sabato 28 aprile 2012





e poi ci sono giorni in cui le piccole gioie ti rendono una donna seriamente felici. E te li godi tutti, ogni istante, i ringrazi sorridendo. Sì, era il tuo viso quello che si aggirava raggiante per la città.

martedì 17 aprile 2012

io sono nata da una conchiglia diceva...

che spettacolo questa canzone ....firenze

Firenze lo sai, non è servita a cambiarla la cosa che ha amato di più è stata l’aria lei ha disegnato, ha riempito cartelle di sogni ma gli occhi di marmo del Colosso Toscano guardano troppo lontano. Caro il mio Barbarossa, studente in filosofia con il tuo italiano insicuro certe cose le sapevi dire. Oh lo so, lo so, lo so, lo so bene, lo so una donna da amare in due in comune fra te e me. Ma di tempo ce n’è in questa città fottuti di malinconia e di lei. Per questo canto una canzone triste, triste, triste... Triste come me. E non c’è più nessuno che mi parli ancora un po’ di lei, ancora un po’ di lei. E non c’è più nessuno che mi parli ancora un po’ di lei, ancora un po’ di lei. Ricordo i suoi occhi, strano tipo di donna che era quando gettò i suoi disegni con rabbia giù da Ponte Vecchio "Io sono nata da una conchiglia" diceva "La mia casa è il mare e con un fiume no, non la posso cambiare" Caro il mio Barbarossa, compagno di un’avventura certo che se lei se n’è andata no, non è colpa mia. Oh lo so, lo so, lo so, la tua vita non cambierà ritornerai in Irlanda con la tua laurea in filosofia ma io che farò in questa città? Fottuto di malinconia e di lei. Per questo canto una canzone triste, triste, triste... Triste come me. E non c’è più nessuno che mi parli ancora un po’ di lei, ancora un po’ di lei. E non c’è più nessuno che mi parli ancora un po’ di lei, ancora un po’ di lei

lunedì 16 aprile 2012

Tu dici che ne trovi tante
donne così come me...
Ti sbagli, sai
siamo tutte diverse
tutto sta nell'uomo che hai...
Negli occhi che sanno guardarci
al di là dell'intimità
Anna è quella che ci sta
tanto quella dove va
lei va, dove e con chi non si sa.
Anna è donna che non si lascia
che non si arrende o si butta via,
Anna è donna che non si angoscia,
Anna si ama con l'allegria.
Le donne sai, sono canzoni
dipende che voce hai.
D'amore o no
quando le canti
bada di non stonare mai.
Un giorno poi risentirai
la voce mia dentro te
e com'è come non è
la ricanterai con te
tu chiudi gli occhi e mi rivedrai.
Anna è donna che non si lascia
perchè ti uccide di nostalgia.
Anna è donna che non si angoscia,
Anna si ama con l'allegria,
Anna è donna che non si lascia
che non si arrende o si butta via,
Anna è donna che non si lascia,
perchè ti uccide di nostalgia.
Stanotte tu andrai con lei
così diversa da me.
Ti darà quello che ha
ma non quello che tu vuoi
tu chiudi gli occhi e mi rivedrai.
Anna è donna che non si lascia
che non si arrende o si butta via,
Anna è donna che non si angoscia,
Anna si ama con l'allegria.
Anna è donna che on si lascia,
perchè ti uccide di nostalgia

Tutto Torna

Qualunque cosa

tu sia stato in mare

tutto torna,

sulla riva.

Monile, frutto

avanzo o spazzatura

tutto torna

sulla riva.

Regalo

o ricordo feroce

prezioso profumo

o crudele sapore

tutto torna

perchè il mare

perdona

ma non dimentica mai.

Ogni cosa tu sia stato

in vita e in mare

... tutto torna.
In questi giorni sono stata ad Assisi e sono rimasta basita davanti alla Porziuncola. E' l'emblema di tutto il bene e di tutto il male insito nella chiesa cattolica, una dicotomia tra ciò che dovrebbe essere e quella che purtroppo è e non sarà mai. E il clero se ne vanta, ha coperto un'umiltà che non gli appartiene con un mastodontico vitello d'oro. Peccato, potevamo percorrere una buona strada, ma morto un santo se ne fa un altro... magari più ricco, potente, diplomatico e vaticano friendly.



domenica 15 aprile 2012

mercoledì 11 aprile 2012

fantasma dell'opera

Tu che fremi per placare la fiamma tua
Per placare l'istinto che in te sempre tace, tace
T'ho sognata per gustare ogni voluttà
Più che mai destinata a soccombermi,
Tu puoi negarlo ma stai per soccombermi
Ed ora sei con me, non dire no
Puoi restare, restare
Passa il ponte fra noi due
Non dubitare
La tua, la mia bugia finisce qui
Mai, mai più "non so", né "ma"
Nessun indugio
Dimentica chi sei e dimmi Sì
Che fuoco mai ci inonderà
Che voluttà è rinchiusa in noi
Malia recondita, preziosa
Passa il ponte fra noi due
Non esitare
Dell'anima il segreto tu vivrai
Se passi il ponte fra noi due
Sei con me qui
Non abbiamo che il fuoco in noi
Non abbiamo di più, oramai tutto tace, tace
Qui con te io
La ragione non chiesi mai
Come un mare al mio corpo intrecciarti
A me nei miei sogni per sempre avvinghiarti
Ed ora mi vedrai
Decisa, sì
A restare, restare
Passa il ponte fra noi due
Nessun rimorso
La tua passione infine vincerà
Sì, che sia sbagliato o no
Ti chiedo questo
Sarà infinita attesa o io ti avrò?
Se non si placa qui con te
La mia marea dilagherà
Sei tu la fiamma che consuma
Passa il ponte fra noi due
Non esitare
Ti perderai qui tra le braccia mie
Se passi il ponte fra noi due...
Dimmi che tu mi amerai per sempre
Dimmi che mai più mi lascerai
Se tu colmi il vuoto mio, d'incanto
Dove andrò io voglio ci sia tu
Christine, nient'altro chiedo....

domenica 8 aprile 2012



















perchè viaggiare è trovare metafore di vita... ecco perchè.

giovedì 5 aprile 2012

yesss

we can

ricordo

un tempo i maschi della mia compagnia del mare, usavano classificare e dare voti  a tutte le femmine che passavano sul lungo mare. C'era una sigla ricorrente: C.B.C.R. ovvero Cresci Bene Che Ripasso.

Ecco, mi è tornata in mente oggi, non riferita al genere femminile... nemmeno ad un adolescente, però ci sta bene. Cresci Bene Che Ripasso, ma anche no.

addio a Jim Marshall

ecco un uomo che ha fatto la storia...del rock.


L’uomo che ha rivoluzionato l’amplificazione per chitarra, non c’è più. E’ morto oggi a Londra Jim Marshall, pioniere del suono elettrico, che ha dato voce a Jimi Hendrix, Pete Townsend e tutta la generazione di chitarristi a venire che cercavano una voce nuova per i loro strumenti.

Marshall festeggiava quest’anno i 50 anni di attività, dagli anni 60, in cui Jim aveva un semplice negozio di musica e, capite le necessità dei chitarristi del tempo, iniziò a produrre amplificatori che avrebbe cambiato le sorti del rock.

mercoledì 4 aprile 2012

tata lucia docet

Il bimbo urla, si dispera, fa i capricci? Non assecondatelo altrimenti vi avrà in pugno…




La parola d’ordine è “NON CEDERE”. Il bimbo urla come un matto? Se non viene accontentato grida come un ossesso? Sbatte i piedi e mima alla perfezione una crisi isterica? Insomma fa un sacco di capricci?
Scene già viste, vero? Io tante, troppe volte!
Il bambino sta tentando semplicemente e con tutte le armi che ha a disposizione, ossia snervare mamma e papà, ad imporre la sua volontà.
Ma se l’adulto cede è la fine. Ha perso non la battaglia, ma direttamente la guerra.
E i numeri, su questo atteggiamenti, sono piuttosto inquietanti...

martedì 3 aprile 2012