prima che il gallo canti tre volte, sicuramente hanno ragione, appena mi sveglio cercherò di intuirla. E sono in tanti a pensarla così, perché alle 7.30 l’autostrada era piena di poeti mancati in cerca della musa. Personalmente, mentre sono in coda,  canto, come un’idiota, da sola, e faccio anche delle simpatiche coreografie. Il fatto che siano simpatiche lo deduco dalla faccia divertita di quelli che mi sfilano nella corsia di fianco. Ridono, almeno sono stata utile al mondo. La poesia viene parcheggiata al multipiano evidentemente, perché nel momento esatto in cui le persone si trovano in quei camminamenti/paraocchi tutti hanno la stessa faccia da Socim, ingrigiti, tristi, con la divisa.

Questa mattina ho realizzato di avere una dipendenza da caffeina quando mi sono fiondata sulla puerva macchinetta del caffè della metropolitana, per prendermi quello che in etichetta era un caffè al ginseng ma che nella realtà era bava di bufalo del Minnesota. Ma non solo. Quando il treno è arrivato prima dei cinque minuti e mezzo annunciati, ho avuto un attimo di crisi perché il caffè non era ancora sceso: treno-caffè, caffè- treno, treno-caffè… caffè. In quel momento ho capito che avrei dovuto entrare in aula con al faccia colpevole e dire “Ciao sono Laura, e sono una caffeista”.Si, anche perché, prima di salire in aula, ho preso un altro caffè (marocchino questa volta) a prezzo politico. Quanto mi piace il prezzo politico, è qualcosa che i ventenni non colgono appieno. Pagare una cosa superflua meno che in tutte le altre parti del mondo perché è un tuo diritto svegliarti, è pura goduria. Ti riconosco la fatica, quando mai ti ricapita? Il bambino ha pianto fino alle 4 del mattino? Hai avuto la colite spastica e hai passato la notte in bianco? Chissenefrega, paghi li caffè come tutti gli altri e ti presenti al mattino dopo in ufficio cercando di essere operativo. All’università no, se hai studiato fino a tardi, o semplicemente sei andato ad un rave party di giovedì, no problem, svegliati con comodo e ti faccio anche lo sconto sul caffè. Sublime, semplicemente sublime.

Comunque ha funzionato, il caffè intendo. Mi sono sparata quattro ore di lezione di inglese e, magia, ho capito quello che dicevano. Anzi, ancora meglio il Giovane Giovanni, prof. Madrelingua, mi ha chiesto se ero italiana perché il mio accento era (stranamente) buono.

Adesso sono in una paninoteca, che qui nel centro di Milano chiamano “atelier” perché fa più fino. E ascolto gli stralci di notizia che parlano del Lucio nazionale. Che dire, per me è morto un poeta, un maestro d’ascia musicale. Sono ancora più contenta di averlo visto all’arcimboldi con l’amico Francesco (De Gregari ndr) in un concerto che è stato tecnicamente un percorso attraverso tutti i generi musicali, una lezione di arrangiamento orchestrale e un’esibizione di ecletticità artistica. E umanamente è stata una bella lezione di umiltà, due grandissimi, rabbassati (quanto piacerebbe leggermi al mio prof di filosofia) a interpreti di qualcosa che era più di un duetto, era una jam session dove sul palco due amici artisti si passavano il testimone che cambiava ad ogni sguardo.

Davvero Lucio, grazie di tutte le parole e di tutte le note inventate per noi.